domenica 16 gennaio 2011

Bright Eyes - Every Day and Every Night (1999)



1. A Line Allows Progress, a Circle Does Not
2. A Perfect Sonnet
3. On My Way to Work
4. A New Arrangement
5. Neely O'Hara

1. UNA LINEA PERMETTE PROGRESSO, UN CERCHIO NO (A Line Allows Progress, a Circle Does Not)

Seduto a far nulla, oggi non lavoro.
Provo a tenere il ritmo per restare sveglio.
Steso a far nulla, oggi non vado a scuola.
Non farò altro che bere per un intero giro di orologio.

Cammini per le stanze alla fine del pomeriggio
In una casa in cui il silenzio
È interrotto soltanto dalle cornette non alzate.
Sei vicino al lavandino,
Ti fai un cocktail,
Pensi che non vuoi svenire
Dove i tuoi compagni di stanza ti potrebbero trovare ancora.

Vaghi per il vicinato, non hai nulla da fare.
Sei sempre in cerca di qualcosa
Da sniffare, fumare o ingoiare.
Suoni alla porta accanto per vedere cos'hanno.
Ma ti andrebbe bene qualsiasi cosa
Che riesca a rallentare il tuo cervello
O a fermare questo cerchio di pensieri che insegui
Prima che riescano a stare al tuo passo.

E i tuoi genitori si accorgono che il tuo viso è più magro,
Tutto il peso che hai perso,
Tutto il peso che stai perdendo.
Avevi detto: "Non mi sentirò più uno scheletro,
La smetterò di vagare come un nottambulo."
Ti sveglierai da questo coma,
Striscerai fuori da questo letto che ti sei creato.
Smettila di contare sulla macchina fotografica
Appesa al tuo collo,
Non si ricorderà mai quello che tu hai scelto di dimenticare.

E ora che stai cercando una qualche fonte di luce,
Prova a dire una cosa che ti piaccia.
Un tempo avevi una lista molto più lunga
E la luce, non dovevi mai cercarla.

Ma adesso è così facile, è così facile.
È così facile, è così facile
Ripensare ogni cosa che fai
Fino al punto in cui l'unica cosa che vuoi
Ë finire questo bicchiere mezzo vuoto
Prima che tutto il ghiaccio si sciolga.
Questa sensazione se ne andava sempre,
Ma adesso sembra che ogni giorno sia così,
Sembra che ogni notte sia così.

2. UN SONETTO PERFETTO (A Perfect Sonnet)
Ultimamente vorrei solo avere un desiderio,
Qualcosa che non mi faccia più volerne alcuno,
Qualcosa che mi faccia sentire come se nulla importasse,
Allora tutto sarebbe chiaro.

Ma penso che dovrò accontentarmi di qualche breve momento
E restare a guardare tutto dissolversi in un singolo secondo,
E provare a descriverlo in un sonetto perfetto
O uno stupido verso.

Perché sarà tutto ciò che avrai,
E allora dovrai accettare
Che un momento ci sei e quello dopo te ne sei andato.

Ma penso che gli amanti dovrebbero essere legati assieme
E gettati nell'oceano nelle peggiori condizioni atmosferiche,
E lasciati lì ad annegare,
Lasciati lì ad annegare nella loro innocenza.

Ma sto arrivando all'ultimo capitolo,
Ho letto tutte le pagine e non ho ancora trovato una risposta,
So solamente che presto tutto dovrà tornare come prima,
Le cose possono andare solo in questo modo.

E allora resto sotto il sole
E respiro a pieni polmoni
Provando a liberarmi del peso della verità.

Mi dico: "Tutto ciò che hai mai visto è stato solo uno specchio,
Hai passato tutta la tua vita a sudare, come in una febbre senza fine,
Steso in una vasca da bagno piena di acqua gelida
A sperare di essere un fantasma.

Ma una volta conoscevi una ragazza e la chiamavi "amore",
Hai ballato con lei in cucine nell'estate più verde,
Ma poi venne l'autunno e lei svanì, e non riesci a ricordare
Dove ti aveva detto se ne sarebbe andata."

Ma sai che se n'è andata
Perché ti ha lasciato una canzone
Che non vuoi cantare.

E cantiamo: "Penso che gli amanti dovrebbero essere incatenati assieme
E gettati nel fuoco con le loro canzoni e le loro lettere,
E lasciati lì a bruciare,
Lasciati lì a bruciare nella loro arroganza."

Ma sto arrivando al mio ultimo fallimento,
Mi sono suicidato di cambiamenti provando a migliorare le cose,
Sono diventato qualcosa di diverso
Da quello che mi ero imposto di essere.

Penso che gli amanti dovrebbero essere coperti di fiori
E distesi, intrecciati, su un letto di trifogli,
E lasciati lì a dormire,
Lasciati lì a sognare la loro felicità.

3. ANDANDO AL LAVORO (On My Way to Work)
C'è una macchina parcheggiata all'inizio dell'isolato,
E tutta questa gente che canta le lodi
Dice che è tutto grazie a Lui.
C'è un uccello appollaiato su un logorato filo bagnato
E la sua voce che canta per chiedere amore
Viene coperta dal coro
Di voci che si fa strada tra le travi del tetto,
Compiono i loro sacri doveri con devozione.
Si fanno il segno della croce ed offrono i loro libretti degli assegni,
Chiedere una leggera sofferenza non è chiedere troppo.

Oltretutto, stiamo tutti facendo soldi
E siamo tutti fottutamente soli.
E non sappiamo che cosa stiamo facendo,
Forse ci stiamo solo comprando un po' di speranza
Perché sappiamo di essere soli,
Sì, soli, sicuramente soli.
E i più vecchi tossiscono,
Sì, i più vecchi stanno morendo,
Forse stiamo tutti morendo.

Passo accanto a un cimitero andando al lavoro,
Oggi ho visto due dozzine di rose bianche
Su un nuovo cumulo di terra fresca
E ho pensato al suo occupante:
Quando l'oscurità l'ha finalmente ingoiato
Era calmo e contento?
O stava sudando e lottando per continuare a respirare,
Strappando le lenzuola che vestivano il suo letto?
Stava urlando il nome di qualcuno per chiedere aiuto
Per poi collassare sulla schiena, pallido e morto?

Forse sono io ad essere così instabile,
Sempre ossessionato dalla fine.
Perché non posso lasciare che quel che succede succeda
E godermi il tempo che mi rimane?
Oh, vorrei che fosse così semplice,
Ma quando nulla ha senso,
Sai, inizi a sentirti confuso.
Perché vado avanti?
Perché andiamo avanti?

4. UNA NUOVA SISTEMAZIONE (A New Arrangement)
Se potessi cambiare i tuoi giorni e sistemarli in una nuova dolce sequenza,
Come se una qualsiasi nuova sistemazione potesse cambiare qualcosa.
Perché è il momento in cui stai vivendo e non quello che lo segue
A creare il casino che stai cercando di ordinare nella tua testa.

Il tempo continua a trascinarti con sé e tu continui a fare resistenza,
Sai che presto inizierai ad avere nostalgia di quello che ti stai lasciando dietro
E le persone su cui un tempo contavi adesso dicono che dipende
Da come ti comporti e da come tratti te stesso.
E non va molto bene.

Quindi baby, quando chiamo il tuo nome
Voglio che tu venga.
Spiega a tutti le tue ragioni.

Fai cenno di sì per riconoscere i tuoi frequenti sbalzi d'umore,
Sì, ma a cosa serve riconoscerli? Non cambia certo le cose.
Abbiamo provato a incoraggiarti in ogni modo ma non è migliorato nulla,
Sembra che tu non riesca nemmeno a fingere o forzare un sorriso.
Nemmeno un piccolo sorriso.

Ma baby, quando chiamo il tuo nome
Voglio che tu venga.
Spiegalo a tutti.
Spiega esattamente com'erano le cose prima che succedesse tutto questo
E perché non puoi lasciartelo dietro.

Non restare, non restare lì seduta quando chiamo il tuo nome,
Ti ho detto di venire qua e di spiegarlo,
Non sentirti a disagio,
Spiegalo a tutti.

5. NEELY O'HARA* (Neely O'Hara)
Al mattino, quando vomiti acqua
E la tua pelle si tinge di un pallido, pallido giallo.
Bé, ogni giorno perdi un po' più di colore,
Pensi che qualcuno dipinga sul tuo specchio?
Pensi che qualcuno dipinga sul tuo specchio?

E pensi che, quando parli, a volte
Le cose che dici hanno un suono diverso.
Ci sono visioni molto più chiare
Di queste foschie che vedi.

E, come Neely O'Hara,
Deglutisci nel sonno,
E al risveglio ti accorgi
Di non essere, di non essere più,
Di non essere più quello di una volta.

Non riconosci il tuo comportamento
O le lettere del tuo nome,
E giuri che la forma riflessa nello specchio
Non è più la stessa.

E, come Neely O'Hara,
Deglutisci nel sonno,
E non riesci davvero a ricordare
Ma sai di non essere,
Pensi di non essere,
No, non sei più
Quello di una volta.
Quello di una volta, quello di una volta.
Sei mai stato, sei mai stato?
(No, non sei più, no, non sei più)
Quello di una volta, quello di una volta.

*Neely O'Hara è una delle protagoniste di "La valle delle bambole", un romanzo di Jacqueline Susann del 1966. In cerca di fortuna a New York assieme ad altre due ragazze, Neely arriva ad esibirsi nei musical di Broadway per poi finire prigioniera di droga e alcool.

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