lunedì 13 febbraio 2012
Bon Iver - Bon Iver (2011)
1. Calgary
2. Minnesota, WI
3. Holocene
4. Towers
5. Michicant
6. Hinnom, TX
7. Wash.
8. Calgary
9. Lisbon, OH
10. Beth / Rest
1. PERTH (Perth)
Sto piangendo, le lacrime cadono sul tuo viso.
Muovi la polvere nel fascio di luce
Per rendere degno di fiducia il tuo nome.
È qualcosa di simile a un tempio.
Questo non è un luogo.
Non sono ancora sveglio, sono stato cresciuto con atti.
Chi ami è ancora vivo.
Chi ami è ancora vivo.
Chi ami è ancora vivo.
In una madre uscita da una falena
Foreste arrotolate, per una sensazione soffice.
Devi sapere che sono stato portato in alto,
Ed è per questo che sto liberando ogni tuo racconto.
Cioè che so, ciò che è, è che sta piovendo, collegalo!
Stai facendo qualcosa che non hai mai fatto.
2. MINNESOTA, WI (Minnesota, WI)
Armatura, lascialo passare, portava l’arborea verità che continuavi a porre.
Mi sedetti vestito in giacca e cravatta, deciso, e quando arrivò la chiusura finita non eri più tu.
Vagai tra le radici, mi meravigliai, mossi la prova, mi inginocchiai, la multa splendeva.
Accumulavo gli indizi, il suo cupo azzurro era livido di nevicate.
Accontentati dopo una pazienza in cui i tuoi desideri e la tua volontà sono dipinti versati.
L’acqua attraversa la valle in cui siamo cresciuti per scrivere queste scritture:
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non per una parte in una qualsiasi gamma dell’oscurità.
Annettilo, raddoppiato nelle dita dei piedi, un minuto chiuso al mattino.
Non l’ho perso nella stiva della catasta, ti farò pesare addosso quel richiamo.
Sai che non ti supplicherà, siamo stesi in un campo sterminato.
Ti lascerò crescere, non c’è bisogno che tu lo sappia.
E allora va avanti mio caro, la luce del giorno lo dice chiaramente: siamo bloccati qua.
Presto arriverà l’autunno, un nuovo anno per la luna e per gli Hmong* che vivono qua.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Tutto ciò che sembra,
Tracce di muggiti nei ruscelli.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Tutto è spinto ai propri limiti,
Rondini si gonfiano per i raggi.
* Un gruppo etnico asiatico che vive principalmente nelle regioni montagnose della Cina del sud e nelle regioni dell'Asia sud-orientale (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Hmong).
3. RECENTE (Holocene)
“In qualche modo, baby, è parte di me, è un’altra cosa rispetto a me.”
Stai spargendo devastazione dentro ad Halloween.
Hai fatto una stronzata amico, è sulla sua testa, ha colpito la strada.
Sei in Milwaukee, non ti reggi in piedi.
…e improvvisamente seppi che non ero magnifico.
Vagavo sopra alla piazzola dell’autostrada.
(Frastagliata mancanza, di spesso ghiaccio.)
Vedevo per miglia, miglia e miglia.
La 3rd e la Lake bruciavano via, fu nel corridoio
Che imparammo a celebrare.
Automatico comprai gli anni in cui avresti parlato per me,
Quella sera che mi suonasti ‘Lip Parade’.
Né l’ago né il filo, lo scomparso decreto.
Non dire nulla, mi va bene così.
…e improvvisamente seppi che non ero magnifico.
Sgranato, lontano dalla piazzola dell’autostrada.
(Frastagliata mancanza, di spesso ghiaccio.)
Vedevo per miglia, miglia e miglia
La sera di Natale afferrò la luce, il santo luminoso
Sopra mio fratello, io e spine intrecciate.
Fumavamo lo schermo per renderlo ciò che sarebbe dovuto essere,
E ora per saperlo nei miei ricordi.
…e improvvisamente seppi che non ero magnifico.
In alto, sopra alla piazzola dell’autostrada.
(Frastagliata mancanza, di spesso ghiaccio.)
Vedevo per miglia, miglia e miglia.
4. TORRI (Towers)
Per l’amore su cui caddi
Nella paludosa alba d’agosto,
Che guai avresti portato, cara!
Quando l’onere non è tutto tuo.
Quando ti va di farlo prima di essere cresciuta.
Andata per sempre dal fauno,
Nelle torri del tuo favo.
Ti avrei strappato i capelli solo per riarrampicarmi, cara.
Ora che stai riempiendo il tuo unico modulo
Capisci che è solo una cerimonia?
Ora che hai capito il senso del luogo da cui provieni.
Costruisci la tua catena-pioggia radioattiva dai tuoi frammenti…
Spezza il tavolo del marinaio sul tuo osso sacro…
Fanculo alle fiabe più coraggiose, io sto con Hagen.
Per l’amore, arriva la bruciante gioventù.
Dal fegato, suda dalla tua lingua.
Sei in piedi sul mio sterno, non scendere, cara.
Oh, i sermoni sono i primi a riposare.
Fuma la domenica da ubriaca e ben vestita,
Appena uscita dai vuoti dove le rondini fanno il nido.
5. MICHICANTO (Michicant)
Ero impavido, ero un ragazzo in tenera età.
Melico* nella mia nudità, conoscevo un lago e disegnavo le soffitte per la pagina.
Rendo ostacolo ogni attesa, so che non era un amore matrimoniale.
La fine di quattro lunghi minuti ed era finito, sarebbe tutto tornato.
E la brina si prese gli occhi.
Schiacciato contro il vetro, vedevo le vene e fuori c’era veleno.
Riposavo in una distruzione, non avevo larghezza per dimenticare le affermazioni dentro di me.
Ero in cerca di un colpo interiore, potrei non ubriacarmi più.
Miele in salute avrebbe potuto riempire i pallori dell’amore con meno vanità.
Tesoro, non era ancora primavera.
Presi la mira, affondò ed eravamo ubriachi, gli avevamo dato un corpo.
Il naso in alto tra i globi, non sai mai se sverrai.
No, non era inventato e vergineo, cadere o la sfortuna svanita.
Ossessionati in mezzo all’avorio, entrambi si stavano arrampicando verso una causa migliore.
L’amore può a malapena andarsene dalla stanza con il tuo cuore.
* Si dice della poesia per musica, specialmente della Grecia classica, e degli autori di tale poesia.
6. HINNOM, TX (Hinnom, TX)
(Cadi dentro,
Cadi a pezzi,
Continua a cadere.)
Alla prima luce,
Passate le leggi noachidi,
Corpi avvolti di bianco.
Abbandonato ogni dolore,
Baby, i passati vengono uccisi.
“Sono uscito da La Grange…”
Ad Hinnom.
Tutto questo tempo,
Con il tuo cuore in testa,
Non hai modificato?
Ad Hinnom.
Vai, almeno,
E il prezioso banchetto,
L’esaminato.
La sabbia inizia a rubare.
Polvere e ghiaccio conficcati in guance
Nel campo del vasaio.
Pace solare,
Bé, turbina e si propaga.
Non fai che prepararla.
Estranei si sparpagliano.
Un passaggio inferiore nel vento,
Dall’anello di tensione di uno stendardo.
Armatura, abbassati
Sul terreno più bagnato
Per non esaminarlo.
7. LAVA. (Wash.)
Arrampicarci.
È tutto ciò che sappiamo fare
Quando il disgelo
Non è sotto di noi.
No, non possiamo crescere
Su quel terreno di ferro.
Claire, siamo tutti troppo irritati per il suono.
La scommessa
È a malapena mostrata.
Graffiata
Sulla schiuma
Come se l’avessero rubata
E oh, come la tengono stretta.
Claire, ci siamo quasi arresi.
Io… sto crescendo come le sfumature sempre più veloci.
Io… sto riconoscendo l’oscurità grazie a versi su di te.
Su rifugi per un pieno e gonfio pantano, un giovane habitat!
Abbiamo tutti vissuto soli, là dove si conosce lo spezzarsi del ghiaccio e il permanere del granello.
Casa.
Siamo scatenati, in alto.
Vieni.
Finalmente piangiamo,
Oh, e l’abbiamo fatto
Perché è giusto.
Claire, ero troppo irritato per guardare.
Io… stiamo ricucendo tra i verdi del laccetto.
Io… rimetto la buccia alla finezza, tesoro, seme dopo seme.
Lo stesso tono di bianco pilastro, come la sabbia di strada d’osso gettata là dove ci aveva nascosto.
Abbiamo tutti vissuto soli, dove stanno le crepe nella parte bassa della roccia.
8. CALGARY (Calgary)
Non proteggermi fino al sonno.
Non tenere mai le palpebre sincopate.
Abbracciami per gli scoppi e gli scatti.
Ero adatto solo alla culla del padre.
Capelli, vecchi, lunghi lungo
Il tuo collo, le tue clavicole.
Tieni sempre quel messaggio appiccicato
Ai tuoi seni, non cancellarlo mai.
Ci sono stato solo per il tuo spazio.
Un fianco, sotto il nulla,
Sostenuto dal tuo altro.
Voltati dal sole,
Devi solo tenere un dialogo.
Insegna ai nostri corpi, tormenta il motivo.
Stavo solo provando a fare lo spelling di una perdita.
La gioia è tutta fondata.
Un pizzico con la pelle all’interno.
Mi hai bloccato a terra con le nere sfere dei tuoi occhi.
Sai che tutta la corda è srotolata.
Ci sono stato solo perché potessi morirmi accanto.
E così c’è una tempesta sul lago.
I nostri corpi spezzano piccole onde.
C’è un fuoco che si sta spegnendo,
Ma non c’è veramente nulla a sud.
Un arancione gonfio e la luce che fa passare.
Il tuo costume intero attaccato alla tua pelle.
Venduto, avrò sempre
Orecchie aperte e occhi aperti.
Svegliati accanto alla tua moglie a dritta,
Lei che entra e poi resta dentro.
Oh, i demoni arrivano ma possono placarsi.
9. LISBONA, OH (Lisbon, OH)
-Strumentale-
10. BETH/RIPOSO (Beth/Rest)
Calore errante alla stella,
E lasci entrare la pioggia.
La gomena scorre, il vascello è pieno e Cristo, è magro.
Bé, sapevo che avresti fatto un’offerta.
Che l’avresti rivelata, anche se è soffice e piatta.
Non la ripeterai, è un massacro e uno scrigno.
Per il soffitto, appendila verso casa.
Forzala con il tuo amore
Spedendo stabili offerte perse e sole.
È sonno / è pietra.
Una tale guarigione
Dalla stampa giornaliera, dal nido più profondo, nella presa del custode.
Tutte le notizie alla porta,
Una tale baldoria!
Bé, è impegnata all’interno di qualsiasi cosa tu mi hai detto.
Si scoprì che rendevamo orfani.
Non ho detto che ci avrebbe servito scegliendoci.
Ho detto che il tuo amore è conosciuto,
Ed è una base per me.
Non siamo sposati?
Non vivrò più al buio.
Non è una promessa, la chiamerò così e basta.
Amore pesantemente imbottito.
Il nostro amore è una stella,
Sicuramente una sorta di rischio.
Per la luce passata e quella indefinita futura.
Il pericolo è stato rubato e portato via.
Questo è un assioma.
Etichette:
2011,
bon iver,
calgary,
holocene,
indie,
indie pop,
justin vernon,
perth,
singer-songwriter,
traduzione
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ciao e complimenti per il "lavoro" che fai su questo blog.
RispondiEliminaQuesto disco è stato il mio preferito dell'anno passato, se solo Bon Iver si decidesse a venire in Italia mannaggia a lui!
Grazie! :) È stato anche nella mia top. Per me non è Justin che non vorrebbe venire, sono i nostri promoter che si spaventano per il cachet troppo alto, o perché hanno paura che ci sia poco pubblico e di non rientrarci con le spese. Preoccupazioni futili, ma ci becchiamo quel che abbiamo.
RispondiEliminaHai sicuramente ragione, il mio "si decidesse" era piu' un modo di dire. E' meglio che non parliamo di come siamo ridotti musicalmente nel nostro paese.
RispondiEliminaAd ogni modo speriamo in bene, prima o poi devo incontrarlo. Non so se ti è capitato di vedere i pezzi che ha fatto al piano in questi giorni per la sua etichetta discografica, in caso negativo ti lascio il link:
http://jagjaguwar.com/blog/2012/02/justin-vernon-and-s-carey-in-a-jagjaguwar-and-4ad-session/
Ciao
Scusate se mi intrometto ma Bon Iver, che personalmente adoro, verrà in Italia quest'anno. A fine Luglio. Non è una notizia magnifica??
RispondiEliminaGrazie grazie grazie e grazie. :)
RispondiEliminaA te. :)
Elimina