venerdì 10 febbraio 2012

Death Cab for Cutie - The Photo Album (2001)



1. Steadier Footing
2. A Movie Script Ending
3. We Laugh Indoors
4. Information Travels Faster
5. Why You'd Want to Live Here
6. Blacking Out the Friction
7. I Was a Kaleidoscope
8. Styrofoam Plates
9. Coney Island
10. Debate Exposes Doubt
11. Gridlock Caravans


1. UN PASSO PIÙ SICURO (Steadier Footing)
Si è fatto tardi,
E ora voglio restare solo.
C’erano tutti i nostri amici,
Se ne sono andati tutti a casa.
E resto qua seduto sotto la veranda
A guardare gli ubriachi
Allontanarsi nella notte
Con il loro passo incerto.

Mi hai fatto prendere un colpo,
Non ti avevo vista.
Pensavo fossi scomparsa
Prestissimo,
Che te ne fossi andata.

E questa è l’opportunità di fare un passo
Che non ho mai avuto,
Ma non facciamo che parlare
Delle persone che abbiamo incontrato negli ultimi cinque anni,
Ma ce li ricorderemo tra dieci?

Ti lascio accendere una sigaretta,
Avevi smesso lo scorso inverno.
Ci ho provato due volte prima di oggi, ma se nulla cambierà
Sarà tutto inutile.

2. LA FINE DEL COPIONE DI UN FILM (A Movie Script Ending)
Ogni volta che torno a casa
L’aria sulla ferrovia fa sempre gli stessi suoni,
E le vetrine dei negozi di Hollywood sono parolacce,
Asterischi al posto di parole.
Sbirciavamo fuori dalle finestre,
Nuovi sederi su sgabelli da bar,
Ma la gente era sempre la stessa
E i prezzi non facevano che aumentare, aumentare.

C’è un rumore gente allegra,
Come se fosse stata graziata sulla forca.
E la gente smette di lavorare,
E sono tutti eccitati, eccitati.

Passo da uno stato d’incoscienza a un altro.
Quando mi sono risvegliato, ero
Sull’autostrada, sull’autostrada.

Con le tue mani sulle mie spalle,
Un movimento insensato,
La fine del copione di un film,
E i clienti se ne stanno andando, se ne stanno andando.

Passo da uno stato d’incoscienza a un altro.
Quando mi sono risvegliato, ero
Sull’autostrada, sull’autostrada.
Sull’autostrada, sull’autostrada.

E ora tutti sappiamo
Che le parole delle canzoni più sdolcinate
Erano vere.
Sì, sì.

Ora mettile a letto
Anche se non dormiranno,
Non faranno che piegare le lenzuola,
Si girano e rigirano,
Non riesci nemmeno a iniziare a rimetterti in sesto.

Passo da uno stato d’incoscienza a un altro.
Quando mi sono risvegliato, ero sull’orlo di uno stato successivo.
I fari sono boe luminose
Sull’autostrada, sull’autostrada.
Sull’autostrada, sull’autostrada.

3. RIDIAMO AL CHIUSO (We Laugh Indoors)
Quando ridiamo al chiuso
I deliziosi toni rimbalzano dai muri
E cadono a terra.
Sbuccia il parquet e liberali,
Sono intrappolati da decenni e non fanno che ascoltare in silenzio.
Questa città è casa mia,
C’è rumore di cantieri tutto il giorno
E punk di periferia chiedono spiccioli,
E allora mi faccio indurire la pelle
E lascio che il mio lucente cappotto prenda il mio posto
Anche se non lo ammetterò mai.

Ti amavo, Ginevra, ti amavo Ginevra, ti amavo.
Ti amavo, Ginevra, ti amavo Ginevra, ti amavo.
Ti amavo, Ginevra, ti amavo Ginevra, ti amavo.
Ti amavo, Ginevra, ti amavo Ginevra, ti amavo.

E sono sempre caduto velocemente,
Mi sono sempre fidato troppo delle promesse
Che mi giuravano che nessuno fosse mai stato qua.
E allora puoi placare quelle paure bagnate,
E voglio purezza, la voglio qua e ora,
Non farmi iniziare.

Oh, non farmi iniziare,
Non farmelo dire, non farmelo dire.

Il gelo di dicembre arriva in ritardo e i nostri giorni si fanno più bui,
Aspettiamo che questa disperazione passi.
Ci sono pile di artefatti sul pavimento
Tirati fuori da cassetti di armadio che ti aiuterò a impacchettare.

Ti amavo, Ginevra, ti amavo Ginevra, ti amavo.
Ti amavo, Ginevra, ti amavo Ginevra, ti amavo.
Ti amavo, Ginevra, ti amavo Ginevra, ti amavo.
Ti amavo, Ginevra, ti amavo Ginevra, ti amavo.

4. LE INFORMAZIONI VIAGGIANO PIÙ VELOCEMENTE (Information Travels Faster)
Ho scritto volutamente parole incasinate per renderle illeggibili.
Volevi che ti scrivessi lettere, ma io avrei preferito perdere il tuo indirizzo
E scordarmi di averti mai incontrata, di ciò che è o non è successo.
Sono seduto in stazione ed è tutto coperto da una nebbia
Di fianchi in discoteca, battute pretenziose, schivate di pugili.

Ed ecco il bello di tutto questo casino: hai un debito e
Sei completamente convinta di poterti
Guardare allo specchio e fare una classifica oggettiva delle tue ferite.

Quando donne si incontrano per cucire assieme non si scambiano solo pezzi di tessuto:
Sono tutte zitelle che prendono appunti e ci raccontano ogni cosa,
Dato che in quest’era moderna le informazioni viaggiano più velocemente
Mentre i nostri giorni strisciano sempre più lentamente.

Dato che le informazioni viaggiano più velocemente in quest’era moderna
Mentre i nostri giorni strisciano sempre più lentamente.

5. PERCHÉ VORRESTI VIVERE QUA (Why You’d Want to Live Here)
Oggi sono a Los Angles:
C’è odore di pista d’atterraggio,
Di benzina per jet nello scompartimento,
E luci sfarfallano casualmente.
Oggi sono a Los Angeles:
Bidoni della spazzatura riempiono gli spartitraffico,
Le autostrade non fanno che andare a rilento,
Anche quando la popolazione dorme.

E non capisco perché vorresti vivere qua.

Oggi sono a Los Angles:
Ho chiesto ad un benzinaio
Se fa mai fatica a respirare.
Mi ha risposto, “Cambia da stagione a stagione, ragazzo.”

È qua che il nostro meglio è messo in vetrina,
Le mappe delle case delle star del cinema non sono mai perfettamente aggiornate,
Potete risparmiare la pellicola i vostri quindici dollari.

E non capisco perché vorresti vivere qua.

I cartelloni pubblicitari si ergono sopra i palazzi più alti.
Non siamo perfetti, ma ci stiamo sicuramente provando,
Anche se i raggi UV continuano a rovinare la nostra gioventù.

L’arteria continua a pomparci attraverso questo luogo di entropia,
Nella pancia di quella bestia che è la California.
Ho bevuto da un rubinetto e ho tenuto i miei scontrini
Perché quando uscirò mi peseranno:
Qua nulla è gratuito.

I Greyhound continuano ad arrivare
E a scaricare locuste nelle strade,
Finché la periferia non strariperà e Los Angeles penserà:
“Un giorno di questi potrei esplodere.”

È uno splendido giorno d’estate e riesco quasi a vedere lo skyline
Dietro questa nebbia di ego sempre più fitta.
(Questa è la città degli angeli o dei demoni?)
Qua restano solo nomi:
Stelle incapsulano la strada d’oro,
Devono essere sempre pulite
Dalla costante saliva dei turisti.

Non puoi nuotare in una città così vuota,
Stanne sicuro, domani annegherai.

6. OSCURANDO L’ATTRITO (Blacking Out the Friction)
Non mi importa del tempo, ho sciarpe, cappelli e felpe,
Calzamaglie sotto pantaloni per giorni burrascosi.

Penso sia decerebrato supporre che cambiare la vista che hai
Dalla tua finestra ti porti a una nuova prospettiva.

La parte più difficile deve ancora venire.

Non mi importano le restrizioni, o se stai oscurando l’attrito.
È solo una fuga (ad ogni modo, è sopravvalutata).

La parte più difficile deve ancora venire.
Quando attraverserai il paese da solo.

7. ERO UN CALEIDOSCOPIO (I Was a Kaleidoscope)
Indossai il mio cappotto
E uscii al freddo dell’inverno.
I miei denti battevano ritmi
Ed erano raggruppati per due o per tre,
Come se stessi cercando di comunicare con me stesso in codice morse,
E macchine erano bloccate su pendii scivolosi,
La gente le spingeva con i loro guanti senza dita
Mentre io iniziavo
A sentirmi le scarpe bagnate
E ad avere sempre più freddo con ogni passo.
Mi diressi verso il tuo appartamento, cara.

Ed ero un caleidoscopio,
La neve sulle mie lenti distorceva l’immagine
Di quella che eri in realtà solo tu,
E non sapevo a chi rivolgermi
Mentre tutte le vostre labbra si muovevano.

E fu allora che mi dimenticai come si respira,
E tutte le cose che mi ero preparato
Suonavano inconsistenti.
Ed è da come mi stai guardando
Che capisco esattamente cosa stai pensando:
“Non sta funzionando”.

Le loro madri entravano in panico,
Slittavano giù da collinette verso il traffico proveniente dalla direzione opposta.
E genitori mettevano strati su strati di vestiti ai loro figli fino a non farli quasi muovere,
E li lasciavano fuori finché i loro nasi non diventavano azzurri.
E anch’io rimasi fuori con loro.

Indossai il mio cappotto
E uscii al freddo dell’inverno.
I miei denti battevano ritmi
Ed erano raggruppati per due o per tre,
Come se stessi cercando di comunicare con me stesso in codice morse.

8. PIATTI DI POLISTIROLO (Styrofoam Plates)
C’è una pellicola di acqua salata sull’urna delle tue ceneri.
Le ho buttate a mare, ma una folata le ha soffiate indietro
E la puntura che hai inflitto ai miei occhi in quel momento
Era la norma, proprio come quand’eri vivo.

Non esagero a dire che non sei mai stato un vero padre
Ma il donatore di semi a una povera madre single
Che ci avrebbe cresciuti da sola. Non abbiamo mai visto i soldi
Che scendevano nella tua gola entrando dal buco nella tua bancia.

A 13 anni nei sobborghi di Denver,
In fila per il pranzo del Ringraziamento,
Alla chiesa cattolica i chierichetti indossavano croci
Per difendersi dalla sofferenza che affliggeva gli altri.

Piatti di polistirolo, tavoli da mensa,
La carità puzza di vino scadente e pietà,
E ti penso, lo faccio ogni anno,
Quando pensiamo alle grazie che abbiamo ricevuto
E mi chiedo che cosa ci facciamo qua.

Sei un affronto all’idea di famiglia,
Ma il prete non lo dirà nella sua omelia.
Se la veglia resterà silenziosa mi alzerò e urlerò,
Puoi far indossare una giacca a una bugia ma non ci crederò.

Non mi unirò alla processione che sta parlando di pace
Usando parole da cinque dollari per lodare la sua integrità.
Solo il fatto che se n’è andato non cambia la verità:
Era un bastardo da vivo e resta un bastardo da morto.

9. CONEY ISLAND (Coney Island)
Seduto sul cavallo di una giostra
Senza musica e senza luci.
A Coney Island era tutto chiuso,
E non sono riuscito a non sorridere.
Sento arrivare dall’Atlantico
Urla da montagne russe di estati passate.
A Coney Island era tutto chiuso
E non sono riuscito a non sorridere.
Prima o poi Brooklyn riempirà la spiaggia
E tutti se ne andranno tranne me.

10. IL DIBATTITO ESPONE IL DUBBIO (Debate Exposes Doubt)

La solita gente beveva in silenzio al bar per cancellare il weekend.
Io ero seduto al tavolo d’angolo e pensavo (fingendo di leggere)
Quanto fosse impossibile amare incondizionatamente, e alle parole
La cui ripetizione inizia ad assottigliarne il significato fino a seppellirle.

Poi tutto si fece spaventosamente immobile quando entrarono e incrociarono
Il pavimento mentre io provavo a non fissare quella perfezione per cui altri ucciderebbero.
Ma tutte le parti sono le stesse su ogni viso (sono poche le variabili che cambiano).

Le differenze impallidiscono se comparate alle somiglianze che condividono.
Finalmente capisco, e dopotutto c’è un senso, ma ogni notte
Finisce allo stesso modo, io che collasso al tuo fianco.
Finalmente capisco: questa minuscola vita sta iniziando ad avere senso,
E ogni goccia ci assopisce entrambi, ma solo io barcollo.

11. UN INGORGO DI CARAVAN (Gridlock Caravans)
Camicie bianche inamidate, stirate perfettamente da muse domestiche,
Nutrono delusioni della speranza che tutto vada a finire bene.
Ma le tue costole non reggono il peso sempre più alto
E il tuo cuore sempre più pesante, e prima o poi
Cadrà ai tuoi piedi.

E ogni giorno ha il sapore di quando fai un tiro
Ma hai acceso il lato sbagliato (quell’aroma di plastica bruciata).
I tuoi unici amici sono sulle scalette di caravan bloccati in un ingorgo.
Provi a chiedergli come se la passano
Ma il metallo e il vetro sono troppo spessi.

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