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lunedì 13 febbraio 2012

Bon Iver - Bon Iver (2011)



1. Calgary
2. Minnesota, WI
3. Holocene
4. Towers
5. Michicant
6. Hinnom, TX
7. Wash.
8. Calgary
9. Lisbon, OH
10. Beth / Rest

1. PERTH (Perth)

Sto piangendo, le lacrime cadono sul tuo viso.
Muovi la polvere nel fascio di luce
Per rendere degno di fiducia il tuo nome.
È qualcosa di simile a un tempio.
Questo non è un luogo.
Non sono ancora sveglio, sono stato cresciuto con atti.

Chi ami è ancora vivo.
Chi ami è ancora vivo.
Chi ami è ancora vivo.

In una madre uscita da una falena
Foreste arrotolate, per una sensazione soffice.
Devi sapere che sono stato portato in alto,
Ed è per questo che sto liberando ogni tuo racconto.
Cioè che so, ciò che è, è che sta piovendo, collegalo!
Stai facendo qualcosa che non hai mai fatto.

2. MINNESOTA, WI (Minnesota, WI)

Armatura, lascialo passare, portava l’arborea verità che continuavi a porre.
Mi sedetti vestito in giacca e cravatta, deciso, e quando arrivò la chiusura finita non eri più tu.

Vagai tra le radici, mi meravigliai, mossi la prova, mi inginocchiai, la multa splendeva.
Accumulavo gli indizi, il suo cupo azzurro era livido di nevicate.

Accontentati dopo una pazienza in cui i tuoi desideri e la tua volontà sono dipinti versati.
L’acqua attraversa la valle in cui siamo cresciuti per scrivere queste scritture:

Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non per una parte in una qualsiasi gamma dell’oscurità.

Annettilo, raddoppiato nelle dita dei piedi, un minuto chiuso al mattino.
Non l’ho perso nella stiva della catasta, ti farò pesare addosso quel richiamo.

Sai che non ti supplicherà, siamo stesi in un campo sterminato.
Ti lascerò crescere, non c’è bisogno che tu lo sappia.

E allora va avanti mio caro, la luce del giorno lo dice chiaramente: siamo bloccati qua.
Presto arriverà l’autunno, un nuovo anno per la luna e per gli Hmong* che vivono qua.

Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Tutto ciò che sembra,
Tracce di muggiti nei ruscelli.

Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Non mi spezzerò mai.
Tutto è spinto ai propri limiti,
Rondini si gonfiano per i raggi.

* Un gruppo etnico asiatico che vive principalmente nelle regioni montagnose della Cina del sud e nelle regioni dell'Asia sud-orientale (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Hmong).

3. RECENTE (Holocene)
“In qualche modo, baby, è parte di me, è un’altra cosa rispetto a me.”
Stai spargendo devastazione dentro ad Halloween.
Hai fatto una stronzata amico, è sulla sua testa, ha colpito la strada.
Sei in Milwaukee, non ti reggi in piedi.

…e improvvisamente seppi che non ero magnifico.
Vagavo sopra alla piazzola dell’autostrada.
(Frastagliata mancanza, di spesso ghiaccio.)
Vedevo per miglia, miglia e miglia.

La 3rd e la Lake bruciavano via, fu nel corridoio
Che imparammo a celebrare.
Automatico comprai gli anni in cui avresti parlato per me,
Quella sera che mi suonasti ‘Lip Parade’.
Né l’ago né il filo, lo scomparso decreto.
Non dire nulla, mi va bene così.

…e improvvisamente seppi che non ero magnifico.
Sgranato, lontano dalla piazzola dell’autostrada.
(Frastagliata mancanza, di spesso ghiaccio.)
Vedevo per miglia, miglia e miglia

La sera di Natale afferrò la luce, il santo luminoso
Sopra mio fratello, io e spine intrecciate.
Fumavamo lo schermo per renderlo ciò che sarebbe dovuto essere,
E ora per saperlo nei miei ricordi.

…e improvvisamente seppi che non ero magnifico.
In alto, sopra alla piazzola dell’autostrada.
(Frastagliata mancanza, di spesso ghiaccio.)
Vedevo per miglia, miglia e miglia.

4. TORRI (Towers)
Per l’amore su cui caddi
Nella paludosa alba d’agosto,
Che guai avresti portato, cara!
Quando l’onere non è tutto tuo.
Quando ti va di farlo prima di essere cresciuta.

Andata per sempre dal fauno,
Nelle torri del tuo favo.
Ti avrei strappato i capelli solo per riarrampicarmi, cara.
Ora che stai riempiendo il tuo unico modulo
Capisci che è solo una cerimonia?
Ora che hai capito il senso del luogo da cui provieni.

Costruisci la tua catena-pioggia radioattiva dai tuoi frammenti…
Spezza il tavolo del marinaio sul tuo osso sacro…
Fanculo alle fiabe più coraggiose, io sto con Hagen.

Per l’amore, arriva la bruciante gioventù.
Dal fegato, suda dalla tua lingua.
Sei in piedi sul mio sterno, non scendere, cara.
Oh, i sermoni sono i primi a riposare.
Fuma la domenica da ubriaca e ben vestita,
Appena uscita dai vuoti dove le rondini fanno il nido.

5. MICHICANTO (Michicant)
Ero impavido, ero un ragazzo in tenera età.
Melico* nella mia nudità, conoscevo un lago e disegnavo le soffitte per la pagina.
Rendo ostacolo ogni attesa, so che non era un amore matrimoniale.
La fine di quattro lunghi minuti ed era finito, sarebbe tutto tornato.
E la brina si prese gli occhi.

Schiacciato contro il vetro, vedevo le vene e fuori c’era veleno.
Riposavo in una distruzione, non avevo larghezza per dimenticare le affermazioni dentro di me.
Ero in cerca di un colpo interiore, potrei non ubriacarmi più.
Miele in salute avrebbe potuto riempire i pallori dell’amore con meno vanità.
Tesoro, non era ancora primavera.

Presi la mira, affondò ed eravamo ubriachi, gli avevamo dato un corpo.
Il naso in alto tra i globi, non sai mai se sverrai.
No, non era inventato e vergineo, cadere o la sfortuna svanita.
Ossessionati in mezzo all’avorio, entrambi si stavano arrampicando verso una causa migliore.
L’amore può a malapena andarsene dalla stanza con il tuo cuore.

* Si dice della poesia per musica, specialmente della Grecia classica, e degli autori di tale poesia.

6. HINNOM, TX (Hinnom, TX)
(Cadi dentro,
Cadi a pezzi,
Continua a cadere.)

Alla prima luce,
Passate le leggi noachidi,
Corpi avvolti di bianco.

Abbandonato ogni dolore,
Baby, i passati vengono uccisi.
“Sono uscito da La Grange…”

Ad Hinnom.

Tutto questo tempo,
Con il tuo cuore in testa,
Non hai modificato?

Ad Hinnom.

Vai, almeno,
E il prezioso banchetto,
L’esaminato.

La sabbia inizia a rubare.
Polvere e ghiaccio conficcati in guance
Nel campo del vasaio.

Pace solare,
Bé, turbina e si propaga.
Non fai che prepararla.

Estranei si sparpagliano.
Un passaggio inferiore nel vento,
Dall’anello di tensione di uno stendardo.

Armatura, abbassati
Sul terreno più bagnato
Per non esaminarlo.

7. LAVA. (Wash.)
Arrampicarci.
È tutto ciò che sappiamo fare
Quando il disgelo
Non è sotto di noi.
No, non possiamo crescere
Su quel terreno di ferro.
Claire, siamo tutti troppo irritati per il suono.

La scommessa
È a malapena mostrata.
Graffiata
Sulla schiuma
Come se l’avessero rubata
E oh, come la tengono stretta.
Claire, ci siamo quasi arresi.

Io… sto crescendo come le sfumature sempre più veloci.
Io… sto riconoscendo l’oscurità grazie a versi su di te.
Su rifugi per un pieno e gonfio pantano, un giovane habitat!
Abbiamo tutti vissuto soli, là dove si conosce lo spezzarsi del ghiaccio e il permanere del granello.

Casa.
Siamo scatenati, in alto.
Vieni.
Finalmente piangiamo,
Oh, e l’abbiamo fatto
Perché è giusto.
Claire, ero troppo irritato per guardare.

Io… stiamo ricucendo tra i verdi del laccetto.
Io… rimetto la buccia alla finezza, tesoro, seme dopo seme.
Lo stesso tono di bianco pilastro, come la sabbia di strada d’osso gettata là dove ci aveva nascosto.
Abbiamo tutti vissuto soli, dove stanno le crepe nella parte bassa della roccia.

8. CALGARY (Calgary)
Non proteggermi fino al sonno.
Non tenere mai le palpebre sincopate.
Abbracciami per gli scoppi e gli scatti.
Ero adatto solo alla culla del padre.

Capelli, vecchi, lunghi lungo
Il tuo collo, le tue clavicole.
Tieni sempre quel messaggio appiccicato
Ai tuoi seni, non cancellarlo mai.
Ci sono stato solo per il tuo spazio.

Un fianco, sotto il nulla,
Sostenuto dal tuo altro.
Voltati dal sole,
Devi solo tenere un dialogo.
Insegna ai nostri corpi, tormenta il motivo.
Stavo solo provando a fare lo spelling di una perdita.

La gioia è tutta fondata.
Un pizzico con la pelle all’interno.
Mi hai bloccato a terra con le nere sfere dei tuoi occhi.
Sai che tutta la corda è srotolata.
Ci sono stato solo perché potessi morirmi accanto.

E così c’è una tempesta sul lago.
I nostri corpi spezzano piccole onde.

C’è un fuoco che si sta spegnendo,
Ma non c’è veramente nulla a sud.

Un arancione gonfio e la luce che fa passare.
Il tuo costume intero attaccato alla tua pelle.

Venduto, avrò sempre
Orecchie aperte e occhi aperti.
Svegliati accanto alla tua moglie a dritta,
Lei che entra e poi resta dentro.
Oh, i demoni arrivano ma possono placarsi.

9. LISBONA, OH (Lisbon, OH)

-Strumentale-

10. BETH/RIPOSO (Beth/Rest)
Calore errante alla stella,
E lasci entrare la pioggia.
La gomena scorre, il vascello è pieno e Cristo, è magro.

Bé, sapevo che avresti fatto un’offerta.
Che l’avresti rivelata, anche se è soffice e piatta.
Non la ripeterai, è un massacro e uno scrigno.
Per il soffitto, appendila verso casa.
Forzala con il tuo amore
Spedendo stabili offerte perse e sole.

È sonno / è pietra.
Una tale guarigione
Dalla stampa giornaliera, dal nido più profondo, nella presa del custode.

Tutte le notizie alla porta,
Una tale baldoria!
Bé, è impegnata all’interno di qualsiasi cosa tu mi hai detto.

Si scoprì che rendevamo orfani.
Non ho detto che ci avrebbe servito scegliendoci.
Ho detto che il tuo amore è conosciuto,
Ed è una base per me.

Non siamo sposati?
Non vivrò più al buio.
Non è una promessa, la chiamerò così e basta.

Amore pesantemente imbottito.

Il nostro amore è una stella,
Sicuramente una sorta di rischio.
Per la luce passata e quella indefinita futura.

Il pericolo è stato rubato e portato via.

Questo è un assioma.

venerdì 10 febbraio 2012

Death Cab for Cutie - Codes and Keys (2011)



1. Home Is a Fire
2. Codes and Keys
3. Some Boys
4. Doors Unlocked and Open
5. You Are a Tourist
6. Unobstructed Views
7. Monday Morning
8. Portable Television
9. Underneath the Sycamore
10. St. Peter's Cathedral
11. Stay Young, Go Dancing


1. CASA È UN FUOCO (Home Is a Fire)
Dormi,
Dormi con le luci accese.
Le persiane chiuse, le tende tirate.
Ci sono troppe finestre.

Rumore,
Macchine sull’autostrada
Tentano una fuga pulita
Ma non hanno nessun altro posto dove andare.

Guarda le radici intrecciarsi
Tra le fessure nell’asfalto.

Le placche si sposteranno,
Le case tremeranno,
Recinti scivoleranno via.
Ci risveglieremo
E ci accorgeremo
Che nulla è più come prima.
Che nulla è più come prima.

Casa,
Casa è un fuoco.
Un promemoria bruciante
Del luogo in cui stiamo bene, amore.

Hanno costruito
Mura attorno a noi.
I mattoni mi innervosiscono.
Sono solo così forti, amore,
Sì, sono solo così forti, amore.

Le placche si sposteranno,
Le case tremeranno,
Recinti scivoleranno via.
Ci risveglieremo
E ci accorgeremo
Che nulla è più come prima.
Che nulla è più come prima.
Che nulla è più come prima.
Che nulla è più come prima.
Come ieri.
Come ieri.

2. CODICI E CHIAVI (Codes and Keys)
Non arriveremo lontano.
Voleremo in cerchio dentro a un barattolo,
Perché più parole pronunciamo
Più si rarefa l’aria che respiriamo.
Quelle che io e te pronunciamo.
Quelle che io e te pronunciamo.

Sei sul pavimento,
Hai paura di quello che ti aspetta fuori dalla tua porta
Ma i codici e le chiavi
Non possono proteggerti dalle fitte della gelosia.
E quando urli, sembri l’amore stesso.
Sei come un bambino che getta pietre al cielo.
Ma quando quelle pietre cadono a terra
Sono come accordi minori di grandi opere.
In stanze separate, una sola vita.
Siamo una cosa sola, siamo vivi!

Siamo vivi!
Siamo vivi!
Siamo vivi!
Siamo vivi!

3. CERTI RAGAZZI (Some Boys)
Certi ragazzi non fanno che riempire, certi ragazzi non fanno che riempire un buco.
Sbancano al botteghino, in cima ai cartelloni,
È il loro ruolo, ed è tutto ciò che sanno.
Ma certi ragazzi non ascoltano, certi ragazzi non ascoltano mai.
Non chiedono il permesso, non hanno inibizioni,
Non sono circondati da muri e ottengono ciò che vogliono.

Ma certi ragazzi non sanno come si ama.

Certi ragazzi cantano, certi ragazzi cantano il blues.
Ci provano, infelici, con le ragazze che si portano in stanza
Per poi andarsene sul più bello.
Certi ragazzi dormono, certi ragazzi dormono soli
Perché non hanno nessuno che li tenga al caldo la sera,
Sanno di essere soli.

Certi ragazzi non sanno come si ama.

Certi ragazzi non fanno che riempire, certi ragazzi non fanno che riempire un buco.
Certi ragazzi dormono, certi ragazzi dormono soli.

Certi ragazzi non sanno come si ama.
Certi ragazzi non sanno come si ama.
Certi ragazzi non sanno come si ama.
Certi ragazzi non sanno come si ama.

Non otterranno ciò che vogliono.

4. PORTE APERTE E SPALANCATE (Doors Unlocked and Open)
Isolamenti, righe di puntini,
Mari di cemento, occhi accesi,
Tracce di colori sfumano in uno solo,
Non fanno che muoversi, un sole accecante.
Un sole accecante.
Il conforto più freddo, vetro di sicurezza,
Il passare delle stagioni, erba morente.
California, corone dorate,
Un conto alla rovescia di pietre miliari.

Laggiù, laggiù da qualche parte,
Laggiù nell’oceano di suono,
Vivremo al rallentatore
E saremo liberi,
E le porte saranno aperte e spalancate,
Porte aperte e spalancate.

Isolamento.
Isolamento.
California, corone dorate,
Un conto alla rovescia di pietre miliari.

Laggiù, laggiù da qualche parte,
Laggiù nell’oceano di suono,
Vivremo al rallentatore
E saremo liberi,
E le porte saranno aperte e spalancate,
Porte aperte e spalancate.

Laggiù, da qualche parte.

Porte aperte e spalancate.
Porte aperte e spalancate.
Porte aperte e spalancate.

5. SEI UN TURISTA (You Are a Tourist)
Questo fuoco si fa sempre più alto.

Quando c’è un bruciore nel tuo cuore,
Un desiderio infinito nel tuo cuore,
Fallo diventare più grande del sole,
Lascialo crescere,
Lascialo crescere.
Quando c’è un bruciore nel tuo cuore
Non spaventarti.

Questo fuoco si fa sempre più alto.

Quando c’è un dubbio nella tua mente
E continui e continui a pensare,
A forzare nello sbagliato cose giuste,
Va avanti,
Va avanti.
Quando c’è un dubbio nella tua mente.

Quando c’è un bruciore nel tuo cuore,
E pensi che stia per esplodere,
Oh, non hai niente di cui temere.
Non piangere,
Non piangere,
Quando c’è un bruciore nel tuo cuore.

E se ti senti un turista nella città in cui sei nato
Allora è ora di andarsene,
E troverai la tua destinazione, così tanti posti diversi che potrai chiamare casa.
Perché quando scopri di essere un cattivo
Nella storia che tu stesso hai scritto
È facile da capire:
A volte le migliori intenzioni
Hanno bisogno di redenzioni.
Sei d’accordo?
Se sì, per favore, dimostramelo.

Questo fuoco si fa sempre più alto.

Quando c’è un bruciore nel tuo cuore.
Quando c’è un bruciore nel tuo cuore.
Quando c’è un bruciore nel tuo cuore.
Quando c’è un bruciore nel tuo cuore.

6. VEDUTE SCONFINATE (Unobstructed Views)
Non c’è nessun occhio nel cielo,
Solo il nostro amore.
Nessuna veduta sconfinata,
Nessuna verità perfetta,
Solo il nostro amore.
Solo il nostro amore.
E non c’è nessun verso,
Nessun monumento di parole
Per il nostro amore,
Perché non possono contenere
Tutto quello che so del mio amore, del mio amore.

Nuvole di tempesta si aprono.
Le pozzanghere restano ricordi per
L’abbraccio della terra,
Evaporano lassù.
Diventano
Un nuovo amore.
Un nuovo amore.

Non c’è nessun occhio nel cielo,
Solo il nostro amore.
Nessuna veduta sconfinata,
Nessuna verità perfetta,
Solo il nostro amore.
Solo il nostro amore.

7. LUNEDÌ MATTINA (Monday Morning)
Sarà anche giovane ma le piacciono solo cose vecchie
E la musica moderna non è di suo gusto.
Ama la luce naturale, le foto in bianco e nero,
Ha miraggi di catene montuose,
Batte le ciglia e tutto cambia,
Ritorna in aperta pianura, oh no, e non riesce a spiegarlo.

Urlo “Amore, tieni le braccia attorno a me”,
Sono un uccello che ha bisogno di atterrare,
Sono fatto per volare via, non ho mai imparato a restare in un posto.

Calerà la notte e gli avvoltoi ti circonderanno,
E quando ti guarderai allo specchio ciò che vedrai ti stupirà.
Ma tutte queste righe e questi grigi ci rifiniscono, sono le mappe del nostro disegno,
Di ciò che è iniziato un lunedì mattina.

Lunedì mattina, lunedì mattina.
Lunedì mattina, lunedì mattina.

Calerà la notte e gli avvoltoi ti circonderanno,
E quando ti guarderai allo specchio ciò che vedrai ti stupirà.
Ma tutte queste righe e questi grigi ci rifiniscono, sono le mappe del nostro disegno,
Di ciò che è iniziato un lunedì mattina.

Oh sì, calerà la notte e gli avvoltoi ti circonderanno,
E quando ti guarderai allo specchio ciò che vedrai ti stupirà.
E il tuo splendore che illumina la stanza
Continua a bruciarti dentro, ed è tutto iniziato un lunedì mattina.

Lunedì mattina, lunedì mattina.
Lunedì mattina, lunedì mattina.

8. TELEVISIONE PORTATILE (Portable Television)
Televisione portatile coperta di neve,
In un logoro furgone sul lato della strada.
La notte ha congelato le mie piccole ossa,
Tu mi hai preso in braccio
E hai spremuto fuori il freddo.

A nord di New York,
Foglie di accesi colori d’autunno.
Le colline erano in fiamme,
Bruciavano per noi.
E il luogo dove stavamo andando era costruito come una bugia,
Ma era sacro come la bibbia,
E allora non ci chiedemmo perché.

Hanno diviso in zolle la terra solo recentemente,
Lì dove file di denti crescono in campi di verde infinito.
E lì riposava il padre,
E qua c’era il figlio,
Dove la strada di tutti incontra l’orizzonte.
Di tutti.

Televisione portatile, portaci via
Da questo fardello di riflessi che oggi abbiamo portato.
Oh, il generatore è acceso ma in onda non c’è nulla,
Il rumore bianco è rilassante, e allora ci stringiamo l’un l’altra e fissiamo lo schermo.

9. SOTTO AL PLATANO (Underneath the Sycamore)
Steso su un prato verde
Sotto al cavalcavia,
Stritolato dai frammenti di una cornice di metallo,
Mi svegliai dal sogno e ricordai il mio nome.

Ero un disastro di uomo,
Cercavo ovunque un paese d’origine.
Ma ora siamo sotto lo stesso sole,
Lo vedo attraverso le foglie.
Ci guarirà.

Siamo uguali,
Siamo entrambi al sicuro
Sotto al platano.
Siamo uguali,
Siamo entrambi al sicuro
Sotto al platano.

Eravamo entrambi tristi e stanchi delle nostre vite,
Frugavamo nella spazzatura cercando le cose sbagliate.
So che hai un cuore vendicativo,
E che una volta che inizio nulla mi può fermare.
Ma hai visto le tue stanze più buie
E io ho dormito in tombe improvvisate.
E qua troveremo la calma,
Oh, è qua che finalmente siamo arrivati.

Siamo uguali,
Siamo entrambi al sicuro
Sotto al platano.
Siamo uguali,
Siamo entrambi al sicuro
Sotto al platano.

10. LA CATTEDRALE DI SAN PIETRO (St. Peter’s Cathedral)
La cattedrale di San Pietro,
Costruita di granito
Ma impaurita dalla risposta.
Quando la candela nel tunnel
Tremerà, crepiterà
E si farà sempre più debole,
Solo allora saprai
Che cosa c’è sopra o sotto di te,
O se queste finzioni non fanno che dimostrare
Quanto davvero tu abbia da perdere.

Nella cattedrale di San Pietro
Ci sono vetrate dipinte,
C’è un altare che si innalza
Verso i cieli.
Un’ambizione così grande che mi affascina ogni volta,
È o una sorta di piano generale
O un miscuglio di sostanze chimiche che ci aiuta a capire
Che quando i nostri cuori smettono di ticchettare
È davvero la fine
E non c’è nulla dopo questa vita.

Non c’è nulla dopo questa vita.
Non c’è nulla dopo questa vita.
Non c’è nulla dopo questa vita.
Non c’è nulla dopo questa vita.

11. RESTA GIOVANE, VAI A BALLARE (Stay Young, Go Dancing)
La vita è dolce nella pancia della bestia,
Nella pancia della bestia.
E con la sua canzone nel tuo cuore non ti sentirai mai a terra,
Non ti sentirai mai a terra.

Ero perso nel labirinto di mille giorni di pioggia,
Di mille giorni di pioggia.
Ma quando sentii la sua voce, oh, mi portò fino all’uscita,
Sì, mi portò fino all’uscita.

Perché quando lei canta sento una sinfonia,
E vengo ingoiato dal suono che riecheggia in me.
Mi sento rinnovato, oh, come mi sento vivo, e nell’avanzare di questo autunno
Resteremo giovani e andremo a ballare.

I nostri corpi ondeggiano
Al suono della musica,
Ci muoviamo come una persona sola.
Restiamo giovani.
Andiamo a ballare.

La vita è dolce nella pancia della bestia,
Nella pancia della bestia.
E con la sua canzone nel tuo cuore non ti sentirai mai a terra,
Non ti sentirai mai a terra.

Perché quando lei canta sento una sinfonia,
E vengo ingoiato dal suono che riecheggia in me.
Mi sento rinnovato, oh, come mi sento vivo, e nell’avanzare di questo autunno
Resteremo giovani e andremo a ballare.

lunedì 30 gennaio 2012

The World Is a Beautiful Place & I Am No Longer Afraid to Die - Josh Is Dead (2011)



1. To Miss Catherine (A Birthday Gift. Sorry I Can't Do Better, But Still...)
2. blank #6
3. Be Neon With Me

1. A MISS CATHERINE (UN REGALO DI COMPLEANNO. MI DISPIACE NON AVER POTUTO FARE NIENTE DI MEGLIO, MA INTANTO…) (To Miss Catherine (A Birthday Gift. Sorry I Can’t Do Better, but Still…)

Nasconditi, è sicuramente un posto sicuro.
Con le luci spente e coperte a proteggere corpi dal freddo.
So che ci sono delle polaroid dei vestiti che una volta indossavi.
La tua pelle costruiva città squamando attorno ai punti e al filo che li univa.
Cara, mi hai lasciato con un armadio in cui le tarme digeriscono una promessa:
“Non lo dirò mai a nessuno”, so che lo sai.

Accatastiamo mattoni, stiamo costruendo una nuova città in cui potremo dormire sonni tranquilli e sott’acqua.
In cui saremo tutti uguali, sculture senza vita.

2. VUOTO #6 (blank #6)
-Strumentale-

3. SII BRILLANTE CON ME (Be Neon With Me)
Siamo condannati a baciarci stesi a letto mentre scopriamo
Cosa significa mangiare piombo ed avere la malattia che può causare.
Il radiatore ti secca la bocca, oh mia parola.
Eri un usignolo ma le parole delle tue canzoni sono un cannone che spara a edifici.
In quale habitat vivrai? Bé, non lo saprò mai perché non ti potrò vedere.

Se prendessimo la pelle delle nostre mani e Ethan la tirasse fino all’altra sponda del fiume
Potremmo camminare verso il nostro obbiettivo, i nostri corpi disperati.

martedì 29 novembre 2011

Crash of Rhinos - Distal (2011)



1. Big Sea
2. Stiltwalker
3. Wide Awake
4. Lifewood
5. Gold on Red
6. Closure
7. Asleep


1. GRANDE MARE (Big Sea)

Dov’era quella fortuna quando ci serviva?
In quei giorni in cui le nostre vite non volevano viversi da sole.
Un’idea geniale…
Dov’era quello sguardo quando ci serviva?
E adesso…

Ci sono due possibilità,
Mettere le cose a posto o mandare tutto a puttane.

Dov’era quella fortuna quando ci serviva?

Stavolta tutto sembra al posto giusto,
Ci accontenteremo del meglio.
Stavolta tutto sembra al posto giusto,
Ci accontenteremo del meglio.

Affronteremo il processo,
Faremo valere la nostra volontà.
Non sbagliate a fregarvene,
Sbagliate a non accorgervene.
La nostra parte finita non è la fine,
È solo l’inizio,
E solo il fatto che inizi.

Ti dipingerò come ti ricordo.

2. TRAMPOLIERE (Stiltwalker)
Costruiti nel mio passato,
Segnali dei miei futuri fallimenti.
Costruiti nel mio passato,
Segnali dei miei futuri fallimenti.

Stiamo architettando discussioni,
E sai perché.
Le domande che non hai fatto verranno scordate.
L’hai detto troppo tardi.
Stiamo architettando discussioni,
Stiamo architettando discussioni.

Riesco già a vedere i miei peggiori rimpianti
(Ho un futuro nei fallimenti)
Devono ancora venire, e mi tormenteranno
(Ho un futuro nei fallimenti).

Stammi accanto,
Sussurrami bugie.
Raccontami storie,
Ti prego, fai del tuo peggio.
Stammi accanto,
Sussurrami bugie.
Raccontami storie,
Ti prego, fai del tuo peggio.

3. SVEGLIO (Wide Awake)
Questi giorni non facciamo che sperare
Di trovare un modo per ripulirci la coscienza.
Eravamo partiti senza pensieri e preoccupazioni.

Sono sveglio, ma resto in silenzio per ore.
Va meglio con la luce spenta,
Non potrei odiarti nemmeno se ci provassi.

Sei stanco,
I tuoi occhi sono morti.
Ce ne stiamo andando perché abbiamo finito?
Le cose che abbiamo fatto,
Le cose che abbiamo creato,
Non le diremo più.
E questa è una porta che ho spalancato.

4. VITA DI LEGNO (Lifewood)
In ogni momento passato
A cercare di capire i legami,
Abbiamo passato una vita a sperare
Che tutti fossero pronti come noi
A viaggiare su queste linee
Che i nostri amici hanno scoperto disegnando.

Spegni quei fuochi,
Non fare queste richieste grossolane.
Rimangiati queste idee,
Queste parole, appunti, fogli e progetti.

E, alla fine,
Nessuno si è nemmeno accorto che è per questo che esistiamo.
Un giorno nuovo arriva e ricopre tutto ciò che lo precede,
E siamo ancora qua.

Quando la metà della tua settimana finisce come una vita
Sei un amico che non abbiamo ancora incontrato, figliolo.
Quando la metà della tua settimana finisce come una vita
Sei un amico che non abbiamo ancora incontrato, figliolo.

5. ORO SU ROSSO (Gold on Red)
Fai un passo indietro per restare concentrato,
Se non l’hai visto allora non è successo.
In questa vasta divisione
C’è un motivo per cui beviamo?
Abbiamo già finito?

E cadiamo a pezzi,
E cadiamo,
E cadiamo su noi stessi.

E se questa cicatrice non fosse un gettone?
È come tornare a casa e trovare la porta aperta.
In questa vasta divisione
Dove sto guardando?
Dove le decisioni trovano un senso nelle tue scelte.

E cadiamo a pezzi,
E cadiamo,
E cadiamo su noi stessi.

Avevi ragione
Quando dicevi che avevo gestito male le cose.
Dovrei mentire se volessi dire che te ne sei andato del tutto.
Avrei voluto esserci prima per te.
È l’unica cosa che non mi fa mai dormire.

6. CHIUSURA (Closure)
Devi farti riesumare
E perdere interesse in queste finzioni,
Distaccarti da questi pensieri,
Divorziare da queste emozioni.

Non ci sono incidenti.
Non c’è motivo per non accettare questa chiusura.

Ti sei abbassato,
Hai abbassato le tue aspettative.
Chi giudica e chi viene giudicato.
Mi hai lasciato senza via d’uscita.

Sei le mie crepe,
Il mio sussurro più rumoroso.
Sei le mie crepe,
E io resto.

È facile scrivere queste parole.
È facile scriverlo,
Forzato da e attraverso ripetizioni.

7. ADDORMENTATO (Asleep)
Quest’anno ho passato molto tempo
A parlare della fatica che è migliorare la vita
Al livello della strada
Con tutti questi spazi assenti,
Queste linee annebbiate che tracciamo.
Ci mantengono stanchi e silenziosi,
La gente mezza addormentata.

E allora prendete questi prestiti che non possiamo restituire
Per affittare queste cosiddette case.
Queste strade sono manicomi in cui mettiamo in mostra
I nostri lividi e le nostre ossa rotte.

Quest’anno ho passato molto tempo
A leggere di queste cose,
La solita vecchia storia.
Una consegna che non riusciamo a rispettare,
Una lettera mai spedita
Per zittire ogni protesta,
Gioirò il giorno in cui riusciremo a fare una promessa che riusciremo a mantenere.
Per tenere lontana la preoccupazione
Ripeti la stessa ritirata in ciò che è tuo, o mio
(Qualunque sia più vicino).

E allora guardateci slegarci
E poi fluttuare via,
Stavolta sicuramente non torneremo mai.
Penso suoni familiare,
L’abbiamo già detto?
Suona familiare?

Non facciamo altro che prendere strade diverse.

giovedì 24 novembre 2011

La Dispute - Wildlife (2011)



1. A Departure
2. Harder Harmonies
3. St. Paul Missionary Baptist Church Blues
4. Edit Your Hometown
5. A Letter
6. Safer in the Forest - Love Song for Poor Michigan
7. The Most Beautiful Bitter Fruit
8. A Poem
9. King Park
10. Edward Benz, 27 Times
11. I See Everything
12. A Broken Jar
13. All Our Bruised Bodies and the Whole Heart Shrinks
14. You and I in Unison

1. UN PUNTO DI PARTENZA (A Departure)

Mentre scrivevo è calata la notte e ho finito la carta, e allora ho cancellato il nome in cima alla pagina. Non sono nemmeno sicuro del perché stia scrivendo tutto questo. Ma sembra la cosa giusta da fare. Sembra quasi che io debba farlo – è come un esorcismo.

Probabilmente sembro pazzo, ma va bene così. È da un po’ che penso potrei esserlo, non che senta voci o nulla di simile. È solo quella sensazione quotidiana in cui ti dimentichi di cose che dovresti ricordare e pensi troppo alla morte.

Forse sapete di cosa sto parlando. O forse l’avreste saputo? O l’avreste potuto sapere? O lo sapevate? Non so che tempo usare.

So che non mi sono mai sentito così. Non pensavo mai alla morte, né sentivo voci. Era come se tutto fosse perfettamente in ordine, come se stessi vivendo una vita normale, ma poi ci fu un punto di partenza.
E so che lo capite (o l’avreste capito?). Le cose sono cambiate da quel momento, e adesso più che altro ho paura.
Ma è in ogni storia, o qualsiasi cosa siano. Lo potete vedere. Chiunque potrebbe, se solo cercasse. Ho scritto delle note a margine per spiegarlo. Il resto è tra le righe o in piccolo, in fondo. Innanzitutto la sensazione di abbandono, poi il tentativo di resistere. Poi la morte, la speranza e la pazzia stessa, in attesa di me. È tutto nelle prossime pagine. È tutto lì, e vi sta aspettando.
O mi sta aspettando. Non lo so.
L’intera storia.

2. ARMONIE PIÙ DIFFICILI (Harder Harmonies)
Come un’ombra che copre un’altra ombra, un fantasma in una filmina,
Debole barlume del passato intrappolato nelle vecchie diapositive di una madre.
È seduto immobile nell’appartamento a far passare foto
Del bambino che era una volta e del senso di speranza che contenevano.
“È un peccato,”

E ho paura di quel destino ora che il ronzio della strada non mi fa dormire,

Dice, “Lascio che la vita si complichi. Mi stanco, mi rodo e tardo a pagare l’affitto.
E adesso nulla ha senso tranne lo sgabello e quel piano. Mi sento quasi a posto
Quando premo quegli accordi.”
E suona,

Il suono cresce e si spezza, ma cosa ci vorrà per far suonare così la mia vita?

E porta con sé una febbre, un sogno di sudore ed estasi. Un bacio su ogni colpo di martelletto che segue
Lo schiacciarsi di un tasto e porta ordine, poi caos, poi calma, per poi dipingere ogni cambiamento
Sotto forma di disegni sulle pareti. E preme sul tuo collo, si aggrappa ai tuoi fianchi, ti canta dolcemente di fuochi d’artificio, di dio e arte e sesso ed è strano –
Che sembri tutto così giusto quando nient’altro lo sembra.

Ma mentre suona c’è un ronzio
Là fuori che entra dalla finestra.
E persino lui deve ammettere che contiene una certa melodia,
Ma allora perché non riesce ad entrare in armonia?
È come se la città avesse una sua canzone ma lui non riesca a suonare a tempo.
Vede le note volargli di fronte ma sbaglia sempre a suonarle.
E in bagno tutto diventa annebbiato, diventa caldo e distorto,
Come la luce che faceva luccicare l’arancione della scatola di pillole che si versò nel palmo della mano.
Cade sul pavimento, e sorride al tonfo,
“Sembra quasi il suono di uno strumento.”

Come una voce nel coro, quel brusio e quel colpo di tamburo che è la vita come forma d’arte
E fuoco nelle strade che continua a farci muovere nel silenzio a colpi di sfollagente fantasma,
Che continua a tamburellare le dita a tempo coi nostri piedi.

E tutti quelli che sembrano unirsi meglio al coro non si accorgono mai che c’è una canzone,
E quelli che sembrano sentirla finiscono torturati dagli accordi quando non riescono a trovare
Un modo per cantare a tono.

E quando canti le note sbagliate tutto inizia a crollare.
Inizia a stridere e ad entrare in feedback, inizia a interrompersi e rompersi,
A suonare note non proprio stonate ma che non sembrano mai corrispondere.

E non sembra che le mie corrispondano mai.

C’è una melodia in ogni cosa,
Sto provando a trovare un’armonia
Ma è come se nulla funzionasse,
Come se nulla fosse al posto giusto.

C’è una melodia in ogni cosa,
Sto provando a trovare un’armonia
Ma è come se nulla funzionasse,
Come se nulla fosse al posto giusto.

C’è una melodia in ogni cosa,
Sto provando a trovare un’armonia
Ma è come se nulla funzionasse,
Nulla è al posto giusto.

3. BLUES DELLA ST. PAUL BAPTIST MISSIONARY CHURCH (St. Paul Baptist Missionary Church)
Qua, vetrate e il coro che canta quel forte e interminabile ritornello.
Così dolci, le voci fluttuano come foglie fino in strada.
Sulla Eastern, una celebrazione portata avanti per Dio, speranza e asilo.
Per farsi forza l’un l’altro, per la vita; dare un rifugio nella tempesta. E restare al caldo.
La congregazione si raccoglie nel parcheggio, celebra ogni servizio.
Continuano a cantare il vecchio inno,
E vedo questa scena a colori ogni giorno guidando verso Eastown,
Quella vecchia chiesa abbandonata ed io ce ne siamo andati nello stesso triste modo?

Me ne sono andato nello stesso triste modo?

Fiorì negli anni sessanta, i settanta furono anni di frequenti cambiamenti,
Gli ottanta fluttuarono di anno in anno incerti su quando i soldi sarebbero finiti.
E quando i tassi di crimini violenti e di disoccupazione aumentarono nei novanta
In quel parcheggio iniziarono a mancare e divennero incostanti sia santi che peccatori,
Finché le voci, mai ferme, svanirono lentamente nel buio,
Finché le erbacce non tempestarono il cemento da crepe inaspettate.
Doveva saperlo, doveva sentirsi che quella gloria non sarebbe mai tornata,
Quando la passione se ne andò, l’ultima che mi restava, era come se anch’io lo sentissi,
Doveva saperlo come io lo sapevo.
E ancora oggi non riesco a trovarla.
E potrei non riuscirci mai.

Adesso è sfitta da dieci anni,
Vuota per dieci anni, forse più.
Una volta custodiva la fede di centinaia di persone,
Presto custodirà un altro negozio di cellulari.
Per anni si sono radunati qua,
Nell’edificio solido e sincero,
Per cantare le loro lodi ad un dio che gli dava la speranza
Di andare avanti, di tenere duro.
E ci ho pensato,
A volte rallento quando ci passo di fronte,
Mi chiedo come una casa di pietra, una dimora così santa
Possa diventare così vuota con il tempo.
Ciò che dava un senso alla ricerca di quelle persone
Di un senso nel lento arrivo della morte
Adesso è rimasta a diroccarsi lentamente,
Adesso è rimasta ad appassire con le erbacce.
Adesso è abbandonata al ghiaccio e ai vandali,
Le candele dell’avvento sono scomparse da tanto tempo,
Le vecchie fondazioni si sono fatte instabili,
Il cemento è affogato dalle erbacce, ma
Quella vetrata resta intatta tra quella muratura rovinata,
Un simbolo della bellezza che fu perfetta solo nel momento in cui nascemmo.
E giuro di averci visto un uomo l’altro giorno
Che strappava erbacce dal cemento, spazzava e richiudeva le crepe,
L’ho visto alzare uno straccio per lavare via gli anni di sporcizia da quelle finestre.
Mi sono chiesto se ci sia qualcuno così che si possa occupare di noi due,
E qualcuno, chiunque, che abbia ceduto e perso la speranza.

4. CAMBIA LA TUA CITTÀ (Edit Your Hometown)
Un grido di protesta,
Per i sogni abbandonati e il senso di meraviglia
Nei confronti delle strade che l’hanno visto crescere.
Dì “addio” alla speranza che hai sempre avuto di avere una casa.
Dì “addio”, “vattene” e “fai del tuo meglio.”
Agli amici che se ne sono andati quando ancora potevano,
A quelli che hanno scelto di rimanere a deperire non classificati,
Soli, a continuare a pregare
Di riuscire ad uscire,
Invecchiare,
Farsi forza e
Lasciare questa città, tutti i suoi luoghi così familiari,
Tutti questi ricordi si fanno ogni giorno più grigi,
Si fanno sempre più distanti e arriveremo a sentirci una volta l’anno, forse meno,
O forse farà solo sogni ad occhi aperti lavorando fino a tardi,
Penserà solo a quegli amici e a quando scelsero di andarsene.
“Siamo ancora amici, amici miei?”

Posso andarmene?

Torna indietro e troverai un giovane,
Illuminato di speranze, obiettivi e sogni,
Splendente di amicizia ad ogni incrocio di notte.
“Ora fa una scelta”, disse la città.
Avevamo appena vent’anni, ma
Quando le giurai la mia fedeltà
Tutti i miei amici scelsero di andarsene.
E adesso ci sono lettere, forse telefonate,
Che arrivano sempre più di rado anno dopo anno
Ornate di mogli e figli,
Destinate allo stupido che scelse di restare.
E mi fa male sapere che adesso sono solo,
Ed è ancora peggio sapere che sono io ad averlo scelto.
Non fate il mio stesso sbaglio,
Non fate lo stesso sbaglio.

E ora tutti i miei amici se ne sono andati. O forse sono io che non ci sono mai stato. Tutti ci lasciamo un giorno, e cadiamo come foglie nel vento. E non è un’avvenura? (Non ti ha portata via da me?) Ma è il mio affrontare la mia paura che mi tiene qua. Sai, una volta che se ne va non puoi ritrovarla (Ti rimpiango? Posso dimenticarti?) Penso ancora che potrei venire abbandonato qua. Potrei arrivare a 63 anni a pulire i canali di scolo delle strade o a strappare erbacce dal cemento. Staremo a vedere. O meglio, starò. Solo io.

Solo io.

“Non fate il mio stesso sbaglio. Dite ‘addio’, ‘vattene’, ‘fai del tuo meglio’ e fatela finita, e sentitevi liberi.”

5. UNA LETTERA (A Letter)
Tutti vogliono che ci sia un motivo per tutto.
È più facile avere qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa.

Ho sempre lottato con la radice del problema.
È stato il mio essere assente o il mio costante evitare di difendermi?

Non ho mai passato troppo tempo a cercare un rimedio. A un certo punto ho capito che faceva male per un motivo. Ed è per questo che mi sono sempre messo a scriverlo. Non solo nelle storie, ma anche nelle lettere nel mezzo. Ecco perché infesta ogni pagina – per auto esaminarsi.

Penso che la questione stia nel fatto che mi distacco da tutto. Dagli amici, dalla famiglia e dalle mie stesse ambizioni. Dal divertirmi. Mi distacco da tutto e basta. È sconfiggersi con le proprie mani? Sì, probabilmente. Ma non so che un tempo potevo controllare il tutto. E non sono nemmeno sicuro che importi il perché. A volte le cose succedono e non puoi fare nulla. Inoltre, sono l’unico che le affronta. Quindi se tutti potessero farmi un favore e abbassare le loro dita farei – e tenere le bocche –

Scusate. So che sembro arrabbiato. Non lo sono, lo… lo prometto. So solo che è tutta colpa mia. E affronterò il problema. E non mi servono opinioni di persone esterne. Non mi serve il loro indicare i miei problemi, sono miei. Non mi servono promemoria che ricordo meglio di chiunque altro.

E sì, lo so, dovrei trovare un altro modo. So che dovrei uscire a cercare un sostituto. Ma per me non ha mai avuto senso dimenticare le cose.

E allora non ho fatto nulla.

Mi sento imbarazzato? Penso che sappiate la risposta. Probabilmente vi sentite un po’ imbarazzati per me, no?

So che avrei dovuto dimenticarla secoli fa, sono stato di nuovo felice, ma per me non è mai stato così facile. O forse sono stato io a renderlo così difficile.

So che ho provato solo una manciata di volte a strappare via questa cosa che mi tortura. Non mi ha mai portato da nessuna parte e da nessuno. Nessuna amicizia, nessun hobby, nessun letto di nessuna ragazza ha mai funzionato. Ma se mi guardo indietro mi accorgo che forse non ci ho mai provato abbastanza, ed è colpa mia.

Forse non ci ho mai provato.

6. PIÙ AL SICURO NELLA FORESTA – CANZONE D’AMORE PER IL POVERO MICHIGAN (Safer in the Forest – Love Song for Poor Michigan)
Ho guardato il disgelo arrivare lentamente,
Ho aspettato in mezzo al freddo e nebbioso azzurro.
Ho guidato, da solo, fino al limite della città.
Ti ho pensata troppo.

L’ultima nevicata ha lasciato schegge, e certi inverni non finiscono mai, né svaniscono né indeboliscono.
E la luce del sole è come una coppia, e certe estati non fanno che fingere; scaldano l’aria e basta.
È che sono stanco della sensazione che aleggia qua. È troppo vicina alla morte, troppo disoccupata tutto l’anno.
Non è il tempo in città o il lamento dell’autostrada.
Non sono le strade né gli edifici, né di legno né di pietra.
Ogni motivo che avrei per lasciarmi dietro questo posto, perché dovrei essere solo,
Sono fatte di carne e ossa.

Ho pensato ad un esilio.
Ho pensato di prendere l’autostrada e andare verso nord.
Ho pensato di attraversare il ponte e non tornare indietro.
L’unico caldo lo sento quando sono solo.

Prese le sue cose, imboccò la 75 verso nord, verso una nuova vita e
Disse addio al mondo nello specchietto retrovisore. Con il senno di poi vide tutto più chiaro,
La forma dello skyline tracciata da una fiamma nelle finestre infiammate,
Le persone inquiete e i lampioni splendenti
Come molte boe nel mare, o come una lanterna accesa
Per indicare la via a chi è ancora perso nel cuore della notte.
Come un fulmine che colpisce l’oscurità solo una volta, senza tuono, senza dolore.

Hai mai guardato un disgelo arrivare lentamente?
Hai mai aspettato nel freddo e nebbioso azzurro?
C’è un aeroporto là, dove finisce la città.
Ti ho pensata troppo.

Si stabilì in quella foresta immobile, come un altro fantasma o un’altra ombra gettata per scelta.
Un ritornello silenzioso soffia tra le foglie e gli alberi, e porta finalmente pace,
Da un luogo in cui la canzone continuava a cambiare proprio quando stava iniziando a capirla.
Quando stava iniziando a convincersi che ci sarebbe stato un giorno in cui avrebbe trovato un modo per tenere lontana la ruggine,
Ci sarebbe stato un giorno in cui avrebbe trovato un ronzio che l’avrebbe aiutato a soffocare il passato.
Come un tuono sott’acqua, lo sente spegnersi e non prova alcun dolore.

A una città noiosa e disperata,
Sono settimane che non ti vedo. La paura ha iniziato a svanire come la luce del sole che affonda nel lago? Stanno costruendo o stanno spaccando finestre e mettendo assi sulle porte? L’ipoteca ha raggiunto tutta la città? E cos’è successo a quei sogni di gioventù affondati nel debole fiume? Si sono aggrovigliati nelle erbacce, o stanno barcollando ubriachi su Wealthy Street? O stanno progettando di andarsene? Devo andarmene. Non posso sposare questo posto. Non seppellirò il passato. Mi serve solo un cambio di scenario. Terrò queste vecchie strade nel mio cuore assieme a lei. E loderò ancora ed ancora il loro coraggio. Che le lingue confessino che la piaga della disoccupazione non è che una malattia temporanea. Lasciateci sventolare la loro bandiera da là a qua, ancora ed ancora, e lasciateci sperare in qualcosa di meglio anche se potremmo non ottenerlo mai.

Un giorno ci rialzeremo dalle ceneri. Fino ad allora, trascinatemi via.
Devo andarmene, ma giuro che ti porterò con me fino alla fine.

E allora Tuebor, casa mia!

Il tuo amico disperato,

7. IL PIÙ BEL FRUTTO AMARO (The Most Beautiful Bitter Fruit)
Dopo il tramonto, prima di dormire, do il peggio di me. Sono un groviglio di
Vecchie questioni, del sussurro seducente del mormorio di mezzi sogni e
Di scene teatrali.

Non sono che immagini di paura, queste visioni, intrappolate da qualche parte tra delusione e profezia.
Ciò che non ho fatto, ciò che volevo fare, e ciò che temo tu abbia fatto
Diventa realtà.

Luci accecanti nel fiore della notte seguono il ritmo.
Una classica scena di festa, affollata e interessante.
Non c’è amore, né vita, né storia.
Solo tocco, solo alchimia, solo
Un sottofondo ruggente, semplice e sensoriale.
Corpi giovani, pelle calda, una perfetta simmetria ed
È un momento, innocuo. È energia.
È come una medicina,
È trovare consapevolezza.
Perché tutti i segreti che mantengo sono tali?

Quella fuggente sensazione di calore è solo temporanea,
Solo un flash prima che si faccia incerta la linea
Tra il desiderare più di quello che adesso vuole il corpo
E quello che il corpo vuole più di ogni altra cosa?
È stata l’integrità che ha fatto sì che non allungassi le mani o
Solo il pensiero di portarmi troppo più avanti di te?
Mi sono stancato troppo delle conseguenze?
O ho solo avuto paura?

So solo che non ho mai voluto essere lasciato indietro.

Senza pause, senza ripensarci,
Ondeggio, inciampo e barcollo.
Sono solo movimenti verso una sensazione. Non importa,
Nessuno esita a portare con sé un certo tipo di energia,
Suda e blocca ogni cosa per
Trovare ogni apertura e soddisfare le parti animali.
Soffia sulle fiamme, assaggia il frutto, assaggia il frutto amaro.
Sto solo provando ad imparare come funzionano tutti i fili del corpo.
Sto solo provando a sentirlo, è come una medicina.
La cura è intrappolata in qualsiasi letto finiscano.

Voglio sentirlo su di me. Voglio sapere come funziona.
Voglio sapere se ne è valsa la pena di preoccuparmi
Dei fantasmi che, temevo, avrebbero tormentato il ricordo,
Dei danni che, sono sicuro, la paura mi ha fatto.
Voglio sapere che cosa in me fa sì che non riesca a farmi avanti
Quelle notti in cui l’istinto prende possesso di me ed inizia a spingere.
Forse è solo perché non ti ho mai dimenticata.

O è perché ho ancora paura?

Vedo gli scalini della chiesa, una visione. C’è finzione anche in essa?
È vero, qua l’ho resa un racconto, ma nonostante tutto non si è ancora capito chi sta tormentando chi.
E il tempo può essere davvero divertente nel suo continuo muoversi verso il futuro,
Glorificare il passato e amplificare il dolore nelle cornici e nel vetro.
E allora il nostro tocco è stato sacro la metà di quanto l’abbia fatto sembrare,
O è stata solo tutta fabbricazione di un mezzo sogno?
Solo quegli elementi, l’amore adolescente.
Solo noi che provavamo ad aggrapparci a un significato, a uno scopo,
Ad un senso nel fatto che
Qualcosa di spirituale si libera quando la sensazione ti colpisce.

E quando la sensazione colpisce.

E in quel momento scintille e arpe suonano
Una melodia ascendente tra nebbia e fantasia,
E in quel momento c’è un’onestà istintiva e pura, ma
Scompare come è venuta, rapida e portatrice
Solo di effimera estasi di naturale armonia.
Hanno paura delle note che vengono suonate e provano a cantarle.
Non vergognatevi, abbandonatevi al sentimento.
Non vergognatevi, continuate a provare emozioni.
Ma trovatelo: un corpo che abbia senso.

Io l’ho sentito.

8. UNA POESIA (A Poem)
È la terza volta che ti scrivo una lettera, e il tono si sta facendo più buio. Sto peggiorando sempre più.

C’era un motivo per cui scrivevo, ma provare ad esorcizzare i miei demoni non ha funzionato. Per provare a liberare me dalla preoccupazione e te dalla meraviglia per il futuro ed il dolore. Ho scritto una poesia:

Mi rendo conto sempre più di come dipinga le cose di grigio,
Sono sempre più preoccupato dal dolore,
Sono sempre più attratto da ogni nuvola lassù ne cielo,
Ho sempre più paura che stia per piovere.

Sai, è da qualche tempo che non sopporto il mio esagerare il dolore. Il mio puntare sempre il dito contro chiunque tranne chi ha davvero una colpa, e come mi strappo le croste come se non potessero mai aprirsi, ma lo fanno, e lo faranno, e perderò sangue come una perdita nel seminterrato, un ubriaco nel coro della notte, biascicherò tutte quelle parole per rendere inutile quel dolce, vecchio ritornello, infliggendomi dolore, ed è qua che sta il vero motivo per cui dovrei vergognarmi: quando li ho sentiti cercare tra le macerie e trovare arti, stavano cantando inni. Ma adesso che cosa ne sarà di ciò che canto?

Le preoccupazioni, la meraviglia, la brevità dei giorni,
Un rimpiazzo per gli obiettivi,
Le cose spazzate via dalle
Preoccupazioni, dalla meraviglia, dalla mia scarsa concentrazione,
Un rimpiazzo per i sentimenti,
L’occasionale scopata.
E il peggio della fauna indossa vestiti e riesce a pregare,
A preoccuparsi, a meravigliarsi, per tre pasti al giorno.
Solo la morte non trova ostacoli, non rallenta il suo passo
E si porta via quel meschino, vecchio senso di preoccupazione e meraviglia.

9. KING PARK (King Park)
Un'altra sparatoria a sud-est. Stavolta un agguato in macchina, in pieno giorno,
Di fronte alla fermata del bus tra la Fuller e la Franklin. O lì vicino.
Non lontano dal parco. Più o meno a un isolato di distanza dalla sparatoria del mese scorso.
O era la scorsa settimana?

Sono stati sparati del colpi da un SUV diretto a nord, verso Eastown,
L’obiettivo era un rivale ma stavolta il bersaglio è stato mancato.
Hanno colpito un ragazzo che, pensiamo, non aveva nulla a che fare con loro.

E viaggio indietro nello spazio e nel tempo, e mi disintegro, mi faccio invisibile.
Voglio essere lì e capire com’è successo, come non ho potuto fare.
Voglio essere lì e toccare con mano.
Voglio sapere cosa significava esserci.

E allora fluttuo dietro le barriere della polizia, ricostruisco la scena con frammenti di ricordi.
Voglio sapere com’era sua madre da vicino, voglio vederla piegarsi sul suo corpo.
E allora fluttuo lì, trascendo il tempo. Voglio fotografarlo con cura.
Voglio sapere di che colore era il sangue versato sul cemento.
Voglio appuntarmi tutto per poterlo ricordare sempre.
Se avessi potuto vederlo da vicino, come avresti potuto dimenticarti di quant’è insensata la morte, quant’è preziosa la vita?
Voglio essere lì, nel momento in cui il proiettile l’ha colpito.

E la gente si riversò in strada mentre gli spari svanivano nel suono delle sirene, uscì dalle loro case
Nei giardini, fino al luogo dove le barriere della polizia avevano circoscritto la scena del crimine.
Tutti provavano a sbirciare per capire cos’era successo,
Che cosa stava succedendo tra l’ambulanza e tutte le macchine della polizia.
Tutti facevano congetture, “Al figlio di chi hanno sparato? Dove è stato colpito? E chi avrebbe potuto sparare?”
Tutti si chiedevano, “Com’è possibile che sia successo di nuovo? È morto? Questi bambini. I nostril figli.”
Tutti si chiedevano quant’erano lontani dalla casa delle vittime.

E vado a fargli visita, nelle loro case. Nel mio sogno vado a fargli visita.
Il mio spirito si libra in alto sopra King Park, lascia la scena del crimine, viaggia ancora più indietro
Fino a molto prima della sparatoria, entra dalle loro finestre, nei loro salotti.
Stavolta li vedo più giovani, giocare ai videogames e fare i compiti.
Tutti questi marchi di gioventù si sarebbero presto fatti fredda pietra, risse e stupide rivalità.
Rovine avvolte d’oro. E con crudeltà ricordo perché sono venuto qua: per trovare un motivo.
Ma non può esserci un motivo, non per la morte, non così. Non così.

Tre giorni dopo organizzarono il funerale. La famiglia.
Tre giorno dopo una madre dovette seppellire il proprio figlio.

Non lontano, il colpevole si nascose in un hotel vicino all’autostrada con un amico e l’arma del delitto.
Quella stessa pistola. Scappò immediatamente ma venne identificato dai testimoni, la sua immagine venne trasmessa in TV.
Aveva solo 20 anni, lo chiamavano “Nonno”. Era più vecchio degli altri di un anno,
Forse due.

E per un po’ fu al sicuro, finché qualcuno lo vide e avvertì le autorità,
Che circondarono l’hotel ed arrestarono prima un complice che cercava di scappare,
Poi lo inseguirono su per la scala fino al piano dov’era la sua stanza. Chiuse la porta sbattendola forte
Dietro di sé, e si chiuse a chiave nella stanza.

Avrebbero potuto sfondare la porta ma sapevano che aveva ancora la pistola con sé,
L’aveva già usata e quindi avevano paura di ciò che avrebbe potuto fare.
Fluttuai fino alla finestra di una stanza ad ovest dell’hotel.
Mi librai fino al corridoio e provai ad ascoltare.
Li sentii provare a ragionarci, a convincerlo ad aprire la porta.
Suo zio lo supplicava, lo implorava, era quasi steso per terra.
Predicava speranza e pietà,
Diceva, “Abbiamo tutti un’opportunità di rimediare a ciò che abbiamo portato via, a fare pace con il mondo.”
Pensai di passare sotto la porta, sarei potuto entrare nella stanza,
Sentii su di me il peso dell’assassinio e la Terra tremò fino al nucleo.
Era come se il mondo stesse crollando su sé stesso. Poi lo sentimmo parlare,
“Se mi suicido potrò andare lo stesso in paradiso?
Se mi suicido potrò andare lo stesso in paradiso?
Potrò mai venire perdonato per aver ucciso quel ragazzo?
È stato un incidente, lo giuro, non era destinato a lui!
E se mi puntassi addosso la pistola, se pareggiassi le cose, potrei ancora andarci o finirei all’inferno?
Se mi suicido potrò andare lo stesso in paradiso?”
Mi lasciai dietro l’hotel, non volevo sapere come sarebbe finita.

10. EDWARD BENZ, 27 VOLTE (Edward Benz, 27 Times)
Sentii la voce del vecchio spezzarsi, balbettare un attimo e poi fermarsi.
Sentii una frase cominciata con confidenza bloccarsi dall’improvvisa assenza di una parola.
Inciampò e farfugliò provando a ritrovarla, una cosa una volta così semplice adesso scomparsa.
Quando finalmente si arrese, mi disse “Ah, invecchiare è un inferno.”

Quando sei entrato nel negozio, sapevi che mi avresti mostrato le tue cicatrici?

Ero triste, lui portava una porta, il suo vetro rotto avvolto di plastica,
Mi chiese se potevo aggiustarla, poi passare da lui e aiutarlo a rimetterla nei cardini.
“Sai, sono troppo vecchio per sollevarla, e non è per casa mia, è per quella di mio figlio.”

Quando hai aperto la porta, che cosa pensavi avresti trovato?

Nessuno batte ciglio.

Più tardi andai da lui ed entrai in retro sul vialetto. Scesi e lo trovai lì ad aspettarmi, pronto a condurmi per il giardino fino al retro della casa, dove c’era l’infisso vuoto, e mi aiutò a tenere la porta ferma mentre io martellavo sui chiodi. Poi, sul portico, in qualche modo iniziammo a parlare, mi raccontò della casa e che suo figlio era schizofrenico, allora l’avevano comprata per lui, le medicine funzionavano e pensavano che una dimora l’avrebbe aiutato ad inserirsi tra la gente, a vivere una vita normale.

Ma le pillole lo facevano dormire troppo. Quindi non riusciva a mantenere un lavoro, e un giorno smise di provarne di nuovi. E quel giorno lei ti aveva chiamato, lui l’aveva chiusa fuori di casa.

Quanto velocemente arrivasti? E a che cosa pensavi mentre ti svegliavi?
Quali paure ti passarono negli occhi, ti derisero mentre camminavi verso la porta chiusa?

Me lo ricordo, Ed. Quella storia che mi hai raccontato è tornata stasera, qua, mentre stavo scrivendo.
E dovresti sapere che quella sensazione non mi ha mai abbandonato – il peso del mio cuore – da quella volta che mi mostrasti le cicatrici sulle tue braccia, da quando ti guardai negli occhi e sentii ciò che dicesti, come probabilmente saresti morto se non per prenderti cura di tua figlia e tua moglie. Come ti accoltellò, ancora tuo figlio,

Il modo in cui mi guardavi, come se fossi una sorta di vecchio proiettore che mostrava la scena mentre me la descrivevi, reale come nel minuto in cui accadde, quel ricordo che si muoveva dietro di me. Quel momento in cui cambiasti per davvero.

E guidò fino alla casa, parcheggiò sul vialetto. Scese e vide sua moglie ad aspettarlo, frenetica.
Era passata per controllare come stava, aveva trovato la scatola di pillole vuota, era andata in farmacia a prendere la sua prescrizione e, al suo ritorno, aveva trovato la porta chiusa, e non riusciva ad entrare.
Aveva bussato e bussato, ma lui non rispondeva.

Inseristi la chiave nella serratura e la girasti. Sentisti la sicura scivolare. La porta si aprì lentamente.
Andò in salotto, suo figlio brandiva un coltello, in piedi nell’ombra, si scagliò contro di lui e lo sbatté a terra.
Lo pugnalò, ancora ed ancora, ruppe quel vetro. Scappò su per le scale.
Arrivò l’ambulanza, gli mise punti e lo riempì di sangue mentre la polizia si prendeva suo figlio, i suoi fili erano così attorcigliati che suo padre era diventato un estraneo.

E resto seduto nel mio appartamento.
Non sto avendo risposte.
Non trovo pace né liberazione dalla rabbia.
Tengo tutto lontano.
Mi tengo distante.
Dagli hotel, da Gesù e dal sangue sul tappeto.
Non digerisco nulla.
Non sto cercando nessuno.
Me ne sto andando da questa città e non so dove andrò.
Porto con me la tua immagine.
La bara di tuo nonno.
Ed, se riesci a sentirmi, ti penso spesso.
È tutto quello che ho da offrire.
È tutto ciò che so dare.

11. VEDO OGNI COSA (I See Everything)
Come ogni giorno del mio primo anno di liceo arrivo in classe in ritardo,
Ma oggi sedendomi vedo qualcosa nelle facce di tutti, c’è un’aria da funerale, è come una veglia.
La mia insegnante parla, abbastanza scura, ma nonostante tutto confidente e calma.
Il suo discorso è parte elogio, parte poesia, parte celebrazione.
Il suo calore e il suo sorriso, ci distribuisce fotocopie di pagine di diario
Scritte tanto tempo fa. Inizia a leggere, e improvvisamente è il 1980.

5 Marzo – Il cancro è furioso ma nostro figlio resiste, abbiamo la fede per andare avanti in qualsiasi modo andrà a finire. Le cure sono violente, ma lui continua a sorridere. È fantastico trovare gioia nelle piccole cose.

12 Aprile – L’appetito di Andrew è migliorato e ringraziamo Dio ogni giorno. Ma a volte è difficile vederlo rinchiuso in quella struttura da spaventapasseri.

9 Luglio – Vedo sofferenza quando lo guardo negli occhi. Ha sopportato così tanto. Abbiamo tutti sopportato così tante cose, ma che incredibile determinazione ha nostro figlio, solo 7 anni, faccia a faccia con la morte. Dice che è facile trovare persone che abbiano sofferto più di lui. “Come Gesù, lui ha sofferto più di tutti”, mi ha detto ieri notte, “quando Dio lo abbandonò.”

20 Settembre – È da qualche tempo che giochiamo in giardino e il morale è alto, non come la sua percentuale di globuli rossi.

14 Ottobre – Si sente sempre stanco.

30 Novembre – Siamo di nuovo in ospedale. È come essere a casa.

8 Dicembre – Sta peggiorando.

19 Gennaio – Oggi abbiamo seppellito nostro figlio, il più piccolo, e anche se la sua morte è stata orribile non dobbiamo lasciare che ci allontani da Dio. Una grande grazia l’ha salvato. Gli ha dato un corpo nuovo. E l’ha liberato dalla tortura, l’ha finalmente liberato dal cancro. Un momento prima di andarsene è riuscito a strapparsi per un secondo dalla morte, ha aperto gli occhi all’improvviso e ha detto,
“VEDO OGNI COSA. VEDO OGNI COSA.”

E non lo scorderò mai, la pace e la calma che avete dimostrato in un dolore che posso soltanto immaginare. Perdere un figlio per la tortura del cancro. Aiuto. Perché posso solo immaginare come abbiate potuto tornare alla normalità, continuare ad avere fede e a vedere lo splendore della vita nel sorriso di un bambino che avete dovuto seppellire. E non dimenticherò mai né lui né la vostra immutabile fede. No, non vi dimenticherò mai. Adesso che sono passati sei o sette anni, io sono privo di qualsiasi fede. Non trovo pace e sono stanco di aspettare. Anche se non ho provato nemmeno un minimo del vostro dolore, non riesco a vedere nulla. Anche se non ho provato nemmeno un minimo del suo dolore, i miei occhi sono chiusi.

12. UN BARATTOLO ROTTO (A Broken Jar)
Eccoci qua,
Un’ultima lettera. Un ultimo tentativo di trovare un senso. A chi ho scritto finora? Non ne sono più sicuro. Che cosa sto provando ad ottenere? È un mistero, credo. Segretezza creata dalle mie stesse mani. Le cose si fanno annebbiate, e adesso sia tutte queste storia sia la lotta che raccontano si fanno confuse, si fanno sempre più confuse ogni minuto che passa.
E allora, in che voce ho scritto finora? La mia o la sua?
Sono mai state diverse tra loro?

Non lo so, non lo so.

Un’ultima supplica disperata. Un ultimo verso da cantare. Un’ultima risata registrata per accompagnare la commedia.
Sono ormai un caso perso? Sono diventato pazzo? O è stata la parte peggiore di me ad aver fabbricato, creato tutto questo?
So che ho ribaltato il tavolo perché sono rimasto a guardare il barattolo spezzarsi, e ho provato a rimetterlo assieme ogni singolo stupido giorno, ma le crepe continuano a vedersi indipendentemente da che bel lavoro io faccia, potrò mai decidere di lasciar perdere e lasciarti andare?

Tutti i miei temi ed ogni singola narrazione che segue riflettono quel momento in cui si ruppe, arriverà mai un momento in cui potrò dimenticarlo?
Ora sto gettando via i cocci, sto ignorando ogni frammento e sto zoppicando verso un sipario che nessuno vuole vedere calare, per cui nessuno applaudirà, ma che deve comunque scendere.

13. TUTTI I NOSTRI CORPI FERITI E TUTTO IL CUORE SI RESTRINGE (All Our Bruised Bodies and the Whole Heart Shrinks)
E allora raccontami la tua storia. Hai mai sofferto?
Se sì, ti sei sentito meglio o non sei mai riuscito a lasciarti tutto dietro?
Hai trovato chi amavi a letto con un altro e
Hai lasciato che tormentasse te stesso e ogni altra cosa anche molto dopo che successe?

Fammi vedere tutte le tue ferite. So che tutti se le portano sul corpo.
Trasmettono il dolore – quanto male sei stato, come hai reagito.
Il cancro si è portato via tuo figlio? Tuo padre ha avuto un infarto?
C’è stato un momento in cui hai obbligato tutto il cuore a crescere o a farsi piccolo?

O solo a restringersi.
Il cuore può restringersi?

Raccontami tutto. Raccontami tutto ciò che sai.

Quand’eri piccolo, ti hanno raccontato di quanto può essere crudele il mondo?
Nessuno te l’ha mai raccontato?
Dimmi, qual è il senso della tua vita? Chi è che ti ha messo qua, e perché?
C’è qualcuno che ti ha messo qua?
E che dire di quelle necessità? Ad esempio, come sopportare la tragedia e il dolore?
Qualcuno ti ha mai insegnato come fare?
Quando toccherà a me il mio cuore esploderà, si spezzerà o si farà forza?
C’è solo un modo per scoprirlo?

Non so se sono pronto a scoprirlo.
Quanto sono forte. Di cosa sono fatto.
Non sono sicuro di essere pronto a passare in mezzo al fuoco.
Non sono sicuro di riuscire a sopportarlo.
Pensi che se il cuore continuasse a rimpicciolirsi
Un giorno arriverebbe a non esserci più?
E quanto ci vorrebbe?
Sarebbe meglio soltanto che esplodesse o si spezzasse?
Perché non mi sembra che il mio cuore si stia facendo forza.

Raccontami le tue storie. Mostra le tue ferite.
Vediamo che cosa riesce a sopportare l’umanità.

Lei ha perso suo figlio, aveva solo sette anni, per un cancro. Ha risposto con la fede nel suo dio e tenne duro,
Lui è stato aggredito da suo figlio, accoltellato allo stomaco, alla schiena e alle braccia.
Mi ha mostrato le sue ferite.
82 anni, mi ha detto, “Ho ancora mia figlia e mia moglie. E ho ancora
La mia vita e mio figlio.”

Raccontami le tue paure peggiori. Scommetto che assomigliano alle mie.
Raccontami a che cosa pensi quando non riesci ad addormentarti di notte.
Dimmi che stai facendo fatica. Dimmi che hai paura.
No, dimmi che sei terrificato dalla vita.
Dimmi che a volte è difficile non pensare alla morte.
Raccontami come hai fatto a perdere. Raccontami come se n’è andato. Raccontami come se n’è andata.
Raccontami come hai fatto a perdere tutto ciò che avevi.
Dimmi che non tornerà più.
Raccontami di Dio. Raccontami dell’amore.
Dimmi che è tutte queste cose.
Dimmi che pensi a ogni cosa passando attraverso il filtro della paura.
Scommetto che non sei l’unico a farlo.

Al mondo tutti, ad un certo punto, arrivano a soffrire.
Mi chiedo quando toccherà a me. Me lo chiedo.
Tutti stanno cercando qualcuno o qualcosa.
Mi chiedo che cosa troverò. Me lo chiedo.

14. IO E TE IN UNISONO (You and I in Unison)
Che cosa troverò?
Qualcosa di sacro per aiutarmi a gestire la tragedia?
O forse un tempo – l’avevo e l’ho perduto?

Nessuno dovrebbe mai attraversare il fuoco da solo.
Nessuno dovrebbe resistere a quella tempesta.
No, a tutti serve qualcuno o qualcosa.

E quando canto, non canto il tuo nome
Nello stesso momento in cui canto il mio?

Giuro che ci sono giorni in cui ti sento spaccare in due la luce che entra dalla finestra.
Le forme che crea sono sempre più calde, sempre più luminose di tutto il resto.

Giuro che ci sono giorni in cui ti sento cantare o sussurrare il mio nome nel modo più sottile.
È come se la luce più calda, che ora copre il pavimento di camera mia, sia in qualche modo tu e non solo luce del sole.

Il ricordo rientra dal balcone.
Metto un fiore sulla schiena del suo vestito.
Forse sarebbe meglio dimenticarlo.
Forse sarebbe meglio lasciar perdere.
Lo dipingo del colore del punto in cui si incontrano la pelle ed il labbro,
Solo un momento prima di dare il bacio.
Sfoco tutto il resto.
È così che scelgo di ricordarlo.

Certe notti assomigliano molto ai giorni, resto sveglio fino a tardi, guardo le ombre creare la tua forma.
Quelle schegge d’argento sul muro, poi sulle lenzuola.
Sento la tua canzone tra gli alberi. Finalmente riesco a riposare.
Spesso, quando dormo, appari nei miei sogni.
Fai cose semplici, come fare la spesa.
E giuro che quando mi sveglio è come se te ne fossi appena andata,
Come se ti fossi alzata a preparare la colazione, o forse solo a vestirti.

Ma la verità è che non ci sei mai stata. E non ci sarai mai.
A volte penso che anche per me sia così, e allora che cosa posso fare
Quando sembra ancora che ogni giorno inizi e finisca con te?
E non lo saprai mai, non capirai mai
Quanto il tuo fantasma mi ha definito in tutto questo tempo.

Lascio il ricordo sul balcone.
Strappo il fiore dalla schiena del vestito.
Scommetto che stavolta è meglio dimenticare e lasciar perdere.
Dipingerlo del colore del punto in cui il labbro sanguina e perde sensibilità.
Sfoco tutto il resto, sfoco tutto il resto e basta.
E lascio perdere, lascio perdere, lascio perdere.

Prima o poi, tutti lasciano andare.
Tutti lasciano andare.

Mi chiedo quando toccherà a me. Me lo chiedo.

Ma se ti sento ancora cantare in ogni città che incontro,
Anche dopo che ho cercato di sfocare tutto, ogni nostro ricordo,
Se quando il sole tramonta tu non te ne vai assieme a lui,
Se la tua forma continua a tormentarmi,
Allora non dovrei continuare a cantare assieme a te?
Non dovrei continuare a cantare assieme a te?

Canterò sperando dolcemente che le note cambino,
Ma non è necessario che succeda. Non mi sono rassegnato.
E se non cambieranno mai canterò il tuo nome in ogni verso.
Come ho fatto in tutto questo. Come ho sempre fatto.
In ogni pistola, nella chiesa vuota, in ogni figlio torturato.
In tutti quelli che si arrendono. In tutti quelli che lasciano.
Canterò i nostri nomi in unisono fino alla morte.

Canterò i nostri nomi in unisono fino alla morte.

mercoledì 15 giugno 2011

James Blake - James Blake (2011)



1. Unluck
2. The Wilhelm Scream
3. I Never Learnt to Share
4. Lindisfarne I
5. Lindisfarne II
6. Limit to Your Love
7. Give Me My Month
8. To Care (Like You)
9. Why Don't You Call Me
10. I Mind
11. Measurements

1. SFORTUNA (Unluck)

Mura trattate
Si prendono cura di me
Quando gli incroci chiamano
Uno su tre.

Mura trattate
Si prendono cura di me
Quando gli incroci chiamano
Uno su tre.

Figlio unico, abbi cura.
Non vorrei vederti
Cadere là, giocando.

Mura trattate
Si prendono cura di me
Quando gli incroci chiamano
Uno su tre.

Mura trattate
Si prendono cura di me
Quando gli incroci chiamano
Uno su tre.

Figlio unico, abbi cura.
Non vorrei.

2. IL WILHELM SCREAM (The Wilhelm Scream)*
Non so nulla dei miei sogni.
Non so più nulla dei miei sogni.
So solo che
Sto cadendo, cadendo, cadendo, cadendo.
E allora tanto vale caderci dentro.

Non so nulla del mio amore.
Non so più nulla del mio amore.
So solo che
Sto cadendo, cadendo, cadendo, cadendo.
E allora tanto vale caderci dentro.

Non so nulla dei miei sogni.
Non so più nulla dei miei sogni.
So solo che
Sto cadendo, cadendo, cadendo, cadendo.
E allora tanto vale caderci dentro.

Non so nulla del mio amore.
Non so più nulla del mio amore.
So solo che
Sto cadendo, cadendo, amando, amando.
E allora tanto vale amarti.

Non so nulla del mio amore.
Non so più nulla del mio amore.
So solo che
Sto girando, girando, girando, girando.
E allora tanto vale costituirsi.

Non so nulla dei miei sogni.
Non so più nulla dei miei sogni.
So solo che
Sto cadendo, cadendo, cadendo, cadendo.
E allora tanto vale caderci dentro.

Non so nulla del mio amore.
Non so più nulla del mio amore.
So solo che
Sto cadendo, cadendo, cadendo, cadendo.
E allora tanto vale caderci dentro.

Non so nulla dei miei sogni.
Non so più nulla dei miei sogni.
So solo che
Sto cadendo, cadendo, cadendo, cadendo.
E allora tanto vale caderci dentro.

Non so nulla del mio amore.
Non so più nulla del mio amore.
So solo che
Amo, amo, amo amo.
E allora tanto vale amarti.

Non so nulla dei miei sogni.
Non so più nulla dei miei sogni.
So solo che
Sto cadendo, cadendo, cadendo, cadendo.
E allora tanto vale caderci dentro.

* http://it.wikipedia.org/wiki/Wilhelm_Scream

3. NON HO MAI IMPARATO A CONDIVIDERE (I Never Learnt to Share)
Mio fratello e mia sorella non mi parlano,
Ma non gliene faccio una colpa.
Non gliene faccio una colpa.

4. LINDISFARNE I (Lindisfarne I)*
Gheppi si riproducono,
Guardando più lontano di quanto io possa.
Senza aver parlato, per leggere,
Lei mi porterà una luce.

Faro, non volare troppo in alto.
Faro, non volare troppo in alto.

Per tutto il tuo tempo,
Giocosa frequenza di strisciate.
Vale la pena aver freddo?
Tegole per sentieri.
Una lezione persa di nuovo.
Lezione persa di nuovo.

Continua ad infestare il bus
Con tariffe di favori passati.
Crepe e marinai veloci
Attendono che il sole si mostri.
Arriverà il domani, vero?
Arriverà mai il domani.

Gheppi si riproducono,
Guardando più lontano di quanto io possa.
Senza aver parlato, per leggere,
Lei mi porterà una luce.

Faro, non volare troppo in alto.
Faro, non volare troppo in alto.

*http://it.wikipedia.org/wiki/Lindisfarne

5. LINDISFARNE II (Lindisfarne II)
Gheppi si riproducono,
Guardando più lontano di quanto io possa.
Senza aver parlato, per leggere,
Lei mi porterà una luce.

Faro, non volare troppo in alto.
Faro, non volare troppo in alto.

Per tutto il tuo tempo,
Giocosa frequenza di strisciate.
Vale la pena aver freddo?
Tegole per sentieri.
Una lezione persa di nuovo.
Lezione persa di nuovo.

Continua ad infestare il bus
Con tariffe di favori passati.
Crepe e marinai veloci
Attendono che il sole si mostri.
Arriverà il domani, vero?
Arriverà mai il domani.

Gheppi si riproducono,
Guardando più lontano di quanto io possa.
Senza aver parlato, per leggere,
Lei mi porterà una luce.

Faro, non volare troppo in alto.
Faro, non volare troppo in alto.

6. LIMITE AL TUO AMORE (Limit to Your Love)
C’è un limite al tuo amore,
Come una cascata al rallentatore,
Come una mappa senza oceani.

C’è un limite al tuo amore.
Il tuo amore, il tuo amore, il tuo amore.

C’è un limite alla tua preoccupazione,
Così sfrontatamente lì.
È verità o sfida?
C’è un limite alla tua preoccupazione.

C’è un limite al tuo amore,
Come una cascata al rallentatore,
Come una mappa senza oceani.

C’è un limite al tuo amore.
Il tuo amore, il tuo amore, il tuo amore.

C’è un limite alla tua preoccupazione,
Così sfrontatamente lì.
È verità o sfida?
C’è un limite alla tua preoccupazione.
C’è un limite alla tua preoccupazione.
C’è un limite alla tua preoccupazione.

C’è un limite al tuo amore,
Come una cascata al rallentatore,
Come una mappa senza oceani.
C’è un limite al tuo amore.

C’è un limite al tuo amore,
Come una cascata al rallentatore,
Come una mappa senza oceani.
C’è un limite al tuo amore.

C’è un limite al tuo amore.
Il tuo amore, il tuo amore, il tuo amore.

7. DATEMI IL MIO MESE (Give Me My Month)
Datemi il mio mese da fortunate,
Fatemi capire dove lei sta andando.
Oh, fatemi capire dov’è finita.
Fatemi vedere dov’è finita.

Aiutatemi a tornare a sud assieme al mio amore versatile,
Non le ho mai detto da dove viene la paura.
Non le ho mai detto da dove viene la paura.
Non le ho mai detto da dove viene la paura.

Non sarà arrivata a metà notte,
Né avrà saputo dove sono stato nel mentre.
Eravamo slegati.
Il tempo in cui eravamo slegati.
Il tempo in cui eravamo slegati.

8. IMPORTARE (COME A TE) (To Care (Like You))
Adesso basta guardarne andare via due.
Non lo sanno (non lo sanno).
Bé, avrei voluto poterlo sapere.
Avrei voluto poter sapere
Quanto era facile.
Protestare troppo significava
Che la cosa mi importasse come a te?
Protestare troppo significava
Che la cosa mi importasse come a te?

Adesso basta
Guardarne andare via due.
Avrei voluto poter sapere
Quanto era…

Quant’è impegnativo guardarti crescere,
Non essere mai sola.
Posso riuscirci.

Quant’è triste guardarti andare,
Quant’è impegnativo guardarti crescere.
Quant’è triste guardarti andare,
Quant’è impegnativo guardarti crescere.
Quant’è triste guardarti andare.

Protestare troppo significava
Che la cosa mi importasse come a te?
Protestare troppo significava
Che la cosa mi importasse come a te?

Adesso basta guardarne andare via due.
Non lo sanno.
E avrei voluto poterlo sapere.

Quant’è triste guardarti andare.
Non lo sanno,
E avrei voluto poterlo sapere.

9. PERCHÉ NON MI CHIAMI (Why Don’t You Call Me)
Perché non mi chiami
Come quello che entrambi sappiamo sono?
Oh, sai che lo sono.
Oh, sai che lo sono.

Perché non mi chiami
Come quello che entrambi sappiamo sono?
Quello che sono.
Quello che sono.
Quello che sono.

E ho detto
Perché non mi chiami
Come quello che entrambi sappiamo?
Perché non mi chiami
Come quello che entrambi sappiamo?

E ho detto
Perché non mi chiami
Come quello che entrambi sappiamo?
Quello che sono.
Quello che sono.
Quello che sono.

10. MI DA FASTIDIO (I Mind)
Mi da fastidio, mi da fastidio.
Mi da fastidio.

11. MISURAZIONI (Measurements)
Ti prego, cadi.
Provando suoni per la morte della fredda foresta.
Alberi nelle nuvole mettono alla prova i loro dubbi provando a non essere troppo vecchi.
Soddisfa il tuo orgoglio, racconti bugie, dici di non essere solo.
Guardali, la fede nelle loro preghiere ti farà vedere le tue stesse ossa.

Ti prego, cadi.
Provando suoni per il suono della morte e il suono della fredda foresta.
Alberi nelle nuvole mettono alla prova i loro dubbi provando a non essere troppo vecchi.
Soddisfa il tuo orgoglio, racconti bugie, dici di non essere solo.
Guardali, la fede nelle loro preghiere ti farà vedere le tue stesse ossa.

Ti prego, cadi.
Provando suoni per la morte e la caduta della fredda foresta.
Alberi nelle nuvole mettono alla prova i loro dubbi provando a non essere troppo vecchi.
Soddisfa il tuo orgoglio, racconti bugie, dici di non essere solo.
Guardali, la fede nelle loro preghiere non ti farà vedere le tue stesse ossa.

Ti prego, cadi.
Provando suoni per la morte e la fredda foresta.
Alberi nelle nuvole mettono alla prova i loro dubbi provando a non essere troppo vecchi.
Soddisfa il tuo orgoglio, racconti bugie, dici di non essere solo.
Guardali, la fede nelle loro preghiere ti farà vedere le tue stesse ossa.

martedì 17 maggio 2011

The Vaccines - What Did You Expect From the Vaccines? (2011)



1. Wreckin' Bar (Ra Ra Ra)
2. If You Wanna
3. A Lack of Understanding
4. Blow It Up
5. Wetsuit
6. Nørgaard
7. Post Break-Up Sex
8. Under Your Thumb
9. All in White
10. Wolf Pack
11. Family Friend


1. PIEDE DI PORCO (RA RA RA) (WRECKIN' BAR (RA RA RA))
Bella, sei un piede di porco,
Ra ra ra ra, sì, lo sei.
Crescendo, sono diventato due volte l’uomo
Yeah, yeah, yeah, yeah, yeah che sono.

Il gioco dell’angelo, Francis Scott Fitzgerald,
Il TG della sera e il Morning Herald:
So che non vengono da molto lontano,
Ma quelle ragazze non mi dicono nulla.

Dove sei stata? Non me lo sai dire?
Hey, hey, hey, hey, sì, puoi farlo.
Potrebbe sembrare una bassezza:
No, no, no, è divertente.

Penso che dovremmo tornare a casa,
So che sei figlia di tua madre,
Venuta su bene, di sangue blu,
Ma non ho tempo da perdere con te.

Punti il dito, spari giudizi,
"Sta attento, la porta si sta chiudendo."
Ecco cosa ottieni a dare le spalle:
Un cielo azzurro che si sporca di nero.

2. SE VUOI (If You Wanna)
Non voglio svegliarmi di mattina
Ma devo affrontare la giornata,
Ecco quello che tutti gli amici che mi faccio non apprezzano tanto come dici.

Non voglio fare tutto da solo
Ma non posso obbligarti a restare,
Ecco quello che tutti gli amici che mi faccio non apprezzano tanto come dici.

Ma se vuoi tornare da me va bene, va bene,
Non c’è problema se vuoi tornare da me.
Vuoi tornare da me? Va bene, va bene,
Non c’è problema se vuoi tornare da me.

Non voglio vederti assieme ad un altro,
Ma in realtà potrebbe succedere.
Ecco quello che tutti gli amici che mi faccio non apprezzano tanto come dici.

Fai passare ancora più o meno un paio di mesi
E poi starai bene.
Ecco quello che tutti gli amici che mi faccio non apprezzano tanto come dici.

Solo, tutto solo,
Sono rimasto solo.
Solo, tutto solo,
Sono rimasto solo.

Ma se vuoi tornare da me va bene, va bene,
Non c’è problema se vuoi tornare da me.
Vuoi tornare da me? Va bene, va bene,
Non c’è problema se vuoi tornare da me.

3. UN FRAINTENDIMENTO (A Lack of Understanding)
È passato solo un anno
Ma a me sembra sia passata una vita.
Per te come è stata?
È sembrata una vita anche a te?
Che cosa faresti adesso, alla luce di tutto?
Io non ho rimpianti nonostante tutto,
E se non riesco a convincerti io allora penso non ci riuscirà nessuno.

Ho troppo tempo libero,
Ma tu non riesci a capire
O non vuoi capire.

Potrei mettere le cose a posto?
Ti toglierebbe un po’ di tensione?
A che cosa servirebbe?
Che asso dovrei mettermi nella manica?
Che cosa pensavi avremmo ottenuto?
Che avremmo smesso di far finta di aver messo tutto in dubbio?
Oh, non mi fai arrabbiare, cazzo, questi giorni nessuno ci riesce.

Ho troppo tempo libero,
Ma tu non riesci a capire
O non vuoi capire.
Ho troppo tempo libero,
Ma tu non riesci a capire
O non vuoi capire.

Sei pronta, sei pronta, sei pronta a tutto questo?
Dovrei darti la mano o un bacio?
È questo quello che speravi sarebbe accaduto?
Vedremo…

Ho troppo tempo libero,
Ma tu non riesci a capire
O non vuoi capire.
Ho troppo tempo libero,
Ma tu non riesci a capire
O non vuoi capire.

4. FALLO ESPLODERE (Blow It Up)
Ok, potrei vivere senza.
Sei mai stata della mia età? No, ne dubito.
Una piuma di indiano,
La gente strana sta bene vestita di cuoio.

Fallo, fallo esplodere.
Fallo, fallo esplodere.
Fallo, fallo esplodere.
Fallo esplodere, fallo esplodere.

È divertente sclerare nel weekend,
Ma se hai una ragazza non ti senti poi così giovane.
Sono stanco di provare a fare i conti col tuo ego,
Ma giocala così e ci riuscirò.

Fallo, fallo esplodere.
Fallo, fallo esplodere.
Fallo, fallo esplodere.
Fallo esplodere, fallo esplodere.

5. TUTA DA SUB (WETSUIT)
Se ad un certo punto dovessimo tutti soccombere,
Per amor di Dio, lasciateci essere giovani!
Diventa sempre più difficile sconfiggere il tempo
E io non sono nessuno, e non ho finito.
Tra una fresca, fresca brezza e ginocchia sporche,
Dipendo da ricordi d’infanzia.
Siamo tutti invecchiati a rotta di collo,
Fermiamoci un attimo, andateci piano con me.
Andateci piano con me.

Mettiti una tuta da sub, forza, forza,
Fatti crescere i capelli, forza, forza,
Indossa una t-shirt,
Fammi un torto, fammi un torto, fammi un torto.

Se dipendesse da te e ti perseguitasse,
Che cosa pensi faresti?
L’insonnia ti rende nervoso,
Dai la colpa agli amici che ti sforzi di avere.
Vuoi fare le cose in modo diverso
E vuoi farle da solo.
Fermiamoci un attimo, andateci piano con me.
Andateci piano con me.

Mettiti una tuta da sub, forza, forza,
Fatti crescere i capelli, forza, forza,
Indossa una t-shirt,
Fammi un torto, fammi un torto, fammi un torto.

L’acqua santa ti rende puro?
Se ti immergi la tua vista non fa che peggiorare.
Mi assomigli molto.
Riusciamo a bagnarci fino alle ginocchia,
Ma arrivare al petto è andare troppo a fondo.

Mettiti una tuta da sub, forza, forza,
Fatti crescere i capelli, forza, forza,
Indossa una t-shirt,
Fammi un torto, fammi un torto, fammi un torto.

6. NØRGAARD (Nørgaard)
Guance da alano,
Ormoni da teenager,
Carnagione giovane,
Affetto non fisico.
Sei un dono del cielo,
Vuoi un ragazzo?
Pazza, pazza,
Datti una calmata.

Ha preso una decisione, non vuole impegnarsi.
Ha solo diciassette anni, probabilmente non è ancora pronta.
A-M-A-N-D-A Nørgaard,
Ti ho vista su una copertina in Cross Bay Boulevard.

Tette più piccole,
Ossatura leggera.
Fianchi alti e affilati,
Ti comporti sempre così.
Mi dici parole dolci
Mentre cammini lungo la passerella.
Voglio un manichino,
Ma non mi vuoi far entrare.

Ha preso una decisione, non vuole impegnarsi.
Ha solo diciassette anni, probabilmente non è ancora pronta.
A-M-A-N-D-A Nørgaard,
Ti ho vista su una copertina in Cross Bay Boulevard.

7. SESSO POST-ROTTURA (Post Break-Up Sex)
Riesco a malapena a guardarti,
Non dirmi con chi l’hai persa.
Non avevi detto che avevamo un patto? Non ti avevo detto quanto stavo male?
A tutti serve una mano, chi ha detto che non avrei capito?
Qualcuno in alto nella scala sociale, quando deragli, fa

Sesso post-rottura
Che ti aiuta a dimenticare la tua ex.
Che cosa ti aspettavi
Da del sesso post-rottura?

Non pensarci finché la colpa non sarà consumata,
Ti ho trovata nella stanza più vicina,
I nostri amici non se n’erano accorti, la maggior parte era ubriaca al piano di sotto.
E pensare che speravo ti sentissi bene. No, non so che dire.
Forse ho frainteso, ma non riesco a credere che ti faccia stare bene del

Sesso post-rottura
Che ti aiuta a dimenticare il tuo ex.
Che cosa ti aspettavi
Da del sesso post-rottura?

Quando ami qualcuno ma trovi qualcun altro
Tutto si disfa e si srotola.

Sesso post-rottura
Che ti aiuta a dimenticare la tua ex.
Che cosa ti aspettavi
Da del sesso post-rottura?

8. SOTTO IL TUO POLLICE (Under Your Thumb)
Passiamo tempo
Sotto un sole europeo,
Passiamo tempo sotto il tuo pollice,
Sotto di lui, secondi a nessuno.

Mi va bene andarci piano,
Sono a coscienza di quello che devo ancora scoprire.
È mutualmente inteso, interamente consumato,
Totalmente adorato, Eleanor.
Eleanor, Eleanor.

Finiscila, ma non prendermi in giro.
Non ti terrei mai legata, ma se l’hai fatto penso lo farò.
È veramente innervosito, ugualmente preoccupato,
Totalmente adorato, Eleanor.
Eleanor, Eleanor.

9. TUTTA IN BIANCO (All in White)
Spezzami alla trentasettesima ora.
Imboniscimi, mettimi in dubbio, mostrami tutto il tuo potere.
Ti guarderò rialzarti dal terreno, steso per terra.
Amica o nemica? Non lo so. Ti piace quello che hai scoperto?

Un giorno splenderò assieme a te,
Splenderò assieme alle poche persone di cui mi fido.

Fateci vedere quote basse,
Ti sei guadagnata le tue strisce?
Fabbrica salvezza,
Dio, so che persone ti piacciono.
È una vita che ti conosco
E mi sono sempre sbagliato, e tu tutta vestita di bianco.

Ignora i miei motive senza farti troppi problemi.
Oh mio dio, penso di sentire strane voci.
Ti guarderò rialzarti da lontano, steso per terra.
Amica o nemica? Non lo so, ma adesso sei lassù tra le stelle.

Un giorno splenderò assieme a te,
Splenderò assieme alle poche persone di cui mi fido.

Fateci vedere quote basse,
Ti sei guadagnata le tue strisce?
Fabbrica salvezza,
Dio, so che persone ti piacciono.
È una vita che ti conosco
E mi sono sempre sbagliato, e tu tutta vestita di bianco.

10. BRANCO DI LUPI (Wolf Pack)
Hai visto il mondo,
Come ti è sembrato?
Hai preso un aereo,
Io andrò in bici.
Corri coi lupi,
Chiama tutto il branco.
Quando sei partita e quando sei tornata?

Non ti conosco nemmeno,
Sei solo una persona nuova a cui non voglio parlare.
Sei pazza, ma a me non lo sembri per niente.

Sei di ghiaccio,
Ti va di farlo?
Sono più o meno etero,
Da dove vieni?
Ho sempre ragione, ma a te cosa sembra?
Sono più o meno timido,
Oh, non te l’ha detto?

Non ti conosco nemmeno,
Sei solo una persona nuova a cui non voglio parlare.
Sei pazza, ma a me non lo sembri per niente.

11. AMICO DI FAMIGLIA (Family Friend)
Hanno tutti le loro opinion, ma che cosa ne sanno?
Se non puoi tornare indietro, dove cazzo vuoi andare?
Si sentono davvero tutti in paradiso?
In realtà non lo so, ma forse è proprio così.

Vuoi tornare giovane ma stai solo invecchiando,
Quest’estate ti sei divertito ma improvvisamente fa freddo,
Se vuoi un po’ d’amore metti la testa sulla mia spalla,
Va bene.

Hanno tutti le loro opinion, ma che cosa ne sanno?
Se non puoi tornare indietro, dove cazzo vuoi andare?
Si sentono davvero tutti in paradiso?
In realtà non lo so, ma forse è proprio così.

Vuoi tornare giovane ma stai solo invecchiando,
Quest’estate ti sei divertito ma improvvisamente fa freddo,
Se vuoi un po’ d’amore metti la testa sulla mia spalla,
Va bene.

Ragazza mezza fatta,
Hey, non è per nulla una sorpresa.
Occhi di serpente nascondono bugie di chiunque,
Segni di unghie svaniti su cosce pallide e un segreto scomodo che qualcuno nega.
E adesso stai provando a rientrare.
Forza, entra.

Vuoi tornare giovane ma stai solo invecchiando,
Quest’estate ti sei divertito ma improvvisamente fa freddo,
Se vuoi un po’ d’amore metti la testa sulla mia spalla,
Va bene.