mercoledì 14 dicembre 2011

WU LYF - Go Tell Fire to the Mountain (2011)



1. L Y F
2. Cave Song
3. Such a Sad Puppy Dog
4. Summas Bliss
5. We Bros
6. Spitting Blood
7. Dirt
8. Concrete Gold
9. 14 Crowns for Me & Your Friends
10. Heavy Pop

1. L Y F* (L Y F)

Oggi mi sono svegliato
E ho sentito il bambino dire
“Non possiamo vivere così,
Non mi terrò questa corona.”
Ricorda queste parole che ti dirò,
Lo giuro, sono vere.
Il mio sangue è blu.
No, non possiamo vivere così, no, non possiamo vivere così.
No, non posso aspettare che i ragazzi arrivino.
Venite, accendiamo questo fuoco.
No, non posso aspettare che i ragazzi arrivino.
E dissi, “Figliolo,
Sai che ti amerò per sempre.
La tua fede è sincera.
Sai che ti amerò per sempre,
Ma il mio sangue è blu.
(Ti amerò per sempre).

Se vivremo così tutto crollerà,
Solo il fuoco potrà rimpiazzare la sua corona.

“Hey, hey L Y F, quanti di voi hanno paura di morire?”

*Sta sia per “Lucifer Youth Fondation” che per “Love You Forever”.

2. CANZONE DELLA CAVERNA (Cave Song)
Il sangue finisce,
Lascia linee rosse sul marciapiede
Mentre cade la neve,
Macchie cremisi sul terreno.

Non chiamate la polizia,
Vi supplico, vi prego.
Perché, sapete,
È buio in questa caverna,
I riflettori
Non riescono a trovare il palco.
È buio in questa caverna,
Ma è come essere a casa, e allora penso resterò.

Qua, dove gli sguardi si fanno freddi,
Sai che questo coltello splenderà sfrontato.
Ed eccomi scappare, vorrei poter cadere a pezzi e basta,
Ma si sta facendo abbastanza difficile,
Penso me ne andrò su un carro funebre.

(Non chiamate la polizia,
Vi supplico, vi prego.)

Chi avrebbe mai pensato che le loro bugie
Avrebbero risvegliato il mio fratello irrequieto?
Chi avrebbe mai pensato che le bugie che ti hanno raccontato
Avrebbero risvegliato l’amante di mia sorella?

“No, non chiamate la polizia,
Vi supplico, vi prego,
Vi prego,
Vi prego!”

3. UN CAGNOLINO COSÌ TRISTE (Such a Sad Puppy Dog)
Il mio bambino,
Il mio bambino non ha nulla da dirmi.
Sai, mio fratello è in prigione.

Mio padre disse “figlio,
Oh figlio, non posso permettermi la taglia.”
Allora gli misero una corona in testa e lo ammazzarono.

(L’inverno lo attraversò,
La montagna sputò ancora neve.)

Il mio bambino,
Il mio bambino non ha nulla da dirmi.
Sai, un fratello è in prigione.

Mio padre disse “figlio,
Oh figlio, non posso permettermi la taglia.”

(Non lasciate che
Erediti i sogni di mio padre.)

Disse che sarebbe voluto diventare,
Il piccoletto sarebbe voluto diventare un teppista.
Disse che sarebbe diventato,
Il piccoletto sarebbe diventato un teppista.

4. GIOIA D’ESTATE (Summas Bliss)
Si stende nella gioia d’estate
E dimentica quello che le viene detto.
Uomo selvaggio,
Eri così giovane ma queste città ti hanno reso vecchio.
Ci vuole così tanto,
Così tanto per tornare a casa.
E ora che ci sono arrivato
Non vorrei essere mai nato.
E in questa contea sono già morti.

Vedo la montagna
Bruciare.
No, vai a dirle del fuoco per noi.

Ci sono bambini in strada
Che guardano il cemento farsi oro.
Uomo selvaggio,
Eri così giovane ma queste città ti hanno reso vecchio.
Ci vuole così tanto,
Così tanto per tornare a casa
E le ragazze d’oro continuano a chiamare (Oh! Oh! Oh! Oh!)
Ci vuole così tanto,
Così tanto per trovare una casa,
Ma ora che l’ho trovata non vorrei essere mai nato.

Sai che la montagna non cadrà se continuerai a volerla scalare,
Ma quando la montagna cadrà troverai la vera ricchezza.

Vedo la montagna
Bruciare,
Vai a dirlo al fuoco per noi.

5. SIAMO FRATELLI (We Bros)
(Questa nave spiega le vele,
Io e te continuiamo a navigare.
Questa nave spiega le vele,
Volevo solo essere libero.
E allora forse non riusciremo,
Non riusciremo a non vedere.
Forse non ci riusciremo,
Ma almeno saremo liberi.)

Ti stagli, così sacro.
No, non sederti.
Unisciti a tutti i piedi in marcia
Sul terreno.
Questo posto è così solo
Ma no, non venirci a vivere.
Ascolta il ritmo annegare
Nella solitudine di questo suono.
È una canzone triste che fa mettere a un uomo
I soldi prima della vita.
Una canzone triste che mette un uomo in vendita.
È una canzone triste che fa mettere a un uomo
I soldi prima della vita.
Quanti culi dovrai vendere?

Siamo nati animali,
Siamo nati animali e siamo fratelli,
Ma mettete completi agli animali,
Provate a mettere completi agli animali ma siamo fratelli.

Siamo fratelli, uomo perso!
Siamo fratelli, addio!
Metti via le tue armi
E canta questa canzone!

E ho detto che la montagna non cadrà se continuerai a volerla scalare,
Ma quando la montagna cadrà troverai la vera ricchezza.

Siamo nati animali,
Siamo nati animali e siamo fratelli,
Ma mettete completi agli animali,
Provate a mettere completi agli animali ma siamo fratelli.

Siamo fratelli, uomo perso!
Siamo fratelli, addio!
Metti via le tue armi
E canta questa canzone!

(Siamo fratelli! Siamo fratelli!)

6. SPUTANDO SANGUE (Spitting Blood)

(Stiamo sputando sangue,
Sputando sangue,
Come il dorato Dio del sole,
Il dorato Dio del sole.)

Sono nato in una fama di plastica,
Ho letto il suo tatuaggio
Ma non importa, siamo tutti sulla stessa barca
Diretta verso ciò che tutti abbiamo nel cuore.
La stella di David è appesa sopra di me
Ma oh, madre Maria, trovo sia difficile credere
Che le mani di qualcuno, non diverse dalle mie,
Possano venire inchiodate a un muro ed essere ritenute divine.

Siamo così felici, felici di sapere che
Tutti i nostri bambini correranno ciechi e liberi.

Attraverso campi di cemento coperti di vetri rotti,
Bambini di cinque anni hanno attacchi cardiaci.
Li diamo in pasto alla televisione,
Tagliatemi, tanto non sanguinerò.
Il mio sangue è pigro come le mamme e i papà
La cui fantastica vita mondana non può poi essere così male.
Allora continuiamo a mangiare sempre di più, di più, di più, di più e ancora di più,
E poi andiamo tutti a vomitare addosso ai poveri.

Fuori mento, dentro sono morto.
Le lacrime nei miei occhi cadono da libri che ho letto.
Se potessi parlarvi e dirvi solo la verità
Tutto questo rumore di lupi non sarebbe un richiamo
Quando vi parlerei.

Siamo così felici, felici di sapere che
Tutti i nostri bambini correranno ciechi e liberi.

(Sputando sangue.
Sputando sangue.
Dorato Dio del sole.
Dorato Dio del sole.)

7. POLVERE (Dirt)
Il fuoco si accende,
Riesci a sentire il suono
Del richiamo di tutti i ragazzi?
Non indosserò questa corona.
Io e i tuoi amici
Governeremo questa città
E continueremo a chiamare
Finché tutto non sarà crollato.

Va a dirlo al fuoco.

Questa è la parte più rumorosa
Di questa città di bugiardi
In cui tutte queste persone
Ti tengono inchiodato a terra.
Io e i tuoi amici
Abbiamo ucciso un uomo
Dicendogli cose
Che non riusciva a capire.
Il fuoco si accende,
Riesci a sentire il suono
Del richiamo di tutti noi ragazzi?
Non indosserò questa corona.
Oh, mamma e papà,
Guardate cosa mi avete fatto!
Ero il vostro bambino,
Ora guardatemi respirare.

Va a dirlo al fuoco.

E non importa ciò che hanno detto,
Il dollaro non è tuo amico.
E sono le sensazioni di cui difficilmente ci si accorge
Quelle che arrivano lentamente.
E non importa ciò che hanno detto,
Il dollaro non è tuo amico.
E sono le sensazioni di cui difficilmente ci si accorge
Quelle che difficilmente si arrendono.
No, non arrenderti finché non avrai trovato una casa.

Uniamoci in tutto il mondo e vi amerò per sempre.

8. ORO DI CEMENTO (Concrete Gold)
Erano parole spezzate quelle che mi disse,
“Il mio sangue scorre nel profondo, perché non lo lasci sanguinare?”
La corona della gente è ai miei piedi,
Uno stupido animale che prova a strisciare.
Ma ora lei viene a me nel mezzo della notte,
Una bambina cieca che cammina verso la luce.
Una vita passata ad aspettare che un vulcano eruttasse
Così che la montagna sarebbe potuta cadere.

E tutti i bambini non fanno che provarci,
Muoiono cercando un posto che possano chiamare casa.
E ci provano, e allora mentono, mentono.
Sono così stanco di tutte queste persone,
Vorrei che tutte rallentassero,
Andassero a seminare e a guardare i semi crescere.
Ho così tanta paura di tutti i miei sogni,
Stanotte vorrei solo riuscire a dormire.
Sai che sono le persone
A tenerti inchiodato a terra,
Ma sai anche che hanno in mano la tua corona.

Un’ancora ci collega al terreno,
Non crederesti a quante volte
Questa voce ha parlato senza emettere alcun suono.
Oh, non vuoi andare a dirlo a un piccolo fuoco per noi?

E tutti i bambini non fanno che provarci,
Muoiono cercando un posto che possano chiamare casa.
E ci provano, e allora mentono, mentono.
Sono così stanco di tutte queste persone,
Vorrei che tutte rallentassero,
Andassero a seminare e a guardare i semi crescere.
Ho così tanta paura di tutti i miei sogni,
Stanotte vorrei solo riuscire a dormire.
Sai che sono le persone
A tenerti inchiodato a terra,
Ma sai anche che hanno in mano la tua corona.

(Sei la luce, il tuo Lucifero.)

9. 14 CORONE PER ME & I TUOI AMICI (14 Crowns for Me & Your Friends)
Baby, perché non vuoi dire che è finita?
Potrei dire mille cose.
Era la tua bellezza a rendermi freddo in apparenza,
E ora trovo che sia difficile crederci,
Come vorrei non averti vista.
Se solo i miei occhi cadessero dalle orbite.
La verità di casa che stai dicendo, ragazza,
Mi riempie di dubbi su me stesso.

Tutti vogliono che tu,
E a tutti serve che tu
Sia coraggiosa (Sii coraggiosa, piccola),
Ed erano 14 bambini.

10. POP PESANTE (Heavy Pop)
Giocano come bambini,
Voglio sentirmi a casa,
Voglio sentirmi a casa.
Sai che non posso restare qua,
Voglio sentirmi a casa,
Voglio sentirmi a casa.

Di notte
E alla luce del giorno,
Forza, ragazzi persi,
Restiamo uniti.
Così, quando arriverà il mattino
E saremo tutti morti,
Potremo vivere liberi,
Proprio come ha detto mio fratello.

Ha detto:
“Non restate qua, uscite a giocare, non sarete davvero vivi finché non sarete morti.”

Ma sapete che la libertà che mio fratello ha visto
È dentro di voi,
È nel vostro cuore.
I bambini giocano, come dice mio fratello,
E io voglio sentirmi a casa.
Ed è lo splendido spettacolo che è il sorgere del sole
A convincermi che prima o poi troverò una casa.
E allora, ragazze e ragazzi che urlate come lupi,
Un giorno troverete una casa!
E se ci unissimo in tutto il mondo
E dessimo fuoco alla montagna
Allora ciò che sta fuori da casa vostra diventerebbe casa vostra.

Giochiamo come bambini,
Voglio sentirmi a casa,
Voglio sentirmi a casa.
Forza, non restiamo qua,
Voglio sentirmi a casa,
Voglio sentirmi a casa.
Va bene?

sabato 10 dicembre 2011

The Receiving End of Sirens - The Earth Sings Mi Fa Mi (2007)



1. Swallow People Whole
2. Oubliette (Disappear)
3. The Crop and the Pest
4. The Salesman, The Husband, The Lover
5. Smoke and Mirrors
6. A Realization of the Ear
7. Saturnus
8. Wanderers
9. Stay Small
10. Music of the Spheres
11. The Heir of Empty Breath
12. Pale Blue Dot


1. INGOIARE PERSONE INTERE (Swallow People Whole)
Dalla mangiatoia all’obitorio
Estranei nascono e rinascono,
Danno alla luce le ricompense del peccato
E sostengono che è venuto tutto da dentro.

Dentro me c’è un buco enorme,
Ed è come se fossi io l’ultimo ad essermene accorto.
E nulla e nessuno può riempire questo spazio vuoto
In cui non faccio che camminare avanti e indietro.

Mi sono innamorato di un luogo vuoto
Ma voglio cambiare,
Ma non cambierò.

Non sento nulla.
Le puntine e gli aghi cantano…

“Posso dirlo
Ma non vorrà dire nulla
Perché so che crederai
A ogni piccola parola che canterò.”

Gli spiriti mi fanno girare su me stesso ancora una volta.
Pecca se sarai tu cantare l’overture
Che mi accompagnerà nel sonno.
Lo giuro, sarò solo tuo,
Consumato dal consumare,
E presto ingoierò persone intere,
Mi riprenderò quello che gli estranei hanno rubato.

Se non riuscirò a trovare la mia felicità
Presto divorerò la tua,
Farò addormentare la tua debole testa
Con la mia overture
Perché mi sono innamorato di quel luogo vuoto
Ma voglio il tuo,
Ma voglio il tuo.

Per questo sono caduto,
Per questo sono caduto così velocemente.
Per questo sono caduto,
Per questo sono caduto così male.
Per questo sono caduto,
Per questo sono caduto così velocemente.
Ci sono cascato, ci sono cascato.

Ci perdiamo ancora una volta.

2. SEGRETA (SCOMPARIRE) (Oubliette (Disappear))
Ti ho guardato portarti via
Gli anni migliori di un uomo,
Con il tamburellare delle sue dita,
Con lo scalciare dei suoi talloni.

Ti ho guardato mettere via
I tuoi più dolci peccati.
Ho visto tentatori soddisfatti
Del dolce sapore del tempo sprecato.

Non lasciare che scompaia,
Non lasciare che cada a pezzi,
Non portarmi sul ciglio della strada,
Non lasciarmi andare,
Non lasciare che scompaia.

Lo guardai viaggiare lungo
Una strada diritta
Senza pietre miliari,
Solo una leggera pendenza.

Terreno soffice sotto i piedi,
Nessuna curva improvvisa che avvertisse
Di stare attenti a non scivolare lungo quella sicura
Strada troppo familiare.
È tutto troppo familiare.

Non lasciare che scompaia,
Non lasciare che cada a pezzi,
Non portarmi sul ciglio della strada,
Non lasciarmi andare,
Non lasciare che scompaia.

Non farmici pensare.
Niente e nulla andrà bene.

Ti ho guardato portarti via
Gli anni migliori di un uomo
Con il tamburellare delle sue dita,
Con lo scalciare dei suoi talloni.

Senza il luccichio nei suoi occhi
Lo guardai supplicare e implorare
Con labbra tremanti, inginocchiato,
Solo per riaverti indietro.

Sii insensibile, cuore mio!
Oh, nulla!

Non lasciare che scompaia,
Non lasciare che cada a pezzi,
Non portarmi sul ciglio della strada,
Non lasciarmi andare,
Non lasciare che scompaia.

Ti hanno in mano
Perché niente e nulla andrà bene.
(UN FUOCO SPENTO IN UNA STANZA FREDDA.)

3. IL RACCOLTO E L’INSETTO (The Crop and the Pest)
Vieni via,
Vieni via con me,
Perfetta, perfetta conchiglia,
Nautilus, nautilus.

Ti tratterò così bene…
Ti porterò via da questo inferno.
Mio grazioso ospite,
Amore mio,
Sarai la mia concubina?

Il piacere è tutto mio.
I tuoi piaceri sono tutti miei
E li posso distorcere e invertire
In nodi a otto, metterli dove voglio.
Rifiuta la taglia della sua mano destra per la fame della sua sinistra.

Sono il fervore della febbre che non riesci a farti passare,
Sono gli indumenti appiccicati alla tua pelle, zuppi e gocciolanti,
Sono una primavera di fluente rabbia e ira.

Una primavera sterile
Di rabbia e ira si apre la via scorrendo
In ogni cosa dentro me,
E so che ciò che non affonderà mai
Nuoterà lentamente
Verso il fondo.

Promettimi solo una cosa: non vedermi per ciò che sono (o ciò che diventerò),
Una crosta pestilenziale,
Lo scarlatto di pelle scottata.
Mi appiccicherò a te come un tessuto bagnato (che non riesci a strappare),
Mi attaccherò a te come un bambino al seno di sua madre.
Fertile raccolto, non verrò mietuto.

Il piacere è tutto mio.
I tuoi piaceri sono tutti miei
E li posso distorcere e invertire
In nodi a otto, metterli dove voglio.
Rifiuta la taglia della sua mano destra per la fame della sua sinistra.

Vidi il mio scudo luccicante e la mia armatura arrugginire,
Sentii la mia postura piegarsi e farsi polvere,
Ma tutte le veglie e tutto ciò che ho creduto fosse mio
Non è riuscito a rendere indolore la mia vergogna,
Non è riuscito a rendere incolore la macchia
Che sono diventato,
La macchia che sono diventato.

Sono il fervore della febbre che non riesci a farti passare,
Sono gli indumenti appiccicati alla tua pelle, zuppi e gocciolanti,
Sono una primavera di fluente rabbia e ira.
Sono la melodia che ti è entrata in testa.

Che cosa sono diventato?

4. IL VENDITORE, IL MARITO, L’AMANTE (The Salesman, The Husband, The Lover)
Il piccolo aveva un vecchio grande cuore
Largo abbastanza da spezzarsi
E spaccarsi esattamente in due,
Esattamente in due.

Mamma e papà ebbero un inizio difficile,
Troppa testa e troppo poco cuore,
E presto l’uno si fece due,
L’uno si fece due.

Mani sporche facevano letti separati
E piegavano lenzuola in cui dormivano.
Oh, che cosa può fare un ragazzino?
Che cosa può fare un ragazzino?

Quando il papà si rende conto che troie da dieci dollari
E negozi di liquori
Possono offrire di più
Della sua famiglia,
Più dei sui amici,
Più della donna che ha sposato?

“Oh no. Che seme di vergogna ho seminato.”

Poi, un giorno, il papà se ne andò
Da sua moglie e dal bambino che avevano avuto.
Doveva essere stato troppo.
Doveva essere stato troppo.

Mamma fece del suo meglio per pagare
Le bollette, così suo figlio sarebbe potuto restare
Nella casa in cui era cresciuto.
I figli combattono le guerre dei padri.

Ombra, fantasma,
Guarda come sono cresciuto storto.
Che seme di vergogna hai seminato!
Che seme hai seminato.

Il luogo in cui l’amore è diventato troppo vecchio,
Troppo vecchio e rovinato per essere valutato.

Il giudice ordinò che ci fossero delle visite,
E questo significava che avrebbe dovuto passare dei weekend con suo padre
In cui avrebbe imparato a bere come il suo vecchio,
Come se stesse andando a lezione.

Intanto, a casa, sua madre mise in valigia i sogni
Che aveva guardato annegare
Per trasferirsi in un monolocale nella parte malfamata della città.

Il bambino divenne il padre
Che era sempre mancato alla sua famiglia,
Un’immagine sputata di quell’uomo,
Fino al modo in cui decise di voltare le spalle.

Ereditò la sua abitudine a tradire; un erede del suo alito ubriaco.
Suo padre gli lasciò arroganza, gli passò il suo petto vuoto.

“Sii una lampadina”.
Sono una forcella.
“Sii un fucile; un telefono.”
Sono qua per essere usato da te,
Non ho più nulla da perdere.
Sono la battaglia per la tutela,
Sono i resti dei metalli preziosi che vi tengono entrambi a terra.
Siamo tenuti a terra, oh, è così pesante.
Siamo tenuti a terra, oh, è così pesante.

5. ILLUSIONI (Smoke and Mirrors)
I lupi indossano la lana
Delle pecore che hanno fregato
E predicano il loro codice di condotta:
“Devi spingere, spingere quel prodotto.”
Vivremo nella paura perché i cappotti potrebbero farsi sottili,
Il vello di un gregge in fuga.
Potete avere la mia lana,
Potete avere le mie ciocche
Ma non avrete la mia voce.
Non avrete la mia voce.

Siamo papere sedute dalle penne strappate.

Nascondi così bene le tue zanne, cara.
Canti così bene le tue canzoni.

Non abboccherò mai
All’amo e al piombo,
Le vostre illusioni,
Non mangerò mai l’esca.
Non crederò mai a
Quelle strutture e cifre,
Le vostre avide dita
Non mi toccheranno mai.

Hey ragazzo, faresti meglio a stare attento.
“Ooh, sarai nostro.”
Fa atenzione a quegli avidi arrampicatori sociali,
Si stanno leccano le labbra solo a guardarti,
Schiacceranno e graffieranno
Per arrivare in cima,
Le tue gambe sono solo scale ai loro occhi,
La tua testa è solo un altro scalino,
Sono su di te come uno sfogo.
Sono su di te come uno sfogo.

Non abboccherò mai
All’amo e al piombo,
Le vostre illusioni,
Non mangerò mai l’esca.
Non crederò mai a
Quelle strutture e cifre,
Le vostre avide dita
Non mi toccheranno mai.

Anche se nascondi così bene le tue zanne, cara.
Anche se canti così bene le tue canzoni,
Il tuo richiamo più dolce,
La tua canzone più rilassante non farà uscire questa pecora dal gregge.

Tutti questi incravattati dalle grandi, nere vite
Non riusciranno a mettermi a carico della società.
Non verrò comprato,
No, non verrò venduto.

Tutti questi palmi viscidi e queste mani avide,
Tutta la mia scorta, tutta la vostra domanda.
Non sono la vostra troia
E non sarò la vostra Babilonia.

6. UNA REALIZZAZIONE DELL’ORECCHIO (A Realization of the Ear)
Non amarmi.
Non provare ad avermi a cuore.
Ti farò solo male.
Tutto il piacere che puoi provare in questo posto,
Alla fine, sarà solo vergogna.
Tutti i colori accesi che ho mai amato impareranno a svanire.
E allora ridammi il grembo di Dio
O dammi la tomba.

E allora è così che ci si sente,
Così che ci si sente quando si scompare
Con la musica delle sfere che continua a risuonare nel mio orecchio.

Come troverò una via d’uscita?

7. SATURNO (Saturnus)
Ho questo piccolo prurito
Che non ho mai imparato a grattare,
Ed è come se, anche se ci fossi riuscito,
Avrei preferito che mi desse fastidio.
E il piacere è minore
Quando sottosta alla pressione
Di una lussuria sempre più forte
E un volere sempre presente.

Tutto questo è tuo,
E allora eccoti il tuo pezzo, la tua parte.
Stringi la mascella, la strangolerai con i tuoi artigli,
La soffocherai.
Hai ragione, non voglio averci nulla a che fare,
Nemmeno con una parte.

Combatterei fino alla morte per difenderlo,
Questo mero coccolare è mio
(È la più subdola delle trappole).
Era così importante per me che ho perso qualsiasi amore per la prova.

Un desiderio sempre più forte
Di una sensazione evanescente.
Scambierei la mia anima con un grande buco
E un cuore troppo duro per guarire.

Tutto questo è tuo,
E allora eccoti il tuo pezzo, la tua parte.
Stringi la mascella, la strangolerai con i tuoi artigli,
La soffocherai.
Hai ragione, non voglio averci nulla a che fare,
Tieni la mascella chiusa,
Spero che ti ci soffocherai.

Il desiderio cresce,
Cresce sempre più ardente.

Il mio cuore risuona stonato.
Il mio cuore risuona stonato.
Il mio cuore ti sta chiamando.

Sono il primo ad avere sete
E l’ultimo a bere
Le parole che ho sentito ma raramente penso.
Mio Dio, il mio cuore è sceso all’inferno,
Ma ho trovato il pozzo ed è mio, tutto mio.

8. VIANDANTI (Wanderers)
Mi era stato detto di lasciar splendere
Questa piccola mia luce,
Ma ho aspettato oziosamente
E ho guardato quella povera fiamma morire.

La proteggevo dal bushel* e dal pennello,
Dalla presa dell’uomo.
Ho lasciato quella lanterna alla luce,
Dove la mia fiamma avrebbe potuto ambientarsi tranquillamente.

Porterò questa croce.
Indosserò queste spine.

Ma so
Che tutto questo buio non ingoierà
Tutta la luce che nascondo
Ma che ho ancora dentro.

Imparerò ad abbracciarla,
Crescerà sempre di più,
Splenderà, luminosa.

“Non lasciare che Satana la spenga con un soffio”,
Dicevano sempre gli insegnanti,
Ma presto capì
Che non valeva la pena di sprecare il suo respiro.

Perché questa mia piccola luce
Sta perdendo tutto il suo splendore,
Non per il buio che ho dentro
Ma per il buio da cui l’ho tenuta lontana.
Sotto il fumo c’è ancora un fuoco che brucia,
Una piccola scintilla vive sotto tutte queste ceneri.
Promettimi che soffierai fino a farmi splendere di rosso,
Splendere di rosso, come il fuoco.

Ho imparato a covare sotto la cenere,
Solo fumo e nessuna fiamma,
Ceneri, ceneri, tutti cadiamo.

(Vorrei splendere come voi braci,
Lucenti braci alogene.)

Porterò questa croce.
Indosserò queste spine.

Ma so
Che tutto questo buio non ingoierà
Tutta la luce che nascondo
Ma che ho ancora dentro.

Imparerò ad abbracciarla,
Crescerà sempre di più,
Splenderà, luminosa.

Ceneri, ceneri, tutti cadiamo.

Mi era stato detto di lasciar splendere
Questa piccola mia luce,
Ma ho aspettato oziosamente…

* http://it.wikipedia.org/wiki/Bushel

9. RESTA PICCOLO (Stay Small)
Figlio, mi dispiace per questo mondo
E per tutte le cose orribili che ti farà.
Se solo avessi saputo a che cosa saresti andato incontro
Prima che nascessi,
Non c’è dubbio, non saresti venuto al mondo,
E io avrei saputo che sarebbe stato meglio così.

Ti stupreranno portandosi via ogni prova
Di tutta l’innocenza che hai mai avuto,
Questa cultura è un avvoltoio e sei il perferito tra le prede.
Ho imparato che un giorno perderò tutto ciò che amo,
Ma non avrei mai pensato che avrei dovuto guardarlo andare via,
Ignorarlo sperando che se ne andasse.

So che crescerai,
Ma sarebbe bello se potessi convincermi che resterai piccolo,
Se solo io lo volessi.
Ti prego, non crescere.
Ti prego, non crescere.
Resta piccolo.
Resta piccolo.

La bambina di papà incontrò il mondo,
Guardai il diavolo fare il suo lavoro.
Se solo avesse saputo quanto mi dispiaceva...
Scoprii che non esisteva neanche una preghiera
Che avrebbe potuto salvare mia figlia dalla disperazione
Finché continuava ad amare questo posto.

È perché le voglio veramente bene
Che vorrei ricominciare a fare il lavoro
Che l’ha portata qua.
Se solo avessi saputo che un’azione sarebbe stata il motivo
Per cui la mia bambina
Avrebbe iniziato a ballare coi demoni, come suo padre…
Guardiamo il diavolo lavorare dentro di noi.
Guardo il diavolo fare il suo lavoro.

10. MUSICA DELLE SFERE (Music of the Spheres)

-Strumentale-

11. L’EREDE DI UN VUOTO RESPIRO (The Heir of Empty Breath)

E il verso solenne risuona…
La corona ammaccata pesa a terra
Mentre fluttua
Sulla disgrazia che sono diventato.

Come una pustola su una pelle altrimenti perfetta,
Come una cicatrice nata da una piaga,
Come una macchia che non va più via,
Mi crogiolo in ciò che sarei potuto essere.

Portami via,
Portami via da qua.
Vieni come un ladro di notte,
Sii come l’estasi e portami via
Da questi sentimenti fattisi sedimento,
Da questo crudo dichiarare il nostro intento,
Dal masso che non riusciamo a spostare.
Vieni come un ladro di notte,
Sii la mia visione e portami via.

Con tutti i pigmenti di cui ti sei sbarazzato
(Così pallido e poroso),
Sono l’erede di vuoti respiri,
Di zolfo e sudore,
Sono il re di ciò che sarebbe potuto essere.

Ho sposato il mio rimpianto,
È la mia moglie dalle guance rosse di vergogna,
È come un dolore,
Come un crampo che non riesco a farmi passare.
E allora mi crogiolo in ciò che sarei potuto essere.

Sii un’evanescente sguardo
Su ciò che sarebbe potuto essere,
E vieni a me
Ogni tanto,
E io farò finta di andare avanti, che vada tutto bene.

I tuoi sguardi sono sempre più fugaci,
Sei la stampella a cui mi appoggio.
Vieni a me,
Sorreggimi, sii il mio trampolo, la stecca alla mia gamba,
Il mio apparecchio ortopedico, sii mio,
E allora potrò andare avanti, e tutto andrà bene.

12. PALLIDO PUNTO BLU (Pale Blue Dot)
Ho guardato la mia colpa fiorirmi di fronte,
Come un delicato germoglio
Dalle radici assetate.
Oh, come cresce il mio giardino!
I semi di vergogna che ho piantato.

Ho guardato i suoi steli estendersi sopra di me,
La sua scura ombra mi ha gettato addosso la sua nuvola.
Ma posso vivere così,
Vivrò dentro di lei.

Nessun posto è come casa propria.

Allarga le braccia e avvolgimi,
Getta la tua nuvola su di me.
Avvolto da tende, protetto e coperto.
La tua solenne promessa,
“Ovunque andrai, ti seguirò.”

Fa crescere le tue radici in me,
Bevi da me, seme assetato.
Mi rannicchio, mi faccio piccolo, tremo
Per la tua solenne promessa,
“Ovunque andrai, ti seguirò.”

Nessun posto è come casa propria.

Se posso imparare a vivere così,
Se posso imparare a vivere in lei.

Portiamo un peso immenso che ci schiaccia a terra.

Se solo avesse saputo quanto mi dispiaceva…

Pietre e bastoni non mi romperanno le ossa,
Sono i rami e i massi che porto in spalla.
Pietre e bastoni non mi romperanno le ossa.
Posso vivere così.
Se posso imparare a vivere così.
Se posso imparare a vivere.

giovedì 8 dicembre 2011

Girls - Album (2009)



1. Lust for Life
2. Laura
3. Ghost Mouth
4. God Damned
5. Big Bad Mean Mother Fucker
6. Hellhole Ratrace
7. Headache
8. Summertime
9. Lauren Marie
10. Morning Light
11. Curls
12. Darling


1. VOGLIA DI VITA (Lust for Life)
Oh, vorrei avere un ragazzo,
In questa vita vorrei un uomo che mi ama.
Vorrei avere un padre,
Forse allora non sarei venuto fuori bene.
Ma adesso sono solo pazzo, sono totalmente fuori di testa.
Sì, sono solo pazzo, sto male nel cervello.

E forse, se ci provassi davvero con tutto il mio cuore,
Allora forse potrei cominciare un nuovo amore con te.

Oh, vorrei avere un’abbronzatura,
Vorrei avere una pizza e una bottiglia di vino.
Vorrei avere una casa sulla spiaggia,
Così ogni sera potremmo fare un grande fuoco.
Invece sono solo pazzo, sono totalmente fuori di testa.
Sì, sono solo pazzo, sto male nel cervello.

E forse, se ci provassi davvero con tutto il mio cuore,
Allora forse potrei cominciare un nuovo amore con te.

2. LAURA (Laura)
Com’è iniziata?
Una volta eravamo amici.
Adesso quando ci incontriamo faccio finta di non vederti,
So che mi odi.

Ho provato a fare il duro,
Ho provato a fare lo stronzo,
Ma non voglio fare così
E spero che tu mi ascolti,
Sto solo provando a dirti

Di provare a toccarmi,
Sono proprio qua,
E non voglio più trovare,
Voglio davvero essere tuo amico per sempre,
Amico fino alle fine dei…

So che ho fatto degli errori,
Ma ti sto chiedendo di calmarti un attimo.
Voglio davvero essere tuo amico per sempre,
Amico per sempre.

Sei stata una puttana
E io un bastardo,
Non voglio puntare il dito,
So solo che non mi piace,
Non voglio farlo.

Che cosa posso fare? (Che cosa dovrei fare?)
È troppo tardi?
Voglio solo dire che mi dispiace
E spero che tu ascolti.
Sto provando a dirti

Di provare a toccarmi,
Sono proprio qua,
E non voglio più trovare,
Voglio davvero essere tuo amico per sempre,
Amico fino alle fine del tuo…

So che ho fatto degli errori,
Ma ti sto chiedendo di calmarti un attimo.
Voglio davvero essere tuo amico per sempre,
Amico per sempre.

Baby, sono qua
E non voglio più litigare.
Voglio davvero essere tuo amico per sempre,
Amico fino alle fine del tuo…

So che ho fatto degli errori,
Ma ti sto chiedendo di calmarti un attimo.
Voglio davvero essere tuo amico per sempre,
Amico per sempre.

3. BOCCA FANTASMA (Ghost Mouth)
Non ho niente da fare
E nessuno da vedere,
Nessun posto dove andare
E nessuno cui essere.

Sono su un treno fantasma
In una nuvola fantasma
E non so come uscirne
Per andare in paradiso.

Avevo una ragazza bellissima,
Un sogno musicale,
Voleva tutto
Ma non voleva me.

Adesso sono un fantasma
In una città fantasma
E vorrei poter uscirne
E andare in paradiso.

Mi piacciono i ragazzi cattivi
Nelle grandi città,
Mi piacciono le band brutte
E i loro suoni grandi.

Ho una bocca fantasma
E un ghigno fantasma
E ho troppa paura di uscirne
E andare in paradiso.

Devo smetterla di stare a casa,
Devo andarmene da qua,
È solo che, da quando te ne sei andata,
Questa non è più casa.

Lo sapevo quando l’ho sentito la prima volta,
Lo sapevo quando l’ho sentito l’ultima volta,
Nulla è paragonabile a te,
È vero.

Non ho niente da fare
E nessuno da vedere,
Nessun posto dove andare
E nessuno cui essere.

Sono su un treno fantasma
In una nuvola fantasma
E non so come uscirne
Per andare in paradiso.

Sì, vorrei poter uscirne
E andare in paradiso
Ma ho troppa paura di uscirne
E andare in paradiso.

4. DANNATO (GODDAMNED)
L’ossessione è la mia droga preferita,
So che non ne ho mai abbastanza
Perché ti voglio,
E sarò dannato se mi arrenderò all’inizio.

Ti farò eccitare e farò una scenata,
Dammi ogni tua attenzione
Perché ti voglio
E sarò dannato se mi arrenderò all’inizio.

Dammi l’opportunità e ti farò saltare il coperchio,
Fammi entrare e non mi fermerò mai
Perché ti voglio
E sarò dannato se mi arrenderò all’inizio.

Allora vai, gioca a tirartela,
Serve solo a farmi divertire
E ti voglio
E sarò dannato se mi arrenderò all’inizio.

5. GRANDE GROSSO CATTIVO FIGLIO DI PUTTANA (Big Bad Mean Motherfucker)
Ho una cotta da liceo per una ragazza della California,
Ho una chitarra figa e un sacchetto di marijuana,
Farò casino come se nessuno potesse mai dirmi di smettere,
Ti farò credere in Dio, sono un grande, grosso e cattivo figlio di puttana.

Ho un cono gelato e stasera mi sento bene,
Quando ti riporterò a casa ti tratterò bene,
Farò casino come se nessuno potesse mai dirmi di smettere,
Ti farò credere in Dio, sono un grande, grosso e cattivo figlio di puttana.

Indosso i miei shorts di jeans in un’assolata giornata da San Francisco,
Mi piace ascoltare il suono dell’acqua nell’assolata baia di San Francisco,
Farò casino come se nessuno potesse mai dirmi di smettere,
Ti farò credere in Dio, sono un grande, grosso e cattivo figlio di puttana.

6. VITA D’INFERNO (Hellhole Ratrace)
Sono stanco di sentirmi così,
Sono stanco dei sogni che non si avverano mai.
Sono rimasto solo coi miei pensieri più profondi,
Sono rimasto solo con il mio dolore e le mie buone intenzioni.

Lavoro per mangiare, bevo e dormo solo per vivere,
È come se non mi venisse mai restituito quello che do.
Ho una canzone triste nel mio cuore dolce
E tutto quello che mi serve è solo un po’ di amore e attenzione.

E non voglio piangere tutta la vita,
Voglio anche ridere un po’.
Allora forza, forza, forza, forza, ridi con me.
E non voglio morire senza scuotere un po’ le cose,
Sì, voglio anche ballare un po’.
Allora forza, forza, forza, forza, balla con me.

A volte devi solo fare tutto da solo.
A volte, zucchero, ci vuole solo qualcun altro.
A volte devi solo fare tutto da solo.
A volte, baby, ci vuole solo qualcun altro.

E non voglio piangere tutta la vita,
Voglio anche ridere un po’.
Allora forza, forza, forza, forza, ridi con me.
E non voglio morire senza scuotere un po’ le cose,
Sì, voglio anche ballare un po’.
Allora forza, forza, forza, forza, balla con me.

7. MAL DI TESTA (Headache)
Andiamo, andiamocene da qua,
Troviamo un posto sotto le stelle,
Diventiamo le persone che vogliamo essere,
Viviamo come se non potessimo mai separarci.

Perché voglio solo stare con te,
E voglio solo stare con te,
Sì, voglio solo stare sempre con te.

Sempre.
Sempre.
Sempre.

Ogni volta che ti sento cantare
Ti amo, amo, amo.
Ogni volta che ti sento cantare
Ti amo, amo, amo.

8. ESTATE (Summertime)
Fuori dalla mia cassa,
Spolvero il mio nome,
Tiro fuori un bel paio di scarpe.
Estate, assorbo i raggi del sole con te.

Mi stendo sull’erba del parco,
Fumo al buio,
Fumo come tanto tempo fa.
Estate, assorbo i raggi del sole con te.
Estate, assorbo i raggi del sole con te.

Sento la brezza,
La sento sereno,
Dimentico la tristezza della grande città.
Estate, assorbo i raggi del sole con te.

Mi faccio crescere I capelli,
Vado ovunque,
Dormo fino al pomeriggio.
Estate, assorbo i raggi del sole con te.
Estate, assorbo i raggi del sole con te.

Sento la brezza,
La sento sereno,
Dimentico la tristezza della grande città.
Estate, assorbo i raggi del sole con te.

Mi stendo sull’erba del parco,
Fumo al buio,
Fumo come tanto tempo fa.
Estate, assorbo i raggi del sole con te.
Estate, assorbo i raggi del sole con te.

9. LAUREN MARIE (Lauren Marie)
Non è giusto restare fermi a pensare alle cose brutte che ti fanno prendere male.
Devi provare a sorridere, non importa quanto possa sembrare difficile.
Potrei impazzire a piangere per tutte le volte che ho inseguito i miei sogni infranti,
Ma cos’è la vita senza un sogno? E persino io so che i sogni possono sempre avverarsi.

Oh Lauren Marie,
Potrei non riuscire mai a stringerti tra le braccia ma questo non significa che non ci proverò.
Oh Lauren Marie,
Potresti non volermi mai ma questo non significa che non mi manderai in estasi.
Oh Lauren Marie,
Oh Lauren Marie,
Oh Lauren Marie,
Oh Lauren Marie.
Non so dove sto andando
Ma sono diretto da qualche parte
E non è arrivata la mia ora.
Guarda in alto, Lauren,
Le nuvole stanno facendo spazio al sole.

No, non mi metterò mai a posto,
Sarò pazzo
Ma è tutto troppo bello.
Ascoltami, ti sto cantando una canzone nuova.

10. LUCE DEL MATTINO (Morning Light)
Vediamoci alla luce del mattino.
Sappiamo che non sarà per sempre.
Consumiamola finché sembra andare bene.
Sappiamo che è ora o mai più.

Vediamoci stasera nel cielo.
Potremmo volare via insieme.
Forse, se ci provassimo bene,
Il nostro amore potrebbe andare avanti per sempre.

11. RICCIOLI (Curls)


-Strumentale-

12. CARA (Darling)
Mi sentivo così triste e solo,
Ma ho trovato un amico nella canzone che sto cantando.
Mi sentivo come se dentro di me ci fosse solo il nulla,
Ma poi ho trovato tutto nella canzone.

E sì, sì, sì,
Sta uscendo direttamente dal mio cuore.
E sì, sì, sì,
Devo lasciar perdere.

Mi sembrava di non stare andando da nessuna parte,
Poi ho trovato la strada nella canzone che sto cantando.
Era come se non potessi fare nulla se non stendermi e aspettare la morte,
Ma poi ho trovato la mia vita nella canzone.

E sì, sì, sì,
Sta uscendo direttamente dal mio cuore.
E sì, sì, sì,
Devo lasciar perdere.

martedì 6 dicembre 2011

Emphemetry - A Lullaby Hum for Tired Streets (2011)



1. After Catalunya
2. Four Million Silhouettes
3. A Lullaby Hum
4. Francis Thompson
5. Every Other Second Day
6. Five Fields
7. So Long Magic Helper
8. Houses, Empty as Holes
9. Emilelodie
10. Isaac's Dream of Tired Streets

1. DOPO LA CATALOGNA (After Catalunya)


-Strumentale-

2. QUATTRO MILIONI DI SILHOUETTES (Four Million Silhouettes)
Una luce accesa,
Ciò che si vede da fuori attraverso tapparelle abbassate
E il giallo profondo di vecchi libri e nicotina.
E cos’altro può dire una finestra?
Se non offrire contornate danze di un corpo che si spoglia
E abbassa la luce fino a farla diventare del colore
Della pelle quando viene attraversata dalla torcia.
E i segreti tenuti in uno schermo di tv sfarfallano veloci,
Come luci stroboscopiche sul patio rovinato su cui sono seduto.

3. UN BRUSIO NINNA NANNA (A Lullaby Hum)

-Strumentale-

4. FRANCIS THOMPSON (Francis Thompson)
La città era silenziosa, e ci svegliammo quando ce ne accorgemmo.
Avevamo cambiato il nostro orario d’arrivo e avevamo gettato i nostri accessori
Per ciò in cui credevamo, per ciò per cui eravamo venuti,
Quest’isola potrebbe tenerci nei palmi dei nostri antenati.
Una festa di benvenuto di luci rosse su strade morte,
E un bagliore, e un ronzio da oltre l’orizzonte.
Il più piccolo dei cambiamenti si fa epico, se avvenuto in assenza.
Quest’isola potrebbe tenerci nei palmi dei nostri antenati.

5. DUE GIORNI SI E DUE NO (Every Other Second Day)
C’è un oceano che mi sta leccando le dita dei piedi,
C’è un innalzarsi di anime
Senza sbocco sul mare
Che vagano in bui estuari.
Ogni giorno guado fiumi, e ogni giorno me li ricordo.

6. CINQUE CAMPI (Five Fields)

-Strumentale-

7. ADDIO, MAGICO AIUTANTE (So Long Magic Helper)
Per favore, togli questi cartelli morali
E dacci solo un momento per pensare:
Possiamo abusare dei nostri futuri come scegliamo, ogni giorno, i nostri passati?
Puoi darmi almeno una risposta a questo?
Ci sono molte altre opzioni,
E speriamo che quello che dici porti pace
Nelle parole di tuo padre
E nello scacciare la paura,
Ci dobbiamo l’un l’altro almeno così tanto.
Provo a fotografare momenti come questi
(Assieme a tutti gli altri ricordi)
E allora adesso prova ad ascoltare attentamente
E a trovare ogni piccolo indizio
Che qualcuno può aver lasciato per noi.

8. CASE, VUOTE COME BUCHI (Houses, Empty as Holes)
Questa stanza infestata,
La vista della luna
E i fili della luce:
Fili ridondanti tirati tra
Questi due pavimenti che sono tombe,
Dove riposiamo e cerchiamo di vivere al meglio la vita.
Questa stanza infestata,
Questo pallone in ascesa di giorni e di notti passate in catena di montaggio.
Un lampo di luce
E un po’ di onestà.
Scrivo, illeggibile, nel pieno della notte,
Dove riposiamo e cerchiamo di vivere al meglio la vita.

9. EMILELODIA (Emilelodie)

-Strumentale-

10. IL SOGNO DI STRADE STANCHE DI ISAAC (Isaac’s Dream of Tired Streets)
In queste notti di silenzio
(In cui passiamo attraverso il mondo)
In cui ti rendi conto di ogni cosa,
Di come la più piccola, minuscola luce, nascosta in un bicchiere,
Possa illuminare questa città
Mentre cammino verso casa.
Era proprio così,
Quando qualcuno accendeva una torcia
E rovinava ogni cosa.
Così tornammo a casa
Immaginandoci come sarebbe stata la vista
Da dietro il volante del traffico di mezzanotte,
Quando nulla passa
Se non un po’ di tempo
E le ombre create dalla luce dei lampioni
Mentre continuiamo a camminare verso casa.

martedì 29 novembre 2011

Crash of Rhinos - Distal (2011)



1. Big Sea
2. Stiltwalker
3. Wide Awake
4. Lifewood
5. Gold on Red
6. Closure
7. Asleep


1. GRANDE MARE (Big Sea)

Dov’era quella fortuna quando ci serviva?
In quei giorni in cui le nostre vite non volevano viversi da sole.
Un’idea geniale…
Dov’era quello sguardo quando ci serviva?
E adesso…

Ci sono due possibilità,
Mettere le cose a posto o mandare tutto a puttane.

Dov’era quella fortuna quando ci serviva?

Stavolta tutto sembra al posto giusto,
Ci accontenteremo del meglio.
Stavolta tutto sembra al posto giusto,
Ci accontenteremo del meglio.

Affronteremo il processo,
Faremo valere la nostra volontà.
Non sbagliate a fregarvene,
Sbagliate a non accorgervene.
La nostra parte finita non è la fine,
È solo l’inizio,
E solo il fatto che inizi.

Ti dipingerò come ti ricordo.

2. TRAMPOLIERE (Stiltwalker)
Costruiti nel mio passato,
Segnali dei miei futuri fallimenti.
Costruiti nel mio passato,
Segnali dei miei futuri fallimenti.

Stiamo architettando discussioni,
E sai perché.
Le domande che non hai fatto verranno scordate.
L’hai detto troppo tardi.
Stiamo architettando discussioni,
Stiamo architettando discussioni.

Riesco già a vedere i miei peggiori rimpianti
(Ho un futuro nei fallimenti)
Devono ancora venire, e mi tormenteranno
(Ho un futuro nei fallimenti).

Stammi accanto,
Sussurrami bugie.
Raccontami storie,
Ti prego, fai del tuo peggio.
Stammi accanto,
Sussurrami bugie.
Raccontami storie,
Ti prego, fai del tuo peggio.

3. SVEGLIO (Wide Awake)
Questi giorni non facciamo che sperare
Di trovare un modo per ripulirci la coscienza.
Eravamo partiti senza pensieri e preoccupazioni.

Sono sveglio, ma resto in silenzio per ore.
Va meglio con la luce spenta,
Non potrei odiarti nemmeno se ci provassi.

Sei stanco,
I tuoi occhi sono morti.
Ce ne stiamo andando perché abbiamo finito?
Le cose che abbiamo fatto,
Le cose che abbiamo creato,
Non le diremo più.
E questa è una porta che ho spalancato.

4. VITA DI LEGNO (Lifewood)
In ogni momento passato
A cercare di capire i legami,
Abbiamo passato una vita a sperare
Che tutti fossero pronti come noi
A viaggiare su queste linee
Che i nostri amici hanno scoperto disegnando.

Spegni quei fuochi,
Non fare queste richieste grossolane.
Rimangiati queste idee,
Queste parole, appunti, fogli e progetti.

E, alla fine,
Nessuno si è nemmeno accorto che è per questo che esistiamo.
Un giorno nuovo arriva e ricopre tutto ciò che lo precede,
E siamo ancora qua.

Quando la metà della tua settimana finisce come una vita
Sei un amico che non abbiamo ancora incontrato, figliolo.
Quando la metà della tua settimana finisce come una vita
Sei un amico che non abbiamo ancora incontrato, figliolo.

5. ORO SU ROSSO (Gold on Red)
Fai un passo indietro per restare concentrato,
Se non l’hai visto allora non è successo.
In questa vasta divisione
C’è un motivo per cui beviamo?
Abbiamo già finito?

E cadiamo a pezzi,
E cadiamo,
E cadiamo su noi stessi.

E se questa cicatrice non fosse un gettone?
È come tornare a casa e trovare la porta aperta.
In questa vasta divisione
Dove sto guardando?
Dove le decisioni trovano un senso nelle tue scelte.

E cadiamo a pezzi,
E cadiamo,
E cadiamo su noi stessi.

Avevi ragione
Quando dicevi che avevo gestito male le cose.
Dovrei mentire se volessi dire che te ne sei andato del tutto.
Avrei voluto esserci prima per te.
È l’unica cosa che non mi fa mai dormire.

6. CHIUSURA (Closure)
Devi farti riesumare
E perdere interesse in queste finzioni,
Distaccarti da questi pensieri,
Divorziare da queste emozioni.

Non ci sono incidenti.
Non c’è motivo per non accettare questa chiusura.

Ti sei abbassato,
Hai abbassato le tue aspettative.
Chi giudica e chi viene giudicato.
Mi hai lasciato senza via d’uscita.

Sei le mie crepe,
Il mio sussurro più rumoroso.
Sei le mie crepe,
E io resto.

È facile scrivere queste parole.
È facile scriverlo,
Forzato da e attraverso ripetizioni.

7. ADDORMENTATO (Asleep)
Quest’anno ho passato molto tempo
A parlare della fatica che è migliorare la vita
Al livello della strada
Con tutti questi spazi assenti,
Queste linee annebbiate che tracciamo.
Ci mantengono stanchi e silenziosi,
La gente mezza addormentata.

E allora prendete questi prestiti che non possiamo restituire
Per affittare queste cosiddette case.
Queste strade sono manicomi in cui mettiamo in mostra
I nostri lividi e le nostre ossa rotte.

Quest’anno ho passato molto tempo
A leggere di queste cose,
La solita vecchia storia.
Una consegna che non riusciamo a rispettare,
Una lettera mai spedita
Per zittire ogni protesta,
Gioirò il giorno in cui riusciremo a fare una promessa che riusciremo a mantenere.
Per tenere lontana la preoccupazione
Ripeti la stessa ritirata in ciò che è tuo, o mio
(Qualunque sia più vicino).

E allora guardateci slegarci
E poi fluttuare via,
Stavolta sicuramente non torneremo mai.
Penso suoni familiare,
L’abbiamo già detto?
Suona familiare?

Non facciamo altro che prendere strade diverse.

Castevet - Summer Fences (2008)



1. Between Berwyn and Bryn Mawr
2. Beating High Schoolers at Arcade Games
3. Plays One on TV
4. I Know What a Lion Is
5. Stranger, You Know
6. Space Jam: The Return
7. Evil Robots with Swords for Hands
8. When a Movie Is Made in France, It's Called Cinemas


1. TRA BERWYN E BRYN MAWR (Between Berwyn and Bryn Mawr)
Piedi nudi trascinati su pavimenti di cucina alle 3 del mattino.
Sei rimasto in piedi tutta notte a giocare al detective con un occhio di vetro,
Il mattino ha portato sollievo in capelli trasandati e vecchie t-shirt.

Resti in vecchi appartamenti dai muri infestati.
Campane e aeroplani provano a spingerti giù dal letto, e invece dormirai.
E invece dormirai.

2. BATTERE LICEALI IN SALA GIOCHI (Beating High Schoolers at Arcade Games)
Mi sveglio giorno dopo giorno,
Affaticato, è tutto uguale.
Stavolta ci proverò?
O i miei tentativi non sono all’altezza?

3. NE SUONA UNA IN TV (Plays One on TV)
Sono di nuovo le cinque, l’aria è sottile.
Non entra luce dalla mia finestra.
Un giro in macchina per lasciar perdere il mio tempo
E pensare di andarsene da queste quattro mura.

Strade lunghe, ore piccole,
Ancora un mese.
Strade lunghe, ore piccole,
Ancora un mese.

Andiamocene da qua.
I lunghi giorni d’agosto se ne sono andati
Assieme alle notti passate a guardare il cielo.
Non ci stendiamo più nell’erba verde d’estate,
Ma è questa la scelta che ho fatto.

Ricorda questi momenti che abbiamo passato coi nostri migliori amici.
(Stavolta dobbiamo andarcene.)

4. SO CHE COS’È UN LEONE (I Know What a Lion Is)

Sono stato sbattuto fuori dal faro
Per aver affondato tutte le tue navi.
Questi recinti d’estate si stanno facendo più alti,
Scavalchiamoli finché possiamo.

Quando starò meglio tornerò a stare a casa
E stenderò un tappeto per tutti i tuoi problemi.
I miei occhi non lasciano il pavimento
Ma continuo ad inciampare nelle crepe del marciapiede.

5. ESTRANEO, SAI (Stranger, You Know)
Le stelle sono uscite per espellerti, una lunga passeggiata e una breve conversazione.
Un’ultima opportunità per ammettere che ciò che avevamo valeva davvero qualcosa.
E, con uno sguardo, questa è l’ultima volta che potrai capire quanto ci ho tenuto.

Dimmi addio.
Non l’avresti mai fatto, non l’hai mai fatto.
Non ci sono mai riuscito, non l’ho mai detto.

Mi stai ascoltando? Prima di adesso non l’hai mai fatto.
Dovrei dimenticarti? Prima di adesso non ci sono mai riuscito.

6. SPACE JAM: IL RITORNO (Space Jam: The Return)
Dateci questa città, i giorni sono lunghi ma le notti ci appartengono.

7. ROBOT CATTIVI CON SPADE AL POSTO DELLE MANI (Evil Robots with Swords for Hands)

-Strumentale-

8. QUANDO UN FILM VIENE GIRATO IN FRANCIA, SI CHIAMA CINÉMA (When a Movie is Made in France, it’s Called Cinemas)
Per ora va bene così, dimentica l’anno appena passato.
C’è una lista dei miei errori appesa alla mia nuca.

Ecco un’altra opportunità per rifarli tutti.
La neve cade, io ci metterò una pietra sopra.
Parleremo di come cambieremo ma non lo faremo mai veramente.

giovedì 24 novembre 2011

La Dispute - Wildlife (2011)



1. A Departure
2. Harder Harmonies
3. St. Paul Missionary Baptist Church Blues
4. Edit Your Hometown
5. A Letter
6. Safer in the Forest - Love Song for Poor Michigan
7. The Most Beautiful Bitter Fruit
8. A Poem
9. King Park
10. Edward Benz, 27 Times
11. I See Everything
12. A Broken Jar
13. All Our Bruised Bodies and the Whole Heart Shrinks
14. You and I in Unison

1. UN PUNTO DI PARTENZA (A Departure)

Mentre scrivevo è calata la notte e ho finito la carta, e allora ho cancellato il nome in cima alla pagina. Non sono nemmeno sicuro del perché stia scrivendo tutto questo. Ma sembra la cosa giusta da fare. Sembra quasi che io debba farlo – è come un esorcismo.

Probabilmente sembro pazzo, ma va bene così. È da un po’ che penso potrei esserlo, non che senta voci o nulla di simile. È solo quella sensazione quotidiana in cui ti dimentichi di cose che dovresti ricordare e pensi troppo alla morte.

Forse sapete di cosa sto parlando. O forse l’avreste saputo? O l’avreste potuto sapere? O lo sapevate? Non so che tempo usare.

So che non mi sono mai sentito così. Non pensavo mai alla morte, né sentivo voci. Era come se tutto fosse perfettamente in ordine, come se stessi vivendo una vita normale, ma poi ci fu un punto di partenza.
E so che lo capite (o l’avreste capito?). Le cose sono cambiate da quel momento, e adesso più che altro ho paura.
Ma è in ogni storia, o qualsiasi cosa siano. Lo potete vedere. Chiunque potrebbe, se solo cercasse. Ho scritto delle note a margine per spiegarlo. Il resto è tra le righe o in piccolo, in fondo. Innanzitutto la sensazione di abbandono, poi il tentativo di resistere. Poi la morte, la speranza e la pazzia stessa, in attesa di me. È tutto nelle prossime pagine. È tutto lì, e vi sta aspettando.
O mi sta aspettando. Non lo so.
L’intera storia.

2. ARMONIE PIÙ DIFFICILI (Harder Harmonies)
Come un’ombra che copre un’altra ombra, un fantasma in una filmina,
Debole barlume del passato intrappolato nelle vecchie diapositive di una madre.
È seduto immobile nell’appartamento a far passare foto
Del bambino che era una volta e del senso di speranza che contenevano.
“È un peccato,”

E ho paura di quel destino ora che il ronzio della strada non mi fa dormire,

Dice, “Lascio che la vita si complichi. Mi stanco, mi rodo e tardo a pagare l’affitto.
E adesso nulla ha senso tranne lo sgabello e quel piano. Mi sento quasi a posto
Quando premo quegli accordi.”
E suona,

Il suono cresce e si spezza, ma cosa ci vorrà per far suonare così la mia vita?

E porta con sé una febbre, un sogno di sudore ed estasi. Un bacio su ogni colpo di martelletto che segue
Lo schiacciarsi di un tasto e porta ordine, poi caos, poi calma, per poi dipingere ogni cambiamento
Sotto forma di disegni sulle pareti. E preme sul tuo collo, si aggrappa ai tuoi fianchi, ti canta dolcemente di fuochi d’artificio, di dio e arte e sesso ed è strano –
Che sembri tutto così giusto quando nient’altro lo sembra.

Ma mentre suona c’è un ronzio
Là fuori che entra dalla finestra.
E persino lui deve ammettere che contiene una certa melodia,
Ma allora perché non riesce ad entrare in armonia?
È come se la città avesse una sua canzone ma lui non riesca a suonare a tempo.
Vede le note volargli di fronte ma sbaglia sempre a suonarle.
E in bagno tutto diventa annebbiato, diventa caldo e distorto,
Come la luce che faceva luccicare l’arancione della scatola di pillole che si versò nel palmo della mano.
Cade sul pavimento, e sorride al tonfo,
“Sembra quasi il suono di uno strumento.”

Come una voce nel coro, quel brusio e quel colpo di tamburo che è la vita come forma d’arte
E fuoco nelle strade che continua a farci muovere nel silenzio a colpi di sfollagente fantasma,
Che continua a tamburellare le dita a tempo coi nostri piedi.

E tutti quelli che sembrano unirsi meglio al coro non si accorgono mai che c’è una canzone,
E quelli che sembrano sentirla finiscono torturati dagli accordi quando non riescono a trovare
Un modo per cantare a tono.

E quando canti le note sbagliate tutto inizia a crollare.
Inizia a stridere e ad entrare in feedback, inizia a interrompersi e rompersi,
A suonare note non proprio stonate ma che non sembrano mai corrispondere.

E non sembra che le mie corrispondano mai.

C’è una melodia in ogni cosa,
Sto provando a trovare un’armonia
Ma è come se nulla funzionasse,
Come se nulla fosse al posto giusto.

C’è una melodia in ogni cosa,
Sto provando a trovare un’armonia
Ma è come se nulla funzionasse,
Come se nulla fosse al posto giusto.

C’è una melodia in ogni cosa,
Sto provando a trovare un’armonia
Ma è come se nulla funzionasse,
Nulla è al posto giusto.

3. BLUES DELLA ST. PAUL BAPTIST MISSIONARY CHURCH (St. Paul Baptist Missionary Church)
Qua, vetrate e il coro che canta quel forte e interminabile ritornello.
Così dolci, le voci fluttuano come foglie fino in strada.
Sulla Eastern, una celebrazione portata avanti per Dio, speranza e asilo.
Per farsi forza l’un l’altro, per la vita; dare un rifugio nella tempesta. E restare al caldo.
La congregazione si raccoglie nel parcheggio, celebra ogni servizio.
Continuano a cantare il vecchio inno,
E vedo questa scena a colori ogni giorno guidando verso Eastown,
Quella vecchia chiesa abbandonata ed io ce ne siamo andati nello stesso triste modo?

Me ne sono andato nello stesso triste modo?

Fiorì negli anni sessanta, i settanta furono anni di frequenti cambiamenti,
Gli ottanta fluttuarono di anno in anno incerti su quando i soldi sarebbero finiti.
E quando i tassi di crimini violenti e di disoccupazione aumentarono nei novanta
In quel parcheggio iniziarono a mancare e divennero incostanti sia santi che peccatori,
Finché le voci, mai ferme, svanirono lentamente nel buio,
Finché le erbacce non tempestarono il cemento da crepe inaspettate.
Doveva saperlo, doveva sentirsi che quella gloria non sarebbe mai tornata,
Quando la passione se ne andò, l’ultima che mi restava, era come se anch’io lo sentissi,
Doveva saperlo come io lo sapevo.
E ancora oggi non riesco a trovarla.
E potrei non riuscirci mai.

Adesso è sfitta da dieci anni,
Vuota per dieci anni, forse più.
Una volta custodiva la fede di centinaia di persone,
Presto custodirà un altro negozio di cellulari.
Per anni si sono radunati qua,
Nell’edificio solido e sincero,
Per cantare le loro lodi ad un dio che gli dava la speranza
Di andare avanti, di tenere duro.
E ci ho pensato,
A volte rallento quando ci passo di fronte,
Mi chiedo come una casa di pietra, una dimora così santa
Possa diventare così vuota con il tempo.
Ciò che dava un senso alla ricerca di quelle persone
Di un senso nel lento arrivo della morte
Adesso è rimasta a diroccarsi lentamente,
Adesso è rimasta ad appassire con le erbacce.
Adesso è abbandonata al ghiaccio e ai vandali,
Le candele dell’avvento sono scomparse da tanto tempo,
Le vecchie fondazioni si sono fatte instabili,
Il cemento è affogato dalle erbacce, ma
Quella vetrata resta intatta tra quella muratura rovinata,
Un simbolo della bellezza che fu perfetta solo nel momento in cui nascemmo.
E giuro di averci visto un uomo l’altro giorno
Che strappava erbacce dal cemento, spazzava e richiudeva le crepe,
L’ho visto alzare uno straccio per lavare via gli anni di sporcizia da quelle finestre.
Mi sono chiesto se ci sia qualcuno così che si possa occupare di noi due,
E qualcuno, chiunque, che abbia ceduto e perso la speranza.

4. CAMBIA LA TUA CITTÀ (Edit Your Hometown)
Un grido di protesta,
Per i sogni abbandonati e il senso di meraviglia
Nei confronti delle strade che l’hanno visto crescere.
Dì “addio” alla speranza che hai sempre avuto di avere una casa.
Dì “addio”, “vattene” e “fai del tuo meglio.”
Agli amici che se ne sono andati quando ancora potevano,
A quelli che hanno scelto di rimanere a deperire non classificati,
Soli, a continuare a pregare
Di riuscire ad uscire,
Invecchiare,
Farsi forza e
Lasciare questa città, tutti i suoi luoghi così familiari,
Tutti questi ricordi si fanno ogni giorno più grigi,
Si fanno sempre più distanti e arriveremo a sentirci una volta l’anno, forse meno,
O forse farà solo sogni ad occhi aperti lavorando fino a tardi,
Penserà solo a quegli amici e a quando scelsero di andarsene.
“Siamo ancora amici, amici miei?”

Posso andarmene?

Torna indietro e troverai un giovane,
Illuminato di speranze, obiettivi e sogni,
Splendente di amicizia ad ogni incrocio di notte.
“Ora fa una scelta”, disse la città.
Avevamo appena vent’anni, ma
Quando le giurai la mia fedeltà
Tutti i miei amici scelsero di andarsene.
E adesso ci sono lettere, forse telefonate,
Che arrivano sempre più di rado anno dopo anno
Ornate di mogli e figli,
Destinate allo stupido che scelse di restare.
E mi fa male sapere che adesso sono solo,
Ed è ancora peggio sapere che sono io ad averlo scelto.
Non fate il mio stesso sbaglio,
Non fate lo stesso sbaglio.

E ora tutti i miei amici se ne sono andati. O forse sono io che non ci sono mai stato. Tutti ci lasciamo un giorno, e cadiamo come foglie nel vento. E non è un’avvenura? (Non ti ha portata via da me?) Ma è il mio affrontare la mia paura che mi tiene qua. Sai, una volta che se ne va non puoi ritrovarla (Ti rimpiango? Posso dimenticarti?) Penso ancora che potrei venire abbandonato qua. Potrei arrivare a 63 anni a pulire i canali di scolo delle strade o a strappare erbacce dal cemento. Staremo a vedere. O meglio, starò. Solo io.

Solo io.

“Non fate il mio stesso sbaglio. Dite ‘addio’, ‘vattene’, ‘fai del tuo meglio’ e fatela finita, e sentitevi liberi.”

5. UNA LETTERA (A Letter)
Tutti vogliono che ci sia un motivo per tutto.
È più facile avere qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa.

Ho sempre lottato con la radice del problema.
È stato il mio essere assente o il mio costante evitare di difendermi?

Non ho mai passato troppo tempo a cercare un rimedio. A un certo punto ho capito che faceva male per un motivo. Ed è per questo che mi sono sempre messo a scriverlo. Non solo nelle storie, ma anche nelle lettere nel mezzo. Ecco perché infesta ogni pagina – per auto esaminarsi.

Penso che la questione stia nel fatto che mi distacco da tutto. Dagli amici, dalla famiglia e dalle mie stesse ambizioni. Dal divertirmi. Mi distacco da tutto e basta. È sconfiggersi con le proprie mani? Sì, probabilmente. Ma non so che un tempo potevo controllare il tutto. E non sono nemmeno sicuro che importi il perché. A volte le cose succedono e non puoi fare nulla. Inoltre, sono l’unico che le affronta. Quindi se tutti potessero farmi un favore e abbassare le loro dita farei – e tenere le bocche –

Scusate. So che sembro arrabbiato. Non lo sono, lo… lo prometto. So solo che è tutta colpa mia. E affronterò il problema. E non mi servono opinioni di persone esterne. Non mi serve il loro indicare i miei problemi, sono miei. Non mi servono promemoria che ricordo meglio di chiunque altro.

E sì, lo so, dovrei trovare un altro modo. So che dovrei uscire a cercare un sostituto. Ma per me non ha mai avuto senso dimenticare le cose.

E allora non ho fatto nulla.

Mi sento imbarazzato? Penso che sappiate la risposta. Probabilmente vi sentite un po’ imbarazzati per me, no?

So che avrei dovuto dimenticarla secoli fa, sono stato di nuovo felice, ma per me non è mai stato così facile. O forse sono stato io a renderlo così difficile.

So che ho provato solo una manciata di volte a strappare via questa cosa che mi tortura. Non mi ha mai portato da nessuna parte e da nessuno. Nessuna amicizia, nessun hobby, nessun letto di nessuna ragazza ha mai funzionato. Ma se mi guardo indietro mi accorgo che forse non ci ho mai provato abbastanza, ed è colpa mia.

Forse non ci ho mai provato.

6. PIÙ AL SICURO NELLA FORESTA – CANZONE D’AMORE PER IL POVERO MICHIGAN (Safer in the Forest – Love Song for Poor Michigan)
Ho guardato il disgelo arrivare lentamente,
Ho aspettato in mezzo al freddo e nebbioso azzurro.
Ho guidato, da solo, fino al limite della città.
Ti ho pensata troppo.

L’ultima nevicata ha lasciato schegge, e certi inverni non finiscono mai, né svaniscono né indeboliscono.
E la luce del sole è come una coppia, e certe estati non fanno che fingere; scaldano l’aria e basta.
È che sono stanco della sensazione che aleggia qua. È troppo vicina alla morte, troppo disoccupata tutto l’anno.
Non è il tempo in città o il lamento dell’autostrada.
Non sono le strade né gli edifici, né di legno né di pietra.
Ogni motivo che avrei per lasciarmi dietro questo posto, perché dovrei essere solo,
Sono fatte di carne e ossa.

Ho pensato ad un esilio.
Ho pensato di prendere l’autostrada e andare verso nord.
Ho pensato di attraversare il ponte e non tornare indietro.
L’unico caldo lo sento quando sono solo.

Prese le sue cose, imboccò la 75 verso nord, verso una nuova vita e
Disse addio al mondo nello specchietto retrovisore. Con il senno di poi vide tutto più chiaro,
La forma dello skyline tracciata da una fiamma nelle finestre infiammate,
Le persone inquiete e i lampioni splendenti
Come molte boe nel mare, o come una lanterna accesa
Per indicare la via a chi è ancora perso nel cuore della notte.
Come un fulmine che colpisce l’oscurità solo una volta, senza tuono, senza dolore.

Hai mai guardato un disgelo arrivare lentamente?
Hai mai aspettato nel freddo e nebbioso azzurro?
C’è un aeroporto là, dove finisce la città.
Ti ho pensata troppo.

Si stabilì in quella foresta immobile, come un altro fantasma o un’altra ombra gettata per scelta.
Un ritornello silenzioso soffia tra le foglie e gli alberi, e porta finalmente pace,
Da un luogo in cui la canzone continuava a cambiare proprio quando stava iniziando a capirla.
Quando stava iniziando a convincersi che ci sarebbe stato un giorno in cui avrebbe trovato un modo per tenere lontana la ruggine,
Ci sarebbe stato un giorno in cui avrebbe trovato un ronzio che l’avrebbe aiutato a soffocare il passato.
Come un tuono sott’acqua, lo sente spegnersi e non prova alcun dolore.

A una città noiosa e disperata,
Sono settimane che non ti vedo. La paura ha iniziato a svanire come la luce del sole che affonda nel lago? Stanno costruendo o stanno spaccando finestre e mettendo assi sulle porte? L’ipoteca ha raggiunto tutta la città? E cos’è successo a quei sogni di gioventù affondati nel debole fiume? Si sono aggrovigliati nelle erbacce, o stanno barcollando ubriachi su Wealthy Street? O stanno progettando di andarsene? Devo andarmene. Non posso sposare questo posto. Non seppellirò il passato. Mi serve solo un cambio di scenario. Terrò queste vecchie strade nel mio cuore assieme a lei. E loderò ancora ed ancora il loro coraggio. Che le lingue confessino che la piaga della disoccupazione non è che una malattia temporanea. Lasciateci sventolare la loro bandiera da là a qua, ancora ed ancora, e lasciateci sperare in qualcosa di meglio anche se potremmo non ottenerlo mai.

Un giorno ci rialzeremo dalle ceneri. Fino ad allora, trascinatemi via.
Devo andarmene, ma giuro che ti porterò con me fino alla fine.

E allora Tuebor, casa mia!

Il tuo amico disperato,

7. IL PIÙ BEL FRUTTO AMARO (The Most Beautiful Bitter Fruit)
Dopo il tramonto, prima di dormire, do il peggio di me. Sono un groviglio di
Vecchie questioni, del sussurro seducente del mormorio di mezzi sogni e
Di scene teatrali.

Non sono che immagini di paura, queste visioni, intrappolate da qualche parte tra delusione e profezia.
Ciò che non ho fatto, ciò che volevo fare, e ciò che temo tu abbia fatto
Diventa realtà.

Luci accecanti nel fiore della notte seguono il ritmo.
Una classica scena di festa, affollata e interessante.
Non c’è amore, né vita, né storia.
Solo tocco, solo alchimia, solo
Un sottofondo ruggente, semplice e sensoriale.
Corpi giovani, pelle calda, una perfetta simmetria ed
È un momento, innocuo. È energia.
È come una medicina,
È trovare consapevolezza.
Perché tutti i segreti che mantengo sono tali?

Quella fuggente sensazione di calore è solo temporanea,
Solo un flash prima che si faccia incerta la linea
Tra il desiderare più di quello che adesso vuole il corpo
E quello che il corpo vuole più di ogni altra cosa?
È stata l’integrità che ha fatto sì che non allungassi le mani o
Solo il pensiero di portarmi troppo più avanti di te?
Mi sono stancato troppo delle conseguenze?
O ho solo avuto paura?

So solo che non ho mai voluto essere lasciato indietro.

Senza pause, senza ripensarci,
Ondeggio, inciampo e barcollo.
Sono solo movimenti verso una sensazione. Non importa,
Nessuno esita a portare con sé un certo tipo di energia,
Suda e blocca ogni cosa per
Trovare ogni apertura e soddisfare le parti animali.
Soffia sulle fiamme, assaggia il frutto, assaggia il frutto amaro.
Sto solo provando ad imparare come funzionano tutti i fili del corpo.
Sto solo provando a sentirlo, è come una medicina.
La cura è intrappolata in qualsiasi letto finiscano.

Voglio sentirlo su di me. Voglio sapere come funziona.
Voglio sapere se ne è valsa la pena di preoccuparmi
Dei fantasmi che, temevo, avrebbero tormentato il ricordo,
Dei danni che, sono sicuro, la paura mi ha fatto.
Voglio sapere che cosa in me fa sì che non riesca a farmi avanti
Quelle notti in cui l’istinto prende possesso di me ed inizia a spingere.
Forse è solo perché non ti ho mai dimenticata.

O è perché ho ancora paura?

Vedo gli scalini della chiesa, una visione. C’è finzione anche in essa?
È vero, qua l’ho resa un racconto, ma nonostante tutto non si è ancora capito chi sta tormentando chi.
E il tempo può essere davvero divertente nel suo continuo muoversi verso il futuro,
Glorificare il passato e amplificare il dolore nelle cornici e nel vetro.
E allora il nostro tocco è stato sacro la metà di quanto l’abbia fatto sembrare,
O è stata solo tutta fabbricazione di un mezzo sogno?
Solo quegli elementi, l’amore adolescente.
Solo noi che provavamo ad aggrapparci a un significato, a uno scopo,
Ad un senso nel fatto che
Qualcosa di spirituale si libera quando la sensazione ti colpisce.

E quando la sensazione colpisce.

E in quel momento scintille e arpe suonano
Una melodia ascendente tra nebbia e fantasia,
E in quel momento c’è un’onestà istintiva e pura, ma
Scompare come è venuta, rapida e portatrice
Solo di effimera estasi di naturale armonia.
Hanno paura delle note che vengono suonate e provano a cantarle.
Non vergognatevi, abbandonatevi al sentimento.
Non vergognatevi, continuate a provare emozioni.
Ma trovatelo: un corpo che abbia senso.

Io l’ho sentito.

8. UNA POESIA (A Poem)
È la terza volta che ti scrivo una lettera, e il tono si sta facendo più buio. Sto peggiorando sempre più.

C’era un motivo per cui scrivevo, ma provare ad esorcizzare i miei demoni non ha funzionato. Per provare a liberare me dalla preoccupazione e te dalla meraviglia per il futuro ed il dolore. Ho scritto una poesia:

Mi rendo conto sempre più di come dipinga le cose di grigio,
Sono sempre più preoccupato dal dolore,
Sono sempre più attratto da ogni nuvola lassù ne cielo,
Ho sempre più paura che stia per piovere.

Sai, è da qualche tempo che non sopporto il mio esagerare il dolore. Il mio puntare sempre il dito contro chiunque tranne chi ha davvero una colpa, e come mi strappo le croste come se non potessero mai aprirsi, ma lo fanno, e lo faranno, e perderò sangue come una perdita nel seminterrato, un ubriaco nel coro della notte, biascicherò tutte quelle parole per rendere inutile quel dolce, vecchio ritornello, infliggendomi dolore, ed è qua che sta il vero motivo per cui dovrei vergognarmi: quando li ho sentiti cercare tra le macerie e trovare arti, stavano cantando inni. Ma adesso che cosa ne sarà di ciò che canto?

Le preoccupazioni, la meraviglia, la brevità dei giorni,
Un rimpiazzo per gli obiettivi,
Le cose spazzate via dalle
Preoccupazioni, dalla meraviglia, dalla mia scarsa concentrazione,
Un rimpiazzo per i sentimenti,
L’occasionale scopata.
E il peggio della fauna indossa vestiti e riesce a pregare,
A preoccuparsi, a meravigliarsi, per tre pasti al giorno.
Solo la morte non trova ostacoli, non rallenta il suo passo
E si porta via quel meschino, vecchio senso di preoccupazione e meraviglia.

9. KING PARK (King Park)
Un'altra sparatoria a sud-est. Stavolta un agguato in macchina, in pieno giorno,
Di fronte alla fermata del bus tra la Fuller e la Franklin. O lì vicino.
Non lontano dal parco. Più o meno a un isolato di distanza dalla sparatoria del mese scorso.
O era la scorsa settimana?

Sono stati sparati del colpi da un SUV diretto a nord, verso Eastown,
L’obiettivo era un rivale ma stavolta il bersaglio è stato mancato.
Hanno colpito un ragazzo che, pensiamo, non aveva nulla a che fare con loro.

E viaggio indietro nello spazio e nel tempo, e mi disintegro, mi faccio invisibile.
Voglio essere lì e capire com’è successo, come non ho potuto fare.
Voglio essere lì e toccare con mano.
Voglio sapere cosa significava esserci.

E allora fluttuo dietro le barriere della polizia, ricostruisco la scena con frammenti di ricordi.
Voglio sapere com’era sua madre da vicino, voglio vederla piegarsi sul suo corpo.
E allora fluttuo lì, trascendo il tempo. Voglio fotografarlo con cura.
Voglio sapere di che colore era il sangue versato sul cemento.
Voglio appuntarmi tutto per poterlo ricordare sempre.
Se avessi potuto vederlo da vicino, come avresti potuto dimenticarti di quant’è insensata la morte, quant’è preziosa la vita?
Voglio essere lì, nel momento in cui il proiettile l’ha colpito.

E la gente si riversò in strada mentre gli spari svanivano nel suono delle sirene, uscì dalle loro case
Nei giardini, fino al luogo dove le barriere della polizia avevano circoscritto la scena del crimine.
Tutti provavano a sbirciare per capire cos’era successo,
Che cosa stava succedendo tra l’ambulanza e tutte le macchine della polizia.
Tutti facevano congetture, “Al figlio di chi hanno sparato? Dove è stato colpito? E chi avrebbe potuto sparare?”
Tutti si chiedevano, “Com’è possibile che sia successo di nuovo? È morto? Questi bambini. I nostril figli.”
Tutti si chiedevano quant’erano lontani dalla casa delle vittime.

E vado a fargli visita, nelle loro case. Nel mio sogno vado a fargli visita.
Il mio spirito si libra in alto sopra King Park, lascia la scena del crimine, viaggia ancora più indietro
Fino a molto prima della sparatoria, entra dalle loro finestre, nei loro salotti.
Stavolta li vedo più giovani, giocare ai videogames e fare i compiti.
Tutti questi marchi di gioventù si sarebbero presto fatti fredda pietra, risse e stupide rivalità.
Rovine avvolte d’oro. E con crudeltà ricordo perché sono venuto qua: per trovare un motivo.
Ma non può esserci un motivo, non per la morte, non così. Non così.

Tre giorni dopo organizzarono il funerale. La famiglia.
Tre giorno dopo una madre dovette seppellire il proprio figlio.

Non lontano, il colpevole si nascose in un hotel vicino all’autostrada con un amico e l’arma del delitto.
Quella stessa pistola. Scappò immediatamente ma venne identificato dai testimoni, la sua immagine venne trasmessa in TV.
Aveva solo 20 anni, lo chiamavano “Nonno”. Era più vecchio degli altri di un anno,
Forse due.

E per un po’ fu al sicuro, finché qualcuno lo vide e avvertì le autorità,
Che circondarono l’hotel ed arrestarono prima un complice che cercava di scappare,
Poi lo inseguirono su per la scala fino al piano dov’era la sua stanza. Chiuse la porta sbattendola forte
Dietro di sé, e si chiuse a chiave nella stanza.

Avrebbero potuto sfondare la porta ma sapevano che aveva ancora la pistola con sé,
L’aveva già usata e quindi avevano paura di ciò che avrebbe potuto fare.
Fluttuai fino alla finestra di una stanza ad ovest dell’hotel.
Mi librai fino al corridoio e provai ad ascoltare.
Li sentii provare a ragionarci, a convincerlo ad aprire la porta.
Suo zio lo supplicava, lo implorava, era quasi steso per terra.
Predicava speranza e pietà,
Diceva, “Abbiamo tutti un’opportunità di rimediare a ciò che abbiamo portato via, a fare pace con il mondo.”
Pensai di passare sotto la porta, sarei potuto entrare nella stanza,
Sentii su di me il peso dell’assassinio e la Terra tremò fino al nucleo.
Era come se il mondo stesse crollando su sé stesso. Poi lo sentimmo parlare,
“Se mi suicido potrò andare lo stesso in paradiso?
Se mi suicido potrò andare lo stesso in paradiso?
Potrò mai venire perdonato per aver ucciso quel ragazzo?
È stato un incidente, lo giuro, non era destinato a lui!
E se mi puntassi addosso la pistola, se pareggiassi le cose, potrei ancora andarci o finirei all’inferno?
Se mi suicido potrò andare lo stesso in paradiso?”
Mi lasciai dietro l’hotel, non volevo sapere come sarebbe finita.

10. EDWARD BENZ, 27 VOLTE (Edward Benz, 27 Times)
Sentii la voce del vecchio spezzarsi, balbettare un attimo e poi fermarsi.
Sentii una frase cominciata con confidenza bloccarsi dall’improvvisa assenza di una parola.
Inciampò e farfugliò provando a ritrovarla, una cosa una volta così semplice adesso scomparsa.
Quando finalmente si arrese, mi disse “Ah, invecchiare è un inferno.”

Quando sei entrato nel negozio, sapevi che mi avresti mostrato le tue cicatrici?

Ero triste, lui portava una porta, il suo vetro rotto avvolto di plastica,
Mi chiese se potevo aggiustarla, poi passare da lui e aiutarlo a rimetterla nei cardini.
“Sai, sono troppo vecchio per sollevarla, e non è per casa mia, è per quella di mio figlio.”

Quando hai aperto la porta, che cosa pensavi avresti trovato?

Nessuno batte ciglio.

Più tardi andai da lui ed entrai in retro sul vialetto. Scesi e lo trovai lì ad aspettarmi, pronto a condurmi per il giardino fino al retro della casa, dove c’era l’infisso vuoto, e mi aiutò a tenere la porta ferma mentre io martellavo sui chiodi. Poi, sul portico, in qualche modo iniziammo a parlare, mi raccontò della casa e che suo figlio era schizofrenico, allora l’avevano comprata per lui, le medicine funzionavano e pensavano che una dimora l’avrebbe aiutato ad inserirsi tra la gente, a vivere una vita normale.

Ma le pillole lo facevano dormire troppo. Quindi non riusciva a mantenere un lavoro, e un giorno smise di provarne di nuovi. E quel giorno lei ti aveva chiamato, lui l’aveva chiusa fuori di casa.

Quanto velocemente arrivasti? E a che cosa pensavi mentre ti svegliavi?
Quali paure ti passarono negli occhi, ti derisero mentre camminavi verso la porta chiusa?

Me lo ricordo, Ed. Quella storia che mi hai raccontato è tornata stasera, qua, mentre stavo scrivendo.
E dovresti sapere che quella sensazione non mi ha mai abbandonato – il peso del mio cuore – da quella volta che mi mostrasti le cicatrici sulle tue braccia, da quando ti guardai negli occhi e sentii ciò che dicesti, come probabilmente saresti morto se non per prenderti cura di tua figlia e tua moglie. Come ti accoltellò, ancora tuo figlio,

Il modo in cui mi guardavi, come se fossi una sorta di vecchio proiettore che mostrava la scena mentre me la descrivevi, reale come nel minuto in cui accadde, quel ricordo che si muoveva dietro di me. Quel momento in cui cambiasti per davvero.

E guidò fino alla casa, parcheggiò sul vialetto. Scese e vide sua moglie ad aspettarlo, frenetica.
Era passata per controllare come stava, aveva trovato la scatola di pillole vuota, era andata in farmacia a prendere la sua prescrizione e, al suo ritorno, aveva trovato la porta chiusa, e non riusciva ad entrare.
Aveva bussato e bussato, ma lui non rispondeva.

Inseristi la chiave nella serratura e la girasti. Sentisti la sicura scivolare. La porta si aprì lentamente.
Andò in salotto, suo figlio brandiva un coltello, in piedi nell’ombra, si scagliò contro di lui e lo sbatté a terra.
Lo pugnalò, ancora ed ancora, ruppe quel vetro. Scappò su per le scale.
Arrivò l’ambulanza, gli mise punti e lo riempì di sangue mentre la polizia si prendeva suo figlio, i suoi fili erano così attorcigliati che suo padre era diventato un estraneo.

E resto seduto nel mio appartamento.
Non sto avendo risposte.
Non trovo pace né liberazione dalla rabbia.
Tengo tutto lontano.
Mi tengo distante.
Dagli hotel, da Gesù e dal sangue sul tappeto.
Non digerisco nulla.
Non sto cercando nessuno.
Me ne sto andando da questa città e non so dove andrò.
Porto con me la tua immagine.
La bara di tuo nonno.
Ed, se riesci a sentirmi, ti penso spesso.
È tutto quello che ho da offrire.
È tutto ciò che so dare.

11. VEDO OGNI COSA (I See Everything)
Come ogni giorno del mio primo anno di liceo arrivo in classe in ritardo,
Ma oggi sedendomi vedo qualcosa nelle facce di tutti, c’è un’aria da funerale, è come una veglia.
La mia insegnante parla, abbastanza scura, ma nonostante tutto confidente e calma.
Il suo discorso è parte elogio, parte poesia, parte celebrazione.
Il suo calore e il suo sorriso, ci distribuisce fotocopie di pagine di diario
Scritte tanto tempo fa. Inizia a leggere, e improvvisamente è il 1980.

5 Marzo – Il cancro è furioso ma nostro figlio resiste, abbiamo la fede per andare avanti in qualsiasi modo andrà a finire. Le cure sono violente, ma lui continua a sorridere. È fantastico trovare gioia nelle piccole cose.

12 Aprile – L’appetito di Andrew è migliorato e ringraziamo Dio ogni giorno. Ma a volte è difficile vederlo rinchiuso in quella struttura da spaventapasseri.

9 Luglio – Vedo sofferenza quando lo guardo negli occhi. Ha sopportato così tanto. Abbiamo tutti sopportato così tante cose, ma che incredibile determinazione ha nostro figlio, solo 7 anni, faccia a faccia con la morte. Dice che è facile trovare persone che abbiano sofferto più di lui. “Come Gesù, lui ha sofferto più di tutti”, mi ha detto ieri notte, “quando Dio lo abbandonò.”

20 Settembre – È da qualche tempo che giochiamo in giardino e il morale è alto, non come la sua percentuale di globuli rossi.

14 Ottobre – Si sente sempre stanco.

30 Novembre – Siamo di nuovo in ospedale. È come essere a casa.

8 Dicembre – Sta peggiorando.

19 Gennaio – Oggi abbiamo seppellito nostro figlio, il più piccolo, e anche se la sua morte è stata orribile non dobbiamo lasciare che ci allontani da Dio. Una grande grazia l’ha salvato. Gli ha dato un corpo nuovo. E l’ha liberato dalla tortura, l’ha finalmente liberato dal cancro. Un momento prima di andarsene è riuscito a strapparsi per un secondo dalla morte, ha aperto gli occhi all’improvviso e ha detto,
“VEDO OGNI COSA. VEDO OGNI COSA.”

E non lo scorderò mai, la pace e la calma che avete dimostrato in un dolore che posso soltanto immaginare. Perdere un figlio per la tortura del cancro. Aiuto. Perché posso solo immaginare come abbiate potuto tornare alla normalità, continuare ad avere fede e a vedere lo splendore della vita nel sorriso di un bambino che avete dovuto seppellire. E non dimenticherò mai né lui né la vostra immutabile fede. No, non vi dimenticherò mai. Adesso che sono passati sei o sette anni, io sono privo di qualsiasi fede. Non trovo pace e sono stanco di aspettare. Anche se non ho provato nemmeno un minimo del vostro dolore, non riesco a vedere nulla. Anche se non ho provato nemmeno un minimo del suo dolore, i miei occhi sono chiusi.

12. UN BARATTOLO ROTTO (A Broken Jar)
Eccoci qua,
Un’ultima lettera. Un ultimo tentativo di trovare un senso. A chi ho scritto finora? Non ne sono più sicuro. Che cosa sto provando ad ottenere? È un mistero, credo. Segretezza creata dalle mie stesse mani. Le cose si fanno annebbiate, e adesso sia tutte queste storia sia la lotta che raccontano si fanno confuse, si fanno sempre più confuse ogni minuto che passa.
E allora, in che voce ho scritto finora? La mia o la sua?
Sono mai state diverse tra loro?

Non lo so, non lo so.

Un’ultima supplica disperata. Un ultimo verso da cantare. Un’ultima risata registrata per accompagnare la commedia.
Sono ormai un caso perso? Sono diventato pazzo? O è stata la parte peggiore di me ad aver fabbricato, creato tutto questo?
So che ho ribaltato il tavolo perché sono rimasto a guardare il barattolo spezzarsi, e ho provato a rimetterlo assieme ogni singolo stupido giorno, ma le crepe continuano a vedersi indipendentemente da che bel lavoro io faccia, potrò mai decidere di lasciar perdere e lasciarti andare?

Tutti i miei temi ed ogni singola narrazione che segue riflettono quel momento in cui si ruppe, arriverà mai un momento in cui potrò dimenticarlo?
Ora sto gettando via i cocci, sto ignorando ogni frammento e sto zoppicando verso un sipario che nessuno vuole vedere calare, per cui nessuno applaudirà, ma che deve comunque scendere.

13. TUTTI I NOSTRI CORPI FERITI E TUTTO IL CUORE SI RESTRINGE (All Our Bruised Bodies and the Whole Heart Shrinks)
E allora raccontami la tua storia. Hai mai sofferto?
Se sì, ti sei sentito meglio o non sei mai riuscito a lasciarti tutto dietro?
Hai trovato chi amavi a letto con un altro e
Hai lasciato che tormentasse te stesso e ogni altra cosa anche molto dopo che successe?

Fammi vedere tutte le tue ferite. So che tutti se le portano sul corpo.
Trasmettono il dolore – quanto male sei stato, come hai reagito.
Il cancro si è portato via tuo figlio? Tuo padre ha avuto un infarto?
C’è stato un momento in cui hai obbligato tutto il cuore a crescere o a farsi piccolo?

O solo a restringersi.
Il cuore può restringersi?

Raccontami tutto. Raccontami tutto ciò che sai.

Quand’eri piccolo, ti hanno raccontato di quanto può essere crudele il mondo?
Nessuno te l’ha mai raccontato?
Dimmi, qual è il senso della tua vita? Chi è che ti ha messo qua, e perché?
C’è qualcuno che ti ha messo qua?
E che dire di quelle necessità? Ad esempio, come sopportare la tragedia e il dolore?
Qualcuno ti ha mai insegnato come fare?
Quando toccherà a me il mio cuore esploderà, si spezzerà o si farà forza?
C’è solo un modo per scoprirlo?

Non so se sono pronto a scoprirlo.
Quanto sono forte. Di cosa sono fatto.
Non sono sicuro di essere pronto a passare in mezzo al fuoco.
Non sono sicuro di riuscire a sopportarlo.
Pensi che se il cuore continuasse a rimpicciolirsi
Un giorno arriverebbe a non esserci più?
E quanto ci vorrebbe?
Sarebbe meglio soltanto che esplodesse o si spezzasse?
Perché non mi sembra che il mio cuore si stia facendo forza.

Raccontami le tue storie. Mostra le tue ferite.
Vediamo che cosa riesce a sopportare l’umanità.

Lei ha perso suo figlio, aveva solo sette anni, per un cancro. Ha risposto con la fede nel suo dio e tenne duro,
Lui è stato aggredito da suo figlio, accoltellato allo stomaco, alla schiena e alle braccia.
Mi ha mostrato le sue ferite.
82 anni, mi ha detto, “Ho ancora mia figlia e mia moglie. E ho ancora
La mia vita e mio figlio.”

Raccontami le tue paure peggiori. Scommetto che assomigliano alle mie.
Raccontami a che cosa pensi quando non riesci ad addormentarti di notte.
Dimmi che stai facendo fatica. Dimmi che hai paura.
No, dimmi che sei terrificato dalla vita.
Dimmi che a volte è difficile non pensare alla morte.
Raccontami come hai fatto a perdere. Raccontami come se n’è andato. Raccontami come se n’è andata.
Raccontami come hai fatto a perdere tutto ciò che avevi.
Dimmi che non tornerà più.
Raccontami di Dio. Raccontami dell’amore.
Dimmi che è tutte queste cose.
Dimmi che pensi a ogni cosa passando attraverso il filtro della paura.
Scommetto che non sei l’unico a farlo.

Al mondo tutti, ad un certo punto, arrivano a soffrire.
Mi chiedo quando toccherà a me. Me lo chiedo.
Tutti stanno cercando qualcuno o qualcosa.
Mi chiedo che cosa troverò. Me lo chiedo.

14. IO E TE IN UNISONO (You and I in Unison)
Che cosa troverò?
Qualcosa di sacro per aiutarmi a gestire la tragedia?
O forse un tempo – l’avevo e l’ho perduto?

Nessuno dovrebbe mai attraversare il fuoco da solo.
Nessuno dovrebbe resistere a quella tempesta.
No, a tutti serve qualcuno o qualcosa.

E quando canto, non canto il tuo nome
Nello stesso momento in cui canto il mio?

Giuro che ci sono giorni in cui ti sento spaccare in due la luce che entra dalla finestra.
Le forme che crea sono sempre più calde, sempre più luminose di tutto il resto.

Giuro che ci sono giorni in cui ti sento cantare o sussurrare il mio nome nel modo più sottile.
È come se la luce più calda, che ora copre il pavimento di camera mia, sia in qualche modo tu e non solo luce del sole.

Il ricordo rientra dal balcone.
Metto un fiore sulla schiena del suo vestito.
Forse sarebbe meglio dimenticarlo.
Forse sarebbe meglio lasciar perdere.
Lo dipingo del colore del punto in cui si incontrano la pelle ed il labbro,
Solo un momento prima di dare il bacio.
Sfoco tutto il resto.
È così che scelgo di ricordarlo.

Certe notti assomigliano molto ai giorni, resto sveglio fino a tardi, guardo le ombre creare la tua forma.
Quelle schegge d’argento sul muro, poi sulle lenzuola.
Sento la tua canzone tra gli alberi. Finalmente riesco a riposare.
Spesso, quando dormo, appari nei miei sogni.
Fai cose semplici, come fare la spesa.
E giuro che quando mi sveglio è come se te ne fossi appena andata,
Come se ti fossi alzata a preparare la colazione, o forse solo a vestirti.

Ma la verità è che non ci sei mai stata. E non ci sarai mai.
A volte penso che anche per me sia così, e allora che cosa posso fare
Quando sembra ancora che ogni giorno inizi e finisca con te?
E non lo saprai mai, non capirai mai
Quanto il tuo fantasma mi ha definito in tutto questo tempo.

Lascio il ricordo sul balcone.
Strappo il fiore dalla schiena del vestito.
Scommetto che stavolta è meglio dimenticare e lasciar perdere.
Dipingerlo del colore del punto in cui il labbro sanguina e perde sensibilità.
Sfoco tutto il resto, sfoco tutto il resto e basta.
E lascio perdere, lascio perdere, lascio perdere.

Prima o poi, tutti lasciano andare.
Tutti lasciano andare.

Mi chiedo quando toccherà a me. Me lo chiedo.

Ma se ti sento ancora cantare in ogni città che incontro,
Anche dopo che ho cercato di sfocare tutto, ogni nostro ricordo,
Se quando il sole tramonta tu non te ne vai assieme a lui,
Se la tua forma continua a tormentarmi,
Allora non dovrei continuare a cantare assieme a te?
Non dovrei continuare a cantare assieme a te?

Canterò sperando dolcemente che le note cambino,
Ma non è necessario che succeda. Non mi sono rassegnato.
E se non cambieranno mai canterò il tuo nome in ogni verso.
Come ho fatto in tutto questo. Come ho sempre fatto.
In ogni pistola, nella chiesa vuota, in ogni figlio torturato.
In tutti quelli che si arrendono. In tutti quelli che lasciano.
Canterò i nostri nomi in unisono fino alla morte.

Canterò i nostri nomi in unisono fino alla morte.