lunedì 16 aprile 2012

Mineral - The Power of Failing (1997)



1. Five, Eight and Ten
2. Gloria
3. Slower
4. Dolorosa
5. 80-37
6. If I Could
7. July
8. Silver
9. Take the Picture Now
10. Parking Lot


1. CINQUE, OTTO E DIECI (Five, Eight and Ten)
Gli umili, i giusti e i docili
Mi stanno insegnando a scegliere in quale volontà cercare.
Ma chi sa veramente come parlare
Di queste cose?

Domande su dove può andare
Quando si sente triste,
Quando infierisce su sé stesso solo per far vedere
Come continua a sanguinare.

E voglio sapere la differenza tra
Ciò che è oro e ciò che luccica.

Mi chiedo quanti occhi
Siano puntati su di me, come quelli di un avvoltoio.
Mi chiedo se posso muovermi o respirare anche solo un minimo
Senza deludere qualcuno.

E so il nome che si danno,
Ma non ricordo di averli invitati
A mettermi su questo piedistallo
E a farmi sentire così nudo.

Ho paura di guardare in basso.
Ho paura di girarmi.

È solo colpa mia.
So che è solo colpa mia.

E voglio sapere la differenza tra
Ciò che è oro e ciò che luccica.

Ho camminato lungo le montagne viola, sotto al cielo arancio,
Immaginando come sarebbe sembrato senza queste assi negli occhi.
Mi sono chiesto se stanotte il grande cavallo bianco sarebbe sceso,
Volevo sentire il sapore di quella vittoria ma avevo la bocca secca.

Questa sera è l’unica cosa che esiste e la luce che sanguina dal tuo cuore
Mi fa venire voglia di provare a ricominciare.

2. GLORIA (Gloria)
Una mattinata coraggiosa.
I pensieri battono le loro ali e volano.
Sento ancora il sapore
Della sconfitta sulle labbra.

Una cravatta dai colori accesi, gesti rilassati.
Non sono ancora arrivato.
Come posso non ammettere
Che ho bisogno di conoscerti?

Perché voglio solo essere
Qualcosa di più del fango che ti sporca gli occhi.
Voglio essere la terracotta nelle tue mani.

Hey dolore, dove sei?
Domani non sarà mai la stessa cosa
Senza te qua.
Esprimerò un desiderio, chiederò spalle forti e larghe
E la forza di tenere, sopra, alta la testa.

Perché voglio solo essere
Qualcosa di più del fango che ti sporca gli occhi.
Voglio essere la terracotta nelle tue mani.

Perché Gloria resta in silenzio,
E la gloria è una cosa silenziosa.

3. PIÙ LENTO (Slower)
È così tanto che non resto solo…
Ne ho bisogno più di quanto tu possa immaginare.
Persone come me e te non hanno mai sentito la brezza,
Persone come me e te non prenderanno mai la strada più semplice.

Urlo contro il vento e rido
Mentre le parole mi prendono a schiaffi.
Scambierei volentieri una vita di comodità
Per un paio di giorni onesti.

Non è la stessa cosa quando fissi
Un perfetto tramonto dorato
E pensi a come hai venduto l’anima
Per scacciare via la pioggia.

È così tanto che non mi reggo in piedi…
Davvero, preferisco restare steso qua a fingere.
Ma le persone come me e te non sentono mai quella pace
Che nasce dal negare che tutto è a puttane.
Che tutto è a puttane.

In cima a un palazzo, alzo le braccia al cielo.
Ingoio il mio orgoglio e ammetto
Che capire il perché non è sempre la cosa migliore.

Non è la stessa cosa quando ti svegli al mattino
Con un sorriso sul viso
Quando per addormentarti hai dovuto mentire a te stesso,
Per rendere le cose migliori, per rendere le cose migliori.

4. DOLOROSA (Dolorosa)
Gioisci anima mia, quanto dovrai aspettare?
Gioisci anima mia, per quanto dovrai aver paura?
Vorrei solo poter toccare la tua faccia.
Posso?
Gesù, spero solo che torni presto.

5. 80-37 (80-37)
Banchetti di limonata e ricordi
Di innocenza e purezza,
E il sole di mezzogiorno, i suoi novanta gradi:
Le cose che porto con me.

L’omino dei gelati alle quattro o alle cinque,
Come lo inseguivamo e gli chiedevamo passaggi,
E sere passate seduti all’aria aperta
A dare un nome alle forme delle nuvole nel cielo.

Ormai quei giorni se ne sono andati e dobbiamo andare avanti,
Ma non dimenticherò le cose che ho imparato nel tuo giardino.

E come percorrevamo quei sentieri polverosi
Su Huffy e Schwinn* comprate a svendite natalizie!
Costruivamo fortini con cassette di legno e chiodi arrugginiti,
E tornavamo a casa solo quando i nostri stomaci non ce la facevano più.

Ormai quei giorni se ne sono andati e dobbiamo continuare ad andare avanti,
Ma non dimenticherò le cose che ho imparato al tuo davanzale.

Ieri notte stavo camminando lungo la tua via
E ho riso per alleviare il dolore del rancore,
Ma la tua porta era buia e ho iniziato a piangere.
Tua madre ti faceva sempre splendere.

Ma le cose cambiano e le persone crescono,
Si muovono al passo dello scorrere dei soldi.
Ma nel profondo mi chiedo se trovino mai
Le risposte giuste, o forse già lo so.

*Marche di biciclette più o meno scadenti.

6. SE POTESSI (If I Could)
Uscì di casa e si trovò nell’aria del mattino
A guardare le macchine passare, a lasciare che il sole le asciugasse i capelli.
Le volevo dire quanto fosse bella,
Ma non ho fatto che fissarla.

Ero seduto al volante a guardare le gocce di pioggia
Ammassarsi sul parabrezza,
Scorrere verso il mormorio del motore.
Lei piegava le sue paure come se fossero aerei di carta
E le perdeva in mezzo agli alberi.

E so che non mi merito tutto questo.
La capacità di provare emozioni,
Di ridere, piangere e lodare.
Per questo vivo, respiro e mi sveglio ogni giorno.
Non è nulla di meno della tua grazia,
In un movimento maldestro e glorioso.

7. LUGLIO (July)
Ieri sera il sole è calato di nuovo sulla mia rabbia.
Ieri sera il sole è calato di nuovo sulla mia frustrazione
E sul mio rancore.

E non ho nemmeno pianto.
Non ho nemmeno provato a fermarlo.
Sono solo rimasto lì a guardare tutto crollare.

E questa è l’ultima canzone che dovrei mai cantare,
Ancora solo una volta e chiuderò la bocca per sempre.

8. ARGENTO (Silver)
E la felicità è solo un sogno, o così sembra.
È qualcosa che non riesco mai a vedere.
E voglio solo mettere la testa tra le tue braccia
E sanguinare un po’.

Sole, vattene, non voglio giocare.
Torna un altro giorno,
Quando avrò qualcosa di bello da dire,
E resta un po’ con me.

9. FAI LA FOTO ADESSO (Take the Picture Now)
Ci sono cieli azzurri nei miei sogni,
E risate che sembrano non avere una fine.
Ci sono campi di erba verde,
Felicità e speranza nel domani.

Il mio bicchiere è pieno e dal mio cuore
Un sangue maldestro e imbarazzante si riversa
Su bianche strade dorate,
E non mi vergogno delle impronte che mi lascio dietro.

Lacrime scorrono sulle mie guance
Solo per incontrare il loro redentore e venire asciugate,
E c’è gioia.

10. PARCHEGGIO (Parking Lot)

Non sarebbe un problema se mi prendessi stanotte, nel sonno.
Non tenterei nemmeno di combattere.
Non mi importerebbe nulla se oggi ti portassi tutto via.
Sono sicuro che non mi mancherebbe nemmeno il dolore.

Ma so che devo vivere la mia vita,
Rotolarmi sul pavimento e sentire la lotta,
E capire lungo la strada che non sono nulla di più
Di un granello del sale della Terra,
E che tutto fa parte della grazia.

E allora che venga l’oscurità,
Che venga la paura.
Dovrò pure iniziare da qualche parte,
E allora tanto vale che sia da qui.

Quando sarò finalmente nudo, alla luce del sole,
Penserò a tutto questo egoismo, a questo stupido orgoglio,
E riderò di me stesso.

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